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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - ITALIAN NETWORK A COLLOQUO CON PRES. FINEST DEGRASSI SU EFFETTI DELLA CRISI E LE OPPORTUNITA' DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL NORD EST

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      La critica situazione economico-finanziaria, in linea d'altra parte con altri Paesi nella UE e non solo, sta indebolendo il tessuto economico italiano ne sono una testimonianza l'incremento della mortalità tra le PMI, soprattutto tra le piccolissime imprese artigiane, ed il maggior ricorso alla cassa integrazione ordinaria… Una situazione che caratterizza tutto il Paese, anche aree, come quella del Nord Est che hanno registrato negli ultimi decenni una considerevole vivacità grazie al ricorso all'internazionalizzazione.

Tuttavia, al di  là delle mere statistiche, ItaliaLavorotv/ItalianNetwork (www.italiannetwork.it) ha interpellato il Presidente della Finest SPA,  la finanziaria partecipata da Friulia SpA, dalla Regione  Veneto,  dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Simest e da alcune banche del territorio, Michele Degrassi, quali siano finora le ricadute della crisi sul tessuto imprenditoriale dell'area e si siano verificati effetti riduttivi sul trend di attività della Finest, oppure, al contrario, sia stato registrato un maggior ricorso all’internazionalizzazione delle attività commerciali e di investimento all’estero, in linea con i suggerimenti del Governo?

"La situazione è abbastanza diversificata" ha affermato Degrassi "e  soprattutto le piccolissime imprese ne pagano maggiormente le conseguenze, poiché molte operazioni si rivelano difficili. Ma, per fortuna noi operiamo su un target abbastanza alto,  con aziende solide e ben strutturate,  e proprio queste ritrovano all'estero situazioni interessanti  e nuove opportunità."

Circa i paesi verso cui si orientano maggiormente le Pmi del nord-est, Degrassi segnala come vi sia stato il superamento della logica della delocalizzazione, che aveva portato molte imprese in Romania ed oggi le imprese guardano con "maggior attenzione alla Russia ed agli ex paesi satellite. Un mercato molto grande, e per certi versi anche molto ricco".
Indubbiamente in questi mesi qualcosa è cambiato. D'altra parte, "lo confermano anche i dati arrivati dall’Unione Europea sulla situazione di alcuni paesi, come l’Ucraina. Lo verificheremo andando la prossima settimana a Kiev con il Sottosegretario al Commercio Estero, Adolfo Urso. La situazione - afferma Degrassi - un po’ preoccupa, ma vedremo  come i paesi sapranno affrontare la crisi". Il presidente della Finest, d'altra parte, non nega che forse alcuni imprenditori qualche calcolo a breve lo stiano facendo e stiano cambiando le scelte".

  Quanto ai segni di sofferenza del sistema creditizio locale, De grassi afferma "Se riteniamo per sistema locale quello dei paesi dell’est dove operiamo, si, ci sono! Perché ci sono meno risorse, e le stesse banche, molte delle quali italiane, stanno agendo con grande difficoltà su quei mercati.  Questo è un grosso problema, sia per gli imprenditori, che per noi, poichè impedisce la centralità del nostro ruolo, nel senso che essendo noi una sorta di socio a supporto dell’imprenditore dovremmo essere molto efficaci in questo momento".

  Negli ultimi mesi c’è stata un’attenzione particolare da parte della Finest nei confronti della formazione, concretizzata dall’accordo di collaborazione per il triennio 2009-2012 con il Centro Nazionale di Formazione Manageriale, Mib. Questa scelta ha un significato preciso? Per il futuro Finest darà maggior spazio alla formazione?

    Degrassi fa presente "Il Mib è un centro d’eccellenza per la formazione manageriale. Forma giovani che provengono dai paesi di tutto il mondo, ma, con questo accordo formerà soprattutto quelli che vengono dal nord-est d'Europa. E’ quindi importante entrare in contatto con quei giovani che domani ritorneranno a lavorare nei loro paesi, dopo aver conosciuto a fondo Finest, e questo sicuramente migliorerà lo sviluppo delle nostre attività in quei paesi. Quindi la nostra attenzione alla formazione guarda alla prospettiva di giungere a relazioni stabili. D'altra parte, operiamo da 15 anni nel mercato dell’est europeo, e penso di poter dire che ormai abbiamo un riconoscimento della serietà del nostro impegno e della nostra presenza".(05/03/2009-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2009-03-05 00:03)

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