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FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - DALL'ANIEF : ALLARMANTI I DATI OCSE/ISFOL. PORTARE OBBLIGO ISTRUZIONE A 18 ANNI"
(2013-10-08)
I dati Ocse sulle competenze culturali minime degli italiani, diffusi oggi dall?Isfol, sono a dir poco allarmanti: per quelle alfabetiche siamo ultimi, nelle matematiche penultimi e i neet stanno ormai diventando un fenomeno di massa. Ormai non ci si pu? pi? nascondere dietro la scusa della crisi economica internazionale, la realt? ? che occorrono subito fatti. Ad iniziare dall?innalzamento dell?obbligo scolastico, a causa del quale ogni anno perdiamo 700mila alunni, passando per una maggiorazione del tempo scuola, incautamente ridotto del 10% a seguito delle riforme Gelmini, e per l?attivazione di un collegamento capillare del mondo formativo con le aziende. Ad affermalo Pacifico dell'Associazione ANIEF
?La clamorosa bocciatura emersa oggi dal rapporto Ocse-Isfol ? commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir ? conferma quello che il sindacato sostiene da tempo: occorre prima di tutto agire con urgenza per rendere obbligatoria la frequenza della scuola sino alla fine delle superiori. Poi ? indispensabile restituire ai nostri allievi quel 10% di tempo scuola sottratto nell?ultimo quinquennio con le riforme Gelmini?.
?La terza operazione ? continua il sindacalista Anief-Confedir ? ? finalizzata a dare un?inversione di tendenza alla ?piaga? dei neet, quei 2 milioni e mezzo di giovani, quantificati solo alcuni giorni fa dal Cnel, che vivono le loro giornate senza studiare n? lavorare: ? giunto il momento di avviare una seria riforma dell?apprendistato, prendendo come modello la Germania, dove il collegamento con le aziende e reale e proficuo. Se, invece, continuiamo a portare avanti la politica degli annunci ? conclude Pacifico ? mentre gli altri paesi evolvono, l?Italia per competenze culturali rimane destinata a rimanere vergognosamente in fondo alla classifica Ocse?.(08/10/2013-ITL/ITNET)
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