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AMBIENTE - ELEZIONI/ CLIMA - EUROPA VERDE: ACCOGLIAMO APPELLO "FRIDAYS FOR FUTURE" CONFRONTIAMOCI PER PORTARE AL PAESE PROGRAMMA PIU’ GIUSTO"

(2022-08-17)

"“Abbiamo letto con grande piacere le proposte dei Fridays For Future per le prossime elezioni. In questi anni hanno rappresentato un punto di riferimento e di ispirazione per milioni di persone in giro per il mondo e soprattutto in Italia, dove hanno contribuito a far rinascere una coscienza ecologista che sembrava sopita. " così in una nota i co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi e Angelo Bonelli, che annunciano:

"Pertanto accogliamo il loro appello nei confronti dei partiti politici e saremmo ben felici di incontrarli per ascoltare le loro richieste e confrontarle con il nostro programma".

“Come i FFF, nei giorni scorsi abbiamo colto e fatto nostro l’appello lanciato dalle colonne de la Repubblica dagli scienziati della Sisc, Società italiana per le scienze del clima, ripreso e condiviso dal prof. Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021.
Come unica vera forza politica ecologista in campo per le elezioni del 25 settembre, non possiamo che sentire forte, su di noi, la responsabilità di portare la lotta alla crisi climatica al centro dell’agenda politica.

Il nostro programma elettorale è totalmente incentrato sulla giustizia climatica e sulla giustizia sociale a essa strettamente connessa - concludono Evi e Bonelli - confrontarci con i FFF sarebbe per noi un’occasione unica per portare alle italiane e agli italiani il programma più giusto per dare al Paese la svolta necessaria nelle elezioni più importanti degli ultimi decenni”. conclude la nota. (17/08/2022-ITL/ITNET)

di seguito L'APPELLO DI FRIDAYS FRO FUTURE:

"Mentre i partiti fanno la fila per presentare i loro roboanti loghi di coalizione, molta incertezza circola nel più grande partito non ufficiale d’Italia: quello degli elettori indecisi. Indecisi non per ignoranza o disinteresse, ma resi tali da anni di democrazia difficoltosa, di cui questa campagna elettorale lampo è il pinnacolo: i partiti già rodati, anche grazie all’esenzione dall’obbligo di raccogliere le firme, hanno la strada spianata per riprendere subito il loro posto in parlamento. I cittadini, a cui non è concesso un vero spazio di partecipazione, sono solo chiamati a scegliere senza poter aggiungere nulla.

Già mesi prima della crisi di governo, erano moltissime le cittadine e i cittadini italiani a sentirsi ignorati dalla politica; e non si tratta solo dei giovani, che sono sempre più esclusi dal dibattito politico e il cui grido per chiedere azioni concrete contro la crisi climatica rimane tuttora inascoltato. La crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina ha infatti messo milioni di persone in condizione di non poter pagare le bollette o il carburante per spostarsi, accentuando una condizione di povertà che ormai colpisce quasi 6 milioni di italiani.

Nessuno dei principali partiti italiani ha avuto la volontà di proporre misure strutturali in grado di aiutare questa larga fetta di popolazione a sollevarsi. Così come non sono stati proposti provvedimenti seri per affrontare il problema della siccità ed aiutare coloro che ne sono più colpiti, come gli agricoltori.

Queste persone sono solo alcune tra le tante ad essere già orfane di una rappresentanza in questa campagna elettorale: persone che ritengono che nessuno dei principali partiti abbia risposte soddisfacenti ai problemi del Paese.

“In questa situazione di grande spaesamento collettivo, Fridays For Future, la comunità scientifica e molti movimenti della società civile con le loro proposte rappresentano proprio ciò che manca alla politica: un appiglio alla realtà, ai veri problemi delle persone, una visione di un mondo diverso da quello che per decenni la politica ha ritenuto l’unico possibile”, afferma Filippo Sotgiu, portavoce di Fridays for Future Italia.

Gli interventi necessari a contrastare la crisi climatica – che sono da inserire in un più ampio processo trasformativo della nostra economia – forniscono risposte proprio a quei problemi sociali ed economici che la politica non riesce – o non vuole – affrontare. Rendere gratuiti e potenziare i trasporti pubblici, promuovere le energie rinnovabili e l’autoproduzione, efficientare le case popolari, consolidare la rete idrica del Paese, tassare i profitti delle aziende energetiche inquinanti, ridurre l’orario di lavoro mantenendo il salario invariato: queste sono solo alcune delle proposte che potrebbero avere un immediato impatto positivo e permanente sulla qualità della vita e sul lavoro (restituendo soldi ai cittadini, creando posti di lavoro, riducendo la disoccupazione e le disuguaglianze) e che al tempo stesso sono indispensabili per una giusta transizione ecologica.

Alice Quattrocchi, attivista di Fridays for Future Italia, dichiara: “Rivendichiamo il diritto di avere spazi di discussione pubblica con i partiti in campagna elettorale, per poter rappresentare gli interessi di chi oggi non viene ascoltato e obbligare i candidati a spiegare perché continuino ad ignorare misure vantaggiose, avvicinando così il collasso ecologico e perpetuando l’ingiustizia sociale. Vogliamo costruire un’alternativa nella desolazione dello scenario politico italiano: siamo già in grado di immaginare un’Italia più giusta e sostenibile, anche grazie a decenni di studi e proposte, ma adesso pretendiamo di vederla.”

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