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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - MARCINELLE - UIL: "PER LORO E PER TUTTI I LAVORATORI MIGRANTI E NON IL LAVORO DEVE ESSERE SICURO"

(2022-08-08)

I quotidiani e i social  pieni di rievocazioni storiche dell’incidente di Marcinelle, dove persero la vita centinaia di minatori, molti dei quali italiani. Ma - afferma una nota della UIL - "Andate a riguardare la ricostruzione dei fatti, le denunce posteriori di gravi carenze relative alla sicurezza, la ricerca di responsabilità che portò a pene lievi per singoli e per la società. E andate anche ad informarvi della provenienza di questi lavoratori, dalle aree più povere e depresse del paese, mandati a lavorare lontano da casa in virtù di uno scambio economico di carbone di energia per il nostro paese che arrancava nella ripartenza post bellica. Convinti a partire con campagne pubblicitarie, dove si elencavano i vantaggi ma si tacevano pericoli, fatica ed emarginazione.
I pregiudizi, che accompagnavano i lavoratori italiani, erano terribili: scuri e sporchi, incapaci e indolenti, magari anche malfattori.

Per cui, aldilà delle celebrazioni ufficiali e del doveroso cordoglio, dobbiamo pensare a quante sono le persone  provenienti da altri paesi, della cui forza lavoro abbiamo assolutamente bisogno, che vengono trattati alla stessa maniera nella nostra civile Italia: mai inclusi davvero, tenuti nell’insicurezza e nella precarietà, super sfruttati e accusati di essere, per l’appunto, sporchi, cattivi e tendenzialmente delinquenti.
Per loro e per tutte le lavoratrici e lavoratori dobbiamo batterci quotidianamente perché la loro sia un’attività regolare e stabile, contrattualizzata e ben remunerata, portatrice di diritti, snodo fondamentale per la qualità di vita loro e dei loro familiari.

E, soprattutto, il lavoro deve essere sicuro: nessuno deve rimetterci la vita, la salute, l’integrità psicofisica per portare a casa un salario. Lo sviluppo dell’economia, la crescita del paese, la stessa coesione sociale non può in alcun modo giustificare un attimo di disattenzione attorno alla necessità di mettere la salute di tutte e tutti, e di ognuno, al primo posto: ora e sempre sicurezza.

Sia detto per inciso ma in modo chiaro: la sicurezza va ricercata con i contratti, va praticata con corretti e avanzati rapporti fra datori di lavoro e rappresentanze dei lavoratori, va vigilata anche con l’attività presente, qualificata, decisa e diffusa negli interventi ispettivi (anche quando si tratta di andare a scovare decine di lavoratori in nero che operano per rendere possibile un grande spettacolo di musica rock)."conclude la nota. (08/08/2022-ITL/ITNET)

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