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ITALIANI ALL'ESTERO - RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE- SCHIAVONE (SEGR.CGIE) : "UMILIATI AL SENATO...NOSTRA RAPPRESENTANZA SERVE A "ITALIA".

Al Senato  nel dibattito, ed in particolare, nella seduta di approvazione del DL 264, di riforma degli  articoli 56 e 57 della Costituzione italiana, sulla riduzione dei parlamentari eletti dalla Circoscrizione Estero "gli Italiani all'estero sono stati 'umiliati' dallo stesso relatore al provvedimento"  lo afferma chiaro e tondo Michele Schiavone, Segretario generale del CGIE, il Consiglio Generale  degli Italiani all'estero, rispondendo ad una domanda di ITALIANNETWORK /Italialavorotv nel corso della conferenza stampa di fine lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio.

"Il Paese e' messo male all'estero" - dichiara senza sconti Schiavone, stigmatizzando il danno che viene fatto all'Italia  perchè  " tagliare una rappresentanza  che puo' essere significativa per noi (da 18 a 12), ma serve soprattutto all'Italia perche' anche i 18 nel loro piccolo fanno opera di promozione e agiscono per avvicinare il Paese Italia e  le sue  istituzioni ai Paesi in cui vivono".
Dunque, "atomizzare questa presenza significherebbe avere delle perdite enormi perchè la loro proposta, le loro idee recepite nel dibattito pubblico ed in Parlamento arricchiscono la discussione e portano esempi di best practices, al differenza delle qualità dei singoli  parlamentari. Su quest'ultimo punto, noi non possiamo esprimerci".  Lo ha affermato il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone, aggiungendo: però, la rappresentanza è un diritto che va garantito perchè le istituzioni sono uguali per gli italiani in Italia come per gli italiani all'estero e devono essere rispettate da tutti"

Per Giuseppe Maggio "Vice Segretario Area Europa "  per gli italiani all'estero che vivono da tempo all'estero, questa visione dei connazionali oltrefrontiera  potrebbe  addirittura rompere quel meccanismo di integrazione nel rapporto con la società locale dove oggi vivono e lavorano i nostri connazionali."   

"E guardando al futuro del legame con le migliaia di expats che si allontanano dall'Italia in questi anni di ripresa del fenomeno dell'emigrazione italiana si deteriora sempre piu' il meccanismo, il legame, con il nostro Paese.  Mentre, in Italia, tutto ciò non viene considerato."  A stigmatizzarlo la Vice Segretaria del Paesi di Area Anglofona Extra - UE, Silvana Mangione.  "Si continua a parlare di emigrazione identificando il meccanismo con i giovani che vanno all'estero,  dotati di un'assoluta eccellenza...ma queste persone  non hanno questo infinito amore per il Paese d'origine che non ha consentito loro di inserirsi a livello che meritavano. Quindi, questo legame potrebbe anche tagliarsi ed interrompersi. "

A chiudere l'intervento e' Riccardo Pinna, esponente Area Anglofona extraUE. Pinna viene dal Sud Africa e conosce anche lui i percorsi e l'iter della rappresentanza parlamentare, per cui ricorda come le comunità all'estero si siano già accontentate in passato di una rappresentanza ristretta rispetto i numeri delle comunità rappresentate.
"Si parla tanto di democrazia, di rispetto delle minoranze. Ci si riempie la bocca con queste parole, però, trasversalmente, tutti i partiti hanno commesso il peccato originale di accettare con 3 milioni e mezzo di italiani all'estero, allora, di avere pochi parlamentari. Invece dei 60/70 parlamentari di cui avremmo potuto disporre." (http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=57160) .(06/03/2019-m.f.-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2019-03-06 00:03)

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