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SICUREZZA SOCIALE - POVERTA' SISTEMA CONTRIBUTIVO - DAL PARLAMENTO ON.GNECCHI(PD):"(COMMIS. LAVORO):"L'INPS PREDISPONGA DOSSIER SULLE COSE DA CORREGGERE. CONFERMARE "OPZIONE DONNA"

  Tra gli interventi alla Tavola Rotonda promossa dal Patronato INCA CGIL sulle "Poverta' del sistema contributivo" anche quello dell'on. Maria Luisa Gnecchi, esponente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, che - alla luce della sequela di problemi rilevati nell'ambito dell'attuale sistema contributivo -  ha esordito richiedendo con urgenza all’Inps un dossier sulle "cose" da correggere in ambito previdenziale.“E’ evidente che poi serviranno anche  le risorse - ha affermato la parlamentare - ma i tecnici devono dire cosa correggere".

"Io mi accorgo - ha proseguito la parlamentare, ricordando, tra l'altro, il suo lavoro di anni all'INPS -  che quando parlo ai colleghi del sistema retributivo e contributivo i colleghi cadono dalla nuvole.  In Parlamento non c’è una vera conoscenza del tema  né si conoscono le conseguenze reali di quello che si vota. Sanno quel poco che scrivono i giornali dove non si dice che il sistema è una grande conquista del ‘68” ha affermato Gnecchi sottolineando quanto siano poco conosciute le differenze tra sistema retributivo e quello contributivo, e le sperequazioni del ‘96.

“L’Inps deve dunque indicare le contraddizioni, sarà poi colpa del legislatore il mancato intervento o l’intervento parziale” ha aggiunto Gnecchi sottolineando le problematiche create  dalla differenziazione delle pensioni  per le donne  nate tra la fine del 1951 e quelle nate all’inizio del 1952.

Particolare attenzione è stata rivolta dalla parlamentare ad 'Opzione donna', che ha definito “l’unica fuga che c’è” e dunque "Abbiamo richiesto che venga sostenuta anche per quelle donne che maturano i requisiti entro il 31/12/2015, senza oneri” ha affermato Gnecchi esprimendo soddisfazione per la comune posizione al riguardo sia da parte dell’Inps che  del Ministero del Lavoro nell'audizione del mese di agosto. A  tutt'oggi invece, secondo l'interpretazione ministeriale, vale quanto era stato stabilito nelle circolari n. 35 e n. 37 del 2012  e cioè che questa possibilità viene  limitata alle pensioni con decorrenza fino al 2015 e, quindi, per effetto della finestra mobile (attesa di 12 e di 18 mesi), le lavoratrici devono aver raggiunto i requisiti anagrafici e contributivi entro novembre 2014 per le dipendenti e entro maggio dello stesso anno per le autonome.Una scelta che penalizza le donne, già drammaticamente discriminate nel mondo del lavoro.

Nel corso del suo intervento, Gnecchi ha anche evidenziato  come l’Italia sia l’unico paese che non preveda un riconoscimento per i lavori di cura. “L’ultimo vero provvedimento al riguardo si deve al Governo  Prodi”

Quanto alla Questione "esodati" ed  ai diversi provvedimenti di "salvaguardia", l'on. Gnecchi  ha affermato come l’ultimo report di settembre 2015 abbia finalmente attivato i "vasi comunicanti"  in modo da tenere conto degli errori di calcolo per alcune categorie."(08/10/2015-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2015-10-09 00:10)

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