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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SPAGNA - L'EVOLUZIONE DEL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO DI UGO MULAS ALLA SALA BBVA DI MADRID

(2009-06-01)

  Inaugura oggi, presso la Sala BBVA di Madrid (Plaza de Recoletos, 10) la mostra di Ugo Mulas a cura di Enrica Vigano', che rimarr? in esposizione fino al 26 luglio

  Pochi autori in Italia hanno dato un contributo all'evoluzione del linguaggio fotografico come Ugo Mulas e forse nessuno come lui ha sperimentato e studiato tutti i registri possibili di un'arte ambigua e puntuale al tempo stesso.

  In mostra nella sezione "Esposizioni storiche e grandi maestri" oltre 100 fotografie dell'artista italiano prematuramente scomparso nel 1972: dalle prime opere degli anni '50 fino ai lavori piu' concettuali dell'ultimo periodo.

Ugo Mulas nasce il 28 agosto 1928 a Pozzolengo nel Bresciano. Dal 1948 si stabilisce a Milano per studiare alla Facolt? di Giurisprudenza, ma comincia ben presto a frequentare l?ambiente dell?Accademia di Brera dove entra in contatto con gli artisti e gli intellettuali che si ritrovavano al Bar Jamaica.

Affascinato dal mondo dell?arte, Mulas approda alla fotografia quasi per caso, da autodidatta.
Egli comprende presto che essere fotografo vuol dire fornire una testimonianza critica della societ? nella quale egli vive; la societ? del dopoguerra. E? proprio questa sensibilit? che guida le ricerche di Mulas tra il 1953 e il 1954 con i primi soggetti: le periferie milanesi, la Stazione Centrale e gli amici del Bar Jamaica.
Significativo ? l?incontro in questi anni con Mario Dondero con il quale realizzer? il suo primo reportages, pubblicato su ?Le Ore?, alla Biennale di Venezia del 1954.

  Il fotografo in questi anni si guadagna da vivere realizzando fotografie per la pubblicit? e per la moda. Importante ? la sua collaborazione con la rivista ?Novit?? e la sua collaborazione con la stilista Mila Sch?n.

Nel 1958 al Jamaica, Mulas conosce Antonia Buongiorno, che diventer? presto non solo sua moglie ma anche compagna del mestiere, affiancandolo nella gestione di uno studio fotografico professionale. Tra il 1956 e il 1957 Ugo Mulas collabora con la ?Rivista Pirelli? e con la rivista ?Domus? per la quale realizza dei meravigliosi servizi di architettura.

Sono questi gli anni nei quali collabora con Strehler, grazie al quale pubblicher? le fotocronache ?L?opera da tre soldi?(1961) e ?Schweyck nella seconda guerra mondiale?(1962).

Mulas matura in questo periodo il progetto di un reportage dedicato alla scena artistica italiana e internazionale. La prima occasione si realizza nella mostra ?Sculture nella citt??, che nell?estate del 1962 richiama cinquanta artisti italiani e non, nella citt? di Spoleto.

In questa occasione Mulas conosce molti artisti tra i quali: Pietro Consagra, Alexander Calder e David Smith. Con quest?ultimo Mulas realizzer? il suo primo libro sulla scultura (1964) dove il fotografo ha modo di raccontare il lavoro dell?artista americano nella fabbrica di Voltri.

Anche dall?incontro con Calder nascer? un libro (1971) curato dallo stesso Mulas, risultato della frequenza del fotografo nelle due case dell?artista americano sia a Sach? in Francia che a Roxbury in America.

Alla Biennale di Venezia viene presentata la Pop Art al pubblico europeo; inoltre il fotografo ottiene la collaborazione del critico Alan Solomon e l?appoggio del mercante d?arte Leo Castelli i quali introducono Mulas nel panorama artistico americano durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti.
Qui ha modo di documentare importanti pittori al lavoro tra i quali Frank Stella, Lichtenstein, Johns, Rauschemberg; e di ritrarre importanti presenze come Marcel Duchamp, Andy Warhol, John Cage..
La collaborazione con gli americani continuer? poi nel 1965 e successivamente nel 1967, anno nel

Il 1970 segna drasticamente l?attivit? di Mulas, il quale si ritrover? costretto a ridurre la sua attivit? di fotografo poich? gravemente ammalato. Tuttavia realizza in quest?anno un lavoro con Paolo Scheggi, il catalogo della mostra ?Amore mio? organizzata da Achille Bonito Oliva e inoltre realizza un completo reportage della mostra ?Vitalit? del Negativo?. Si spegne a Milano il 2 Marzo 1973.

In soli vent'anni di carriera, Mulas ha prodotto un numero impressionante di fotografie su terreni lontani, ma con una sottile costante ricerca e curiosit? indomita. http://www.admiraphotography.it  Per info: http://www.phe.es(01/06/2009-ITL/ITNET)

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