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DIRITTI DEI CITTADINI - X SETTIMANA NAZ. CONCILIAZIONE CAMERE COMMERCIO - DARDANELLO (UNIONCAMERE):"RISPARMIATI 420 MILIONI. IMPRESE NECESSITANO GIUSTIZIA RAPIDA E POCO COSTOSA"

(2013-06-27)

  Nei venti mesi in cui ? stata vigente - dalla fine di marzo del 2011 alla met? di dicembre del 2012 ? l?obbligatoriet? della mediazione civile e commerciale ha fruttato circa 420 milioni di euro di risparmi a imprese e cittadini italiani. Considerando poi le procedure di mediazione avviate ma non concluse, se anche queste si fossero chiuse con un accordo tra le parti, il risparmio potenziale avrebbe raggiunto i 950 milioni in termini di minori costi amministrativi e professionali per le parti in causa. Infine, nell'ipotesi che tutte le 215mila istanze di mediazione depositate presso tutti gli organismi di conciliazione - sempre nel periodo dell'obbligatoriet? - si fossero concluse con un accordo tra le parti, il risparmio potenziale della norma avrebbe raggiunto la cifra pi? che ragguardevole di 4 miliardi di euro.

Sono i dati pi? significativi di alcuni esercizi di stima realizzati da Unioncamere e presentati oggi a Roma, nel corso del convegno ?La riforma dell?obbligatoriet? nella mediazione civile e commerciale?, organizzato da Unioncamere e Camera di Commercio di Roma per fare il punto sulle novit? legislative derivanti dal c.d. ?decreto del fare? del Governo che ha reintrodotto la  condizione di procedibilit? in alcune materie di diritto civile e commerciale.

Al convegno - che si ? svolto nell?ambito della X Settimana Nazionale della Conciliazione delle Camere di Commercio, in corso in tutta Italia dal 24 al 30 giugno ? sono intervenuti i rappresentati di istituzioni, associazioni, ordini professionali ed operatori del diritto che hanno discusso il nuovo quadro normativo, sia con riferimento alle esperienze emerse nel periodo di vigenza dell?obbligatoriet?, sia nella prospettiva di superare le difficolt? di attuazione della riforma del 2011, incorsa nella sentenza di incostituzionalit? per eccesso di delega.

?La mediazione ? ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - ? uno strumento che fa guadagnare efficienza al sistema della giustizia e che semplifica la vita delle imprese. I dati lo dimostrano. Mi auguro che la nuova fase che si ? aperta, con la reintroduzione dell?obbligatoriet?, possa durare a lungo e dare i frutti di cui ? capace. E? un obiettivo possibile, se sapremo superare le criticit? del passato e mettere al centro gli interessi del Paese, superando quelli di parte. Le prove di forza, specie quando sono battaglie di retroguardia e corporative, non servono a nessuno, nemmeno a chi le mette in atto. Se il Paese arretra, alla fine arretriamo tutti. Le Camere di commercio continueranno a sostenere la mediazione che aiuta a risparmiare tempo e denaro, perch? sono istituzioni al servizio delle imprese?.

I risparmi di 20 mesi di mediazione obbligatoria: un esercizio di stima 
Secondo una stima elaborata da Unioncamere, la quantificazione del risparmio "effettivo" per le parti che, nel periodo di vigenza delle norme sull?obbligatoriet? ? dalla fine di marzo del 2011 alla met? di dicembre del 2012 - invece di ricorrere al giudice ordinario hanno raggiunto un accordo grazie alla mediazione, ? pari a circa 420 milioni di euro. Di questi, 100 sono stati frutto dell?attivit? di mediazione svolta dai 101 Organismi istituiti presso le Camere di Commercio.
Proiettando la stima dei risparmi a tutte le procedure di mediazione avviate nel periodo considerato (sommando cio? tra loro le procedure concluse con un accordo con quelle chiuse senza una composizione pacifica della controversia), nel caso in cui si fossero tutte concluse con un accordo tra le parti, il risparmio "potenziale" avrebbe potuto toccare i 950 milioni di euro, tra costi amministrativi e parcelle per servizi professionali. In tal caso, il contributo delle Camere di commercio avrebbe potuto essere pari a 210 milioni di euro. Infine, estendendo i criteri utilizzati al totale delle controversie - circa 215mila secondo i dati del Ministero della Giustizia - che hanno dato luogo a un'istanza di mediazione nel periodo considerato (a prescindere dal fatto che abbiano visto o no comparire la parte chiamata in causa dal ricorrente), il risparmio potenziale totale avrebbe sfiorato la cifra davvero importante di 4 miliardi di euro - pari all'aumento di un punto dell'Iva che il governo sta cercando di scongiurare - in minori costi per cittadini e imprese.

Dall?avvio delle attivit? di conciliazione, nel 1996, le Camere di commercio hanno gestito complessivamente oltre 136mila procedure, attraverso 101 Organismi di conciliazione operanti presso le proprie strutture sul territorio. Pi? di 40mila procedure (il 30% del totale), si sono svolte nell?ultimo biennio, coinciso con l'entrata in vigore dell'obbligatoriet?.

Nell?ultimo decennio, il valore medio delle conciliazioni gestite dalle Camere di commercio ? passato dai 31.600 euro del 2002 ai 67.000 dello scorso anno, con un costo medio per le parti corrispondente - nel 2012 - pari al 3,9% del valore della controversia. Quanto alla durata dei procedimenti, sempre nel 2012 per giungere ad un accordo tra le parti, in Camera di commercio sono bastati in media 46,2 giorni. Un valore intermedio tra il minimo del 2003 (quando bastarono 38 giorni) e il massimo registrato nel 2011 (quando erano stati necessari 69 giorni).

A fronte di questi dati, secondo il Rapporto ?Doing Business 2013?, realizzato dalla Banca Mondiale, il costo medio di una causa civile di fronte al giudice ordinario italiano si ? attestato a circa il 29,9% del valore medio della controversia, collocando il nostro paese al 160mo posto della specifica classifica dei 185 considerati dall?indagine. Quanto ai tempi per giungere alla definizione di un giudizio di secondo grado, lo stesso rapporto segnalava per l?Italia un valore medio di 1.210 giorni.

Guardando all'efficacia della conciliazione camerale, i dati degli ultimi quattro anni evidenziano come, in media, i conciliatori camerali siano riusciti a far percepire i possibili vantaggi della mediazione nel 35% dei casi in cui sono stati chiamati in causa. A fronte di una media complessiva del 27% rilevata dal Ministero delle Gisutizia con riferimento all'insieme degli Organismi di conciliazione accreditati. Una volta avviato il tavolo della mediazione, poi, 6 volte su 10  (nel 59% dei casi), i conciliatori camerali hanno consentito alle parti di raggiungere un accordo soddisfacente.
Per quanto riguarda le materie delle controversie, quelle per cui lo scorso anno si ? fatto maggiormente ricorso alla mediazione delle Camere di commercio sono state le telecomunicazioni (19,4% di tutti i procedimenti), seguite dai contratti bancari e finanziari (17,4% del totale) e del risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti (12,1%), materia che ? rimasta fuori dal recente reintegro dell?obbligatoriet? e che nel 2012 si ? segnalata per la pi? bassa percentuale (solo il 5%) di comparizione della parte convenuta.(27/06/2013-ITL/ITNET)

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