LAVORO - DONNA - DAI SINDACATI: OCMIN(CISL):"CONTRATTAZIONE II° LIVELLO SOSTEGNO OCCUPAZIONE FEMMINILE". "INNALZAMENTO PENSIONI": NON SI PUO' CHIEDERE SENZA POLITICHE SOSTEGNO."
“In questi ultimi vent'anni la legislazione di tutela delle donne, della maternità, dei congedi parentali ha dato prova di poter rispondere in termini di tutela, copertura degli incentivi e dei finanziamenti che hanno garantito i percorsi di carriera, scambio di buone prassi, conciliazione. Tutto questo patrimonio legislativo non ha però rilanciato l'occupazione femminile. E questo ci deve far riflettere”. Così Liliana Ocmin, segretario confederale Cisl con delega per le Politiche Migratorie, Donne e Giovani, nel corso di una intervista ad ItalialavoroTV/ItalianNetwork. “Ma come è possibile – si è domandata Ocmin- che tante tutele non diano un risultato efficace ed efficiente per quanto riguarda l'occupazione femminile?” La soluzione, per il segretario confederale, è da ricercare nella contrattazione di secondo livello.
“Non vogliamo certo rinunciare ai diritti- ha fatto presente Ocmin- tant'è che insieme alla UIL abbiamo firmato l'accordo interconfederale per lo stimolo e l'incentivo della contrattazione di secondo livello. Contrattazione che ha dato prova tangibile di come gli accordi di prossimità, di secondo livello e territoriali, abbiano meglio risposto alla necessità di flessibilità di cui aziende e lavoratori avevano bisogno ”. In questo modo - ha affermato Ocmin “Sia l'azienda che il lavoratore usufruiscono dei benefici di questa contrattazione in una logica di collaborazione reciproca che non vede nell'azienda l'unica leva per la risoluzione dei problemi ” . “Quella del reciproco scambio - ha proseguito- è cultura che appartiene alla Cisl e, quindi, raccogliamo con grande soddisfazione la sottoscrizione della CGIL a distanza di due anni”, ha dichiarato l'esponente della CISL.
Circa la pesante questione dell'innalzamento dell'età pensionabile, che tiene banco in questi giorni sul fronte politico e sindacale, su opposte posizioni, Ocmin ribadisce: “Il tema delle pensioni non può essere affrontato solo con l'idea di far cassa. Sappiamo perfettamente che in Italia, il peso del debito pubblico costringe a fare i conti con un necessario pareggio di bilancio ed ha giustificato, anche negli ultimi anni, un incremento che ha infoltito e salvaguardato le casse per garantire il pareggio di bilancio”. “Ma – ha aggiunto l'esponente Cisl - questa nuova necessità di andare a rivedere norme e parametri non vede la disponibilità della Cisl”. Per Ocmin: “non si può continuare a chiedere senza dare in cambio politiche di sostegno all'autosufficienza e alla famiglia”. “Il tema pensioni e dell'innalzamento dell'età pensionabile femminile – ha aggiunto- avevano avuto anche dei vincoli di rassicurazione che non sono stati rispettati con la costituzione del famoso tesoretto che doveva andare a finanziare e garantire il periodo lavorativo dell'età fertile delle donne”.....(vedi abstract: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=31089 ) . (27/10/2011-ITL/ITNET)