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SICUREZZA SOCIALE LAVORO E SALUTE - RAPPORTO MERCATO LAVORO 2020: INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI: QUADRO INFORTUNISTICO IN CALO

(2021-02-25)

Il rapporto sul mercato del lavoro nel 2020 presentato congiuntamente da Ministero Lavoro, ISTAT, INPS, INAIL E ANPAL dedica un capitolo al Rapporto Lavoro e salute: infortuni sul lavoro e malattie professionali nell’ultimo quinquennio

- Nel 2019 sono stati denunciati 561 mila infortuni sul lavoro, in lieve flessione rispetto al 2018 (-0,3%), confermando, dopo un’interruzione nel 2016 e 2017, la ripresa di un trend in decremento, ormai in atto da circa un ventennio. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro per il 2019 sono stati oltre 369 mila, di cui più del 21% “fuori dell’azienda” (cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto” e “in itinere”).

- I casi mortali denunciati per infortunio sul lavoro e avvenuti nel 2019 sono stati 1.179, 85 decessi in meno rispetto al 2018 e 122 in meno rispetto al 2015. I casi accertati positivamente sono stati 677 (di cui 389, pari a oltre il 57%, “fuori dell’azienda”).

- Nel periodo 2015-2019, si riduce l’incidenza delle denunce di infortunio sul numero degli occupati: si passa dalle 27,0 denunce ogni 1.000 lavoratori del 2015 alle 26,2 del 2019 (per la modalità in occasione di lavoro l’incidenza passa da 22,5 a 21,4); per i casi mortali, caratterizzati da maggiore variabilità, l’incidenza nel 2019 si riposiziona sui livelli del 2017 (5,5 denunce mortali ogni 100.000 lavoratori) ai minimi del quinquennio osservato.

- I primi nove mesi del 2020 evidenziano un quadro infortunistico fortemente in calo (-15,8% rispetto allo stesso periodo del 2019), indotto dalla pandemia che ha ridimensionato l’esposizione al rischio di infortunio. Ma se da una parte il lockdown e lo smart working hanno agito da calmiere sugli infortuni sul lavoro, la pandemia ha creato anche una nuova generazione di infortuni, quelli da contagio da Covid-19, che hanno in parte compensato la riduzione delle denunce tradizionali nel complesso e, per l’importante letalità dell’evento, aggravato il confronto del numero di denunce mortali rispetto ai primi nove mesi del 2019 (+18,6%).

-  Nel 2019 sono state denunciate 61.195 malattie professionali, in aumento sia rispetto all’anno precedente (+2,9%) sia al 2015 (+3,9%); le malattie riconosciute positivamente sono state oltre 24 mila: circa sette su dieci interessano il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, per lo più affezioni a carico della colonna vertebrale e della spalla. Sono mediamente 1.500 i lavoratori che decedono ogni anno per malattia professionale.

- Nei primi nove mesi del 2020 si registra una forte flessione delle malattie professionali denunciate (poco meno del 30%), conseguenza dell’epidemia da SARS-Cov-2 che ha influito sia per la sospensione temporanea o la chiusura nel corso dell’anno di molte attività economiche, sia per la difficoltà oggettiva dei lavoratori di effettuare di persona la denuncia di malattia.(25/02/2021-ITL/ITNET)

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