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IMPRENDITORIA FEMMINILE - "IN THE CRISIS CONTEX" - DONI (UNIURBINO): REPORTISTICA E SOSTENIBILITA' IN AZIENDA POSSONO AIUTARE LE AZIENDE A CAMBIARE I PROPRI COMPORTAMENTI . CATUOGNO (UNINAPOLI): "GENDER LEADERSHIP: FRA I PIU' STUDIATI"

(2021-04-09)

  Intervenendo al seminario on line  6th Workshop on Gender Issue - dedicato a “Female entrepreneurship in the crisis contex” -  promosso da Sapienza Universita’ di Roma e inserito all'interno delle attività dell'Osservatorio per gli studi di genere “Ipazia”, la Prof.ssa Federica Doni, Universita? di Milano Bicocca, si e’ soffermata sulle nuove tendenze e i cambiamenti in atto nella CSR (Corporate Social Responsability) e nel reporting aziendale.

“E' un tema che interessa molto e tantissime sono le iniziative che vengono organizzate in questo ambito, e non solo a livello accademico,” ha affermato Doni, sottolineando i contributi dell’Osservatorio Ipazia su un tema che lega la gender diversity con la reportistica aziendale e il passaggio alla CSR.

“La diversità di genere; la reportistica ovvero come questa viene comunicata in report ufficiali; e la sostenibilita’ in azienda e come la  reportistica possa aiutare le aziende a cambiare il proprio comportamento: cosa si sta facendo in accademia in questo ambito ? sono elementi di un dibattito in corso, il cui punto di partenza e’ "monitorare la presenza delle donne nei board per valutare come la presenza femminile possa migliorare l’informativa di bilancio, le informazioni sul tema e su come l’informativa sulla CSR possa beneficiare della presenza delle donne nei board.

Molte ricerche dimostrano l’associazione positiva tra la presenza delle donne nel board e un orientamento maggiormente sensibile a questi temi. Ci sono evidenze empiriche, anche se esistono evidenze contrarie,” ha affermato Doni sottolineando come nelle aziende i CSR team siano spesso composti da donne.

“Quanto all’informativa, questa ha la sua importanza: diventa uno strumento attraverso il quale le aziende riescono a comunicare in modo trasparente cosa fanno in termini di gender e come si impegnino a favore dello sviluppo sostenibile,” ha continuato Doni, precisando come la presenza delle donne possa aumentare la percezione della  sostenibilta’ nella corporate culture.
“La presenza di donne ai vertici fa si’ che in tutta l’azienda si avverta una sensibilita’ molto forte verso la CSR. E questo si riflette nelle strategie aziendali e fa si’ che tutto il processo di decision making sia influenzato da questi temi,” ha aggiunto Doni precisando che esistono in merito dati molto precisi.

"Alcuni temi come il climate change, le emissioni di gas serra e altri legati alla dimensione ambientale possono trarre beneficio dal fatto che ci siano donne nei board,” ha osservato Doni, citando tutti i contributi in questo particolare ambito elaborati da Osservatorio Ipazia come ‘I mondi delle donne’, ‘Gender Issues in Business and Economics’, ‘Advances in
Gender and Cultural Research in Business and Economics’ e ‘Gender Studies, Entrepreneurship and Human Capital’.
Doni ha auspicato, inoltre, che l’Osservatorio elabori un volume su questi temi.
Nel chiudere il suo intervento, Doni si e’ detta convinta che c'é un enorme interesse su questi temi  a livello europeo, mondiale ed aziendale perché e’ scattato l’obbligo della Direttiva Europa.

“Questa direttiva interessa solo marginalmente la gender diversity ma interessa anche quella. Nel calderone di quello che e’ non financial, rientrano le informazioni sulla diversita’: non e’ un focus specifico sulle quote rose ma e’ un focus specifico sulla dimensione social. Bisogna andare a pescare quindi nell'ambito della direttiva europa che ha un ambito applicativo ristretto. E questa non riguarda soltanto pochi, in realta' in considerazione della supply chain e di altri elementi, l'effetto a cascata si sta gia’ verificando nelle aziende di medie dimensioni e poi coinvolgera’ anche le aziende piu’ piccole. E’ scattato l’obbligo di informazione e le aziende che prima facevano semplicemente una statistica descrittiva nel contare le presenze femminili nel board e in generale, ora devono seguire una norma. Una norma che va rispettata e ci sono una serie di informazioni sul genere che vanno rilasciate.

C'é dunque uno strumento in piu' da parte delle aziende e se lo utilizzano bene aumentera' il loro impegno in termini di CRS,” ha concluso Doni, menzionando il recente ‘segnale' della Commissione Europa di allinearci sul gender pay gap.
“Le aziende devono investire su questo. Chiaramente e’ un'informazione molto delicata ma se diventasse obbligatoria tutte le aziende dovrebbero comunicare il gender pay gap e interrogarsi in merito. Informazioni che se dovesse essere comunicate dovrebbero prima essere corrette,” ha osservato Doni.

A chiudere il web lab, la Prof.ssa Simona Catuogno, Universita? di Napoli Federico II, il cui intervento si e’ focalizzato sulla diversita? di genere, governance e performance nelle organizzazioni pubbliche.
Cotugno  ha presentato un'indagine, parte di un progetto piu' ampio, che monitora i risultati degli studi di genere in questo specifico ambito portati avanti dall’Osservatorio.

"Abbiamo considerato tutte e cinque le pubblicazioni da quando e’ stato istituito l’Osservatorio. E il topic piu' affrontato e’ quello di gender, gender equality e empowerment, inteso come uguali opportunita’ che debbono essere offerte alle donne.

Un altro topic molto studiato e’ la gender leadership: la posizione della donna ai vertici nelle aziende pubbliche. VI sono poi i temi della gender sustainability e accountability. Temi meno esplorati sono invece gender e diversity disclosure, gender e performance economica, gender e tecnologia, e gender e digitalizzazione,” ha affermato Catuogno precisando che le ricerche svolte da Ipazia hanno preso in considerazione maggiormente il settore universitario, quello dell' healthcare, degli ordini professionali, in prevalenza in Europa e soprattutto l’Italia.

Catuogno ha auspicato che ricerche future possano esplorare nuovi setting, tra cui quello degli Stati Uniti.
Ulteriori approfondimenti e confronti sul gender negli Stati Uniti possono avvalorare i nostri risultati,” ha aggiunto Catuogno." (09/04/2021 -L.G.-ITL/ITNET)

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