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MMIGRAZIONI - PROGETTO EUREKA IN PUGLIA - ACLI-IDOS: SINERGIE TERZO SETTORE E ISTITUZIONI PER SCONFIGGERE WELFARE OCCULTO. "LA MOBILITA' NELLA UE E' UN DIRITTO PER TUTTI"

(2021-10-29)

C’è ancora molta strada da fare affinché i cittadini europei che hanno deciso di spostarsi dalle loro nazioni per approdare in Puglia siano davvero integrati: caporalato e welfare occulto per quanto riguarda il lavoro agricolo, vessazioni invece per il lavoro domestico sono due delle piaghe da combattere se si vuole davvero rendere la mobilità un diritto.
È questo uno dei primi risultati evidenziati durante il seminario “La mobilità nell’Unione Europea. Un diritto in costruzione” venerdì 29 ottobre, a conclusione del progetto EUReKA – A Key Access to EU Rights nella Regione Puglia, a cui hanno partecipato Italo Sandrini, Responsabile nazionale Acli per la Progettazione e l’Innovazione, Vincenzo Purgatorio, Presidente Acli Puglia, Manuel Lazzari, Coordinatore  Progetto EUReKA per le Acli, Cristiano Caltabiano, Ricercatore IREF, Andrea Ricci, Responsabile Progetto EUReKA per Idos, Luca Palmisano, Esperto di migrazioni e mafie, Gianpietro Occhiofino, funzionario Regione Puglia e Maurizio Guadalupi, Forum Terzo settore della Puglia

Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, con il numero di sovvenzione 826666, nell’ambito del Programma European Rights, Equality and Citizenship – REC,  è finalizzato a semplificare l’esercizio dei diritti di mobilità, inclusione e partecipazione dei cittadini europei negli Stati membri ospitanti, grazie alla condivisione di buone prassi nazionali e transnazionali al fine di aumentare il livello di accesso e utilizzo di informazioni digitali ed evitare qualsiasi forma di discriminazione. In particolare nella regione è stato evidenziato come ci siano grosse sacche di isolamento soprattutto per quei cittadini che provengono dall’est Europa, come rumeni, polacchi e bulgari, che non sono percepiti come dei comunitari da parte della popolazione locale e finiscono molto spesso per rimanere esclusi dalla vita sociale, rinunciando a conoscere e far valere i propri diritti.

Per combattere queste discriminazioni, EUReKA ha sviluppato anche la piattaforma Key4mobility, un portale web e un’app innovativi, in grado di fornire un facile accesso a informazioni multilingue e agevolare l’individuazione dei servizi territoriali, secondo criteri tematici e di prossimità scelti dall’utente, nei 6 Stati UE interessati dal progetto: Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Romania. 

Il seminario, che vuole essere un punto di partenza, ha messo in evidenza come, per superare le criticità rilevate, sia necessaria da una parte una coprogettazione dei servizi sociali (tra enti pubblici e terzo settore) per far si che i cittadini UE abbiano accesso ad una rete di sostegno e possano veder tutelati i propri diritti basilari; dall’altra quanto siano utili invece le piattaforme digitali che, con l’apporto degli enti del terzo settore più attivi nel territorio, possono aiutare queste persone ad accedere ad informazioni e prestazioni vitali per la loro integrazione nella nostra società.(29/10/2021-ITL/ITNET)     



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