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LINGUA E CULTURA ITALIANA NEL MONDO - L'INIZIATIVA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI PER LA DIFFUSIONE DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO: SEN.MANTICA(SOTTOSEGR.MAE): “SINERGIA ISTITUZIONI". DIRETT.GEN.ITAL.ALL'ESTERO ZUPPETTI:"CORSI IN SCUOLE LOCALI"

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“La promozione della lingua e della cultura italiana rappresentano il cemento delle nostre collettività all’estero, un valore attorno a cui si riconoscono i nostri giovani. Per questo la promozione della lingua italiana all’estero rappresenta l’obiettivo prioritario della politica culturale del Ministero degli Esteri, strumento indispensabile per far conoscere il nostro Paese all’estero e per tessere relazioni durevoli con altri Paesi”. Lo ha affermato il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, nonché Presidente della Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all’Estero, sen. Alfredo Mantica, in occasione del Convegno “L’italiano all’estero: strategie di promozione e tutela”, promosso dalla Società Dante Alighieri e dai Parlamentari eletti nella circoscrizione estero, svoltosi oggi nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini.

“Oggi è quanto mai indispensabile – ha proseguito il Sottosegretario - inserire la lingua italiana all’interno di una politica culturale, soprattutto in tempo difficili come quelli che il nostro Paese sta vivendo: difendere la nostra lingua diventa obiettivo fondamentale per garantire l’eccellenza italiana all’estero. In particolar modo, all’interno delle linee guida della politica culturale italiana deve esserci il coinvolgimento dei giovani, a partire dalla necessità di dare migliori possibilità di studio in Italia ai giovani europei. Ciò che preoccupa è che l’Italia non risulta più attrattiva agli occhi dei giovani stranieri. Ma lo stesso insegnamento della lingua italiana all’estero necessita di un processo di razionalizzazione, attraverso un maggiore coinvolgimento di altri ministeri, l’istituzione di accordi con le realtà locali, l’utilizzo di strumenti innovativi, l’aumento di cattedre di lingua italiana in aree strategicamente più interessanti”.....

“A partire dal Mediterraneo e dai Balcani, aree cui siamo legati da una comunanza di radici e di storia che si aggiungono a quelle in cui la nostra presenza linguistica è già forte e diffusa. Come in Germania, e mi riferisco a Wolfsburg, dove abbiamo avuto notevoli difficoltà di inserimento per i nostri operai emigrati: oggi il loro processo di integrazione è pressoché concluso e l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole primarie ha avuto un ruolo fondamentale. Strumenti nuovi e all’avanguardia, invece, dovranno guidare la nostra presenza in un mercato come quello degli Stati Uniti. In America latina e nei Paesi anglofoni, invece, c’è una grande diffusione della lingua e della cultura italiana, che dovremo sostenere attraverso interventi ben mirati. Una necessità di rafforzamento degli strumenti a sostegno dell’insegnamento vale anche per la nuova emigrazione, quella che esce dai canoni tradizionali del passato, quella riversata su realtà anglofone”.....

“L’insegnamento della lingua italiana all’estero vive un momento di particolare difficoltà, con cifre in netta diminuzione riguardo il numero di corsi e di alunni. I corsi diminuiscono perché diminuiscono le risorse: nel 2009 ci sono stati tagli del 22%”. Lo ha affermato il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri, Ministro Plenipotenziario Carla Zuppetti.

“I tagli – ha spiegato Zuppetti - hanno riguardato innanzitutto i corsi per adulti, area in cui potrebbero inserirsi gli Istituti Italiani di Cultura, in modo da mantenere i corsi istituiti presso le scuole locali, che ad oggi sono il 60% del totale. Una scelta motivata sia dalla utilità di un precoce apprendimento della lingua, ma anche dal fatto che con le scuole vengono stipulate delle convenzioni che si devono rispettare: è proprio l’insegnamento in età precoce a garantire la sopravvivenza della lingua. In questo senso la collaborazione con le realtà scolastiche locali rappresenta il primo passo verso il radicamento della lingua italiana oltre i confini nazionali. Questi corsi curriculari sono addirittura in aumento in Europa e nelle Americhe, soprattutto in Brasile, ovvero in quelle realtà in cui più forte è stata l’emigrazione italiana"....
(06/05/2010 –ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2010-05-06 00:05)

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