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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - CAMBIO AL VERTICE CISL: SBARRA NEO SEGRETARIO GEN. CISL. "RADICALI RIFORME E PROFONDE INNOVAZIONI DA FARE...ITALIA TANTO MIGLIORE QUANTO PIU' A COSTRUIRLA SARANNO LE DONNE..."

Cambiamo il Paese in quel che c’è da cambiare per renderlo più giusto, aperto, inclusivo, ricco di opportunità, di lavoro, di vita

(2021-03-03)

  Il Consiglio Generale della Cisl riunito oggi al Palazzo dei Congressi di Roma, ha eletto con 168 voti favorevoli su un totale di  173, 5 schede bianche, il nuovo segretario generale, Luigi Sbarra.
Una lunga carriera tutta dedicata al sindacato, ai più deboli ed alle battaglie per i diritti fondamentali di dignita’ del lavoro.

"Termina oggi questo tratto di strada lungo 7 anni vissuti insieme , Anni intensi, faticosi ma entusiasmanti, contraddistinti da un impegno continuo e su piu' fronti. Non ci è dato di scegliere il tempo nel quale vivere, né i problemi con i quali misurarci; possiamo solo decidere quale strada percorrere. Ed io l’ho percorsa con voi con gioia”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan al Consiglio generale Cisl oggi a Roma al Palazzo dei Congressi, per la nomina del suo successore Luigi Sbarra.  In apertura dei lavori il ricordo dell’ex segretario generale Franco Marini, scomparso il 9 febbraio scorso. Ed a testimonianza del legame indissolubile tra la Cisl e Franco Marini la consegna di una targa al figlio Davide e al fratello Sandro da parte di Annamaria Furlan e Luigi Sbarra, quale ringraziamento per quanto ha dato e continua a dare al sindacato.

Nell’indicare poi Luigi Sbarra come suo successore ha tenuto a dire: "Conosco Gigi da tanti anni e ne ho sempre ammirato il coraggio, la serieta' e l'umanita'. Sarà un ottimo segretario e da tempo condividiamo la guida della Cisl, il lavoro, la persona, la solidarietà e la giustizia sociale sono e restano i nostri valori. Oggi corono il sogno di ogni segretario , passare il testimone in mani sicure.  Grazie Gigi per quello che farai per la nostra Cisl e il popolo del lavoro” ha concluso Annamaria Furlan.

Sessantuno anni, sposato, due figli, dipendente dell’Anas, Sbarra e’ nato a Pazzano, un piccolo comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria. Comincia a lavorare presto, mentre studia alle superiori, aiutando il padre nella piccola attività di commercio ambulante che sostiene la famiglia. Dopo la maturità tecnica di geometra alterna impegni in un piccolo studio tecnico e di  formatore in corsi professionali della Regione rivolti ad operai forestali . E’ in questi anni che incontra il sindacato: in prima linea, come operatore territoriale della Fisba, la federazione della Cisl che associava e organizzava i braccianti agricoli, florovivaisti  e  gli operai idraulico forestali.

Nel 1984 perfeziona la propria formazione partecipando al corso lungo per dirigenti del Centro Studi Cisl di Taranto.  L’anno successivo viene eletto segretario generale della Fisba di Locri.  Dal 1988 al 1993 guida la Cisl dello stesso Comprensorio per poi diventare segretario generale della provincia di Reggio Calabria, dove rimane fino ad aprile del 2000 quando viene chiamato alla guida della Cisl Calabrese. Nella stagione di rappresentanza territoriale e regionale mobilita la Cisl a sostegno degli strumenti della Programmazione Negoziata per sostenere crescita e sviluppo, lavoro e difesa dell’occupazione.

Nel 2009 è chiamato a Roma per far parte della Segreteria Confederale nazionale. Assume responsabilità, tra l’altro, su politiche  del settore industria, terziario, trasporti, contrattazione, rappresentanza. Lavora alla nascita di Ocsel ( Osservatorio Nazionale Contrattazione di Secondo Livello ) che in poco tempo raccoglie, studia , archivia migliaia di accordi  sindacali sottoscritti nei luoghi di lavoro ed alla Banca dati Aida per supportare l’azione dei  contrattualisti Cisl .           

Dal 2015 guida la Fai Cisl nazionale, la federazione che segue le politiche agricole, ambientali, dell’industria alimentare e della pesca. Numerose iniziative di mobilitazione provvedimenti legislativi orientati al contrasto al caporalato agricolo.

Il 28 marzo 2018 su indicazione di Annamaria Furlan è eletto dal Consiglio Generale Segretario Generale Aggiunto della Cisl nazionale. Riprende le deleghe “pesanti” del mercato del lavoro, della contrattazione, dell’industria e della rappresentanza, opponendosi al salario minimo legale e costruendo rapporti industriali e istituzionali per estendere e innovare la contrattazione, in modo da dare risposte negoziate e adattive in particolare, ai vari segmenti emergenti del lavoro digitale e su piattaforma, e allo smart-working.

Il 3 marzo 2021 viene eletto Segretario Generale dal Consiglio Generale della Cisl.  “Questi ultimi giorni sono stati di grande emozione per me. Ma anche di tristezza. Una tristezza condivisa con tutti voi, per non avere qui, oggi, un grande uomo che ha fatto tanto per la Cisl, per il sindacalismo italiano, per il Paese” ha aggiunto ricordando la figura di Franco Marini. “La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile." così il neo Segretario Generale della CISL ricordando la figura di Marini, la sua "concretezza e la propensione a disinnescare conflitti e a edificare concordia. Sono virtù che tanto servirebbero a chi abita i palazzi della politica di oggi. Valori e insegnamenti che, dopo la grande stagione della concertazione, si sono affievoliti a vantaggio di una deriva personalistica e di una disintermediazione che ha creato 20 anni di stallo delle riforme. Ci mancherà, Franco. Ma continueremo a farlo vivere ogni giorno, con il nostro lavoro, sperando di esserne all'altezza” ha sottolineato Sbarra.

Poi ringraziando Annamaria Furlan "A te va il senso più profondo della mia gratitudine. Grazie soprattutto per aver permesso alla Cisl, con la tua guida, di arrivare dove è oggi . Un grande sindacato associazione, con i piedi ben piantati nel terreno dell’autonomia e della contrattazione. Un sindacato 'del fare', riformatore, rinnovato, ma radicato fortemente nei valori che ne hanno ispirato la nascita e l’azione. Ci hai davvero portati dentro il nuovo secolo, Annamaria. Per di più sei riuscita a farlo in tempi eccezionali e drammatici. Sulle macerie di una crisi di sistema che nel 2011 aveva fatto tremare le fondamenta del Paese, rendendo visibili i punti deboli del nostro paradigma di crescita e dell’incompleto processo di unificazione comunitaria. Da convinta europeista hai promosso le ragioni di una Unione più democratica, coesa, vicina ai cittadini.....

Circa l'impegno del sindacato in questa difficile fase, Sbarra ha detto:  "E'  tempo di costruire un Patto Sociale che coniughi solidarietà e competitività, partecipazione e produttività. L’agenda di questo Accordo deve essere scritta insieme. Solo così potrà iniziare quella “stagione dei costruttori” indicata dal Presidente Mattarella.

Quanto al RecoveryPlan "rappresenta davvero un’occasione storica che sarebbe un delitto non cogliere. Quello che chiediamo al Governo è concretezza progettuale, con un vero cronoprogramma e reali valutazioni d’impatto sui riflessi occupazionali, sociali ed economici di ogni progetto".

E poi la pandemia: "la guerra al virus non è finita - ha sottolineato. Bisogna garantire l’approvvigionamento dei vaccini e piena copertura, moltiplicando le strutture abilitate. Al Governo chiediamo di lavorare insieme, aggiornando i protocolli sulla sicurezza per facilitare la somministrazione nei luoghi di lavoro. La nostra Prima Linea è diventata una trincea di solidarietà, presidiata da delegati, operatori, quadri, dirigenti, Rls e sindacalisti dei servizi, a partire da Inas e Caf, che hanno continuato a lavorare sfidando il pericolo. Ecco cosa vuol dire per noi “esserci per cambiare.

La pandemia ci conferma che ci sono radicali riforme e profonde innovazioni da fare. Centinaia di migliaia di posti persi. Il rischio è che senza adeguate protezioni ed investimenti nel 2021 ne scompaiano il doppio. Non possiamo permetterlo" ha detto.
Ma molti i temi toccati dal Segretario generale. Tra questi la questione femminile  e giovanile: "l’Italia sarà tanto migliore quanto più a costruirla saranno le donne" ha sottolineato ribadendo la necessità di colmare il divario occupazionale e salariale e favorire ed incoraggiare il welfare contrattuale volto alla conciliazione tra vita e lavoro. (...)

Quanto ai giovani per Sbarra "serve un “patto tra generazioni” che garantisca equità e faccia in modo che migliaia di cervelli non debbano più essere costretti ad emigrare, cosa che potrà avvenire se miglioreranno le possibilità di accesso al mondo del lavoro.Il futuro non può che fondarsi sui giovani” ha detto.

E ancora: “Serve una svolta sullo stato sociale, rispetto ambientale, sostegno alla terza età, cominciando con la rivalutazione dei trattamenti delle pensioni e da una riforma della flessibilità in uscita più sostenibile che parta dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali”.

"La coesione deve essere consolidata con una riforma fiscale, sgravi sui redditi da lavoro e da pensione, una battaglia contro evasione ed elusione". Sulla non autosufficienza Sbarra chiede una "svolta e giusti riconoscimenti ai lavoratori del soccorso e della sicurezza". 
E poi la questione del Mezzogiorno: "bisogna colmare lo storico divario tra aree forti e aree deboli. È interesse di tutti. L’Italia vive della propria unità. Crescerà davvero solo se crescerà il Sud"....(03/03/2021-ITL/ITNET)

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