PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - CONSULTA LEGALI ITAL - BARBAGALLO (SEGR.GEN.UIL): E' IL MOMENTO DI PASSARE ALLA FASE DELL'EQUO INDENNIZZO". 60% PRATICHE NON REMUNERATO. LA TENTAZIONE DI DENUNCIARE L'ITALIA ALLA CORTE EUROPEA.."
L’incontro con la Consulta dei legali del Patronato ITAL UIL, impegnati sul fronte del contenzioso giudiziario nella tutela dei diritti dei lavoratori e piu’ in generale dei cittadini italiani e italiani all’estero, ha offerto al Segretario Generale della UIL, Carmelo Barbagallo, l’occasione per stigmatizzare la realtà della tutela dei diritti in Italia e le difficoltà dei Patronati alla luce dell’’inadeguatezza dei rimborsi sui servizi resi dai Patronati ai cittadini ((video: https://youtu.be/lMR1bNRT-2I.).
“Bisogna passare ad una fase di rivendicazione di un equo indennizzo per il servizio che rendiamo alla collettività” ha dichiarato il Segretario Generale della UIL, ricordando: “spesso ci spiegano che danno i soldi al sindacato, ma in realtà danno dei rimborsi che non valgono nemmeno la metà del lavoro che facciamo. Piu’ del 60% del lavoro che si svolge nei nostri uffici non viene, infatti, remunerato ed io ho avuto sempre la tentazione di denunciare l’Italia alla Commissione europea perché si tratta di “appalti sottocosto” ed oggi la legge italiana non lo permette. E pur stando così le cose, chiedono al patronato di far pagare ai cittadini un ticket” ha ricordato Barbagallo”.
“Dovremo rivendicare con determinazione che l’appalto dato ai sindacati, per curare le pratiche previdenziali o fiscali, sia remunerato in maniera equa. Abbiamo un sacco di lavoratori che svolgono le loro funzioni nei nostri centri di servizi, ha sottolineato il Segretario Generale della UIL ai giornalisti , ebbene ‘devono avere la dignità di un lavoro remunerato e dignitoso’ . Quanto alla Commissione UE, il leader della UIL afferma “sarebbe davvero una sconfitta per lo Stato italiano che un’organizzazione sindacale denunci il Governo per non rispettare gli appalti e le regole degli appalti del nostro Paese.” In ogni caso, “Dobbiamo vedere se possiamo invertire questa tendenza perchè per troppi anni ci hanno fatto il “taglio all'Umberta” (capelli cortissimi, come li portava il re Umberto I di Savoia (1844-1900-ndr.) ha stigmatizzato Barbagallo, e “questo è il momento giusto per ristabilire eque condizioni ”.... (altro...http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=49774) (12/11/2017-ITL/ITNET)