Direttore responsabile Maria Ferrante − lunedì 7 aprile 2025 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - IMMIGRAZIONE - A TUNISI "SPORTELLO ORIENTAMENTO" DEL PATRONATO INCA CGIL E FLAI CGIL. SI RAFFORZA PRESENZA PATRONATO ANCHE IN AFRICA

(2013-11-21)

  Per combattere le illegalit? e favorire una immigrazione consapevole, il Patronato Inca della CGIL, gi? presente nella maggioranza dei Paesi dove sono presenti le comunit? italiane nel mondo, apre  insieme alla Flai -CGIL l'apertura di uno sportello di orientamento e di informazione a Tunisi per i lavoratori del Nord Africa che vogliono venire in Italia per trovare un'occupazione.

"Si comincia con i tunisini per poi estendere la presenza del sindacato e del patronato nelle altre comunit? di lavoratori stranieri che soprattutto negli ultimi anni scelgono l'Italia come paese di ingresso verso l'Europa" ? stato detto nell'ambito di una conferenza stampa oggi a Roma.   

?I lavoratori stranieri vessati dalle leggi italiane sono troppi, anche perch? non sono consapevoli di quali siano i loro diritti e non sanno a chi rivolgersi? ha affermato la Presidente dell'INCA Morena Piccinini presentando l'iniziativa che si inserisce nell'ambito della convenzione bilaterale Italia/Tunisia ed intende offrire una "tutela completa" a lavoratori che spesso "non sono consapevoli dei propri diritti".
Su 3,5 milioni di immigrati non comunitari regolarmente residenti in in Italia, circa un milione proviene dal continente africano, ed i tunisini sono il 3,3 per cento del totale degli immigrati non comunitari e la loro incidenza sale al 16 per cento dei cittadini provenienti dall'Africa settentrionale. I tunisini rappresentano l'ottava comunit? per numero di presenze tra i cittadini non comunitari.  Gli uomini di origine tunisina sono circa 76mila, pari al 65% del totale.
Nel corso degli ultimi 20 anni la crescita della presenza tunisina in Italia ? stata costante e il numero complessivo ? aumentato di circa 6 volte.

La comunit? tunisina ? insediata prevalentemente nel Nord Italia (63 per cento), ma ? significativa la presenza nel Sud, dove risiede un immigrato tunisino su 5. Le prime tre regioni di destinazione sono: l'Emilia Romagna (24 per cento), la Lombardia (21 per cento) e la Sicilia (14 per cento).
Dal punto di vista anagrafico l'et? media dei cittadini tunisini titolari di permesso di soggiorno ? di 29,2 anni, mentre i minori sono 33.568, pari al 28,8 per cento del totale della comunit?.
Nell'anno scolastico 2011-2012 risultano iscritti 18.674 studenti di origine tunisina: il 40 per cento di essi frequenta la scuola primaria. Pi? della met? ? titolare di un permesso per lungosoggiornanti di lungo periodo (56,4 per cento).

Nel corso dell'ultimo anno, 1215 migranti di origine tunisina hanno acquisito la cittadinanza italiana: il 70 per cento di essi per naturalizzazione, il restante 30 per cento per matrimonio.

Dal punto di vista occupazionale: La comunit? tunisina si colloca all'11esimo posto per numero di occupati tra i cittadini non comunitari (il 60,5 per cento risulta occupata; un valore di oltre 10 punti percentuali pi? alto rispetto agli altri paesi dell'Africa settentrionale. Nel 2011, 34 mila persone avevano un rapporto di lavoro dipendente e 12 mila sono titolari di imprese individuali, pari al 4 per cento del totale degli imprenditori non comunitari.
Il tasso di disoccupazione ? dell'11,5 per cento, quasi la met? di quello registrato tra i cittadini provenienti dagli altri paesi dell'Africa settentrionale (19,3 per cento): il 41 per cento ? impiegato nell'industria (di cui il 24 per cento nelle costruzioni) e il 40 per cento nei servizi, mentre il 19 per cento ? occupato nel settore dell'agricoltura, della caccia e della pesca.
Oltre il 50 per cento dei lavoratori tunisini dispone di un titolo di istruzione secondaria di primo grado.

Nel corso del 2011, sono stati attivati oltre 28 mila rapporti di lavoro per lavoratori tunisini e nello stesso periodo sono stati cessati 30.208, quasi il sette per cento in pi? rispetto alle attivazioni.       

I cittadini tunisini ricevono meno di quel che danno al nostro Paese: Per quanto riguarda il sistema di welfare, nel corso del 2010, il numero dei beneficiari tunisini di trattamenti di integrazione salariale ordinaria ? stato di 4.198 persone, mentre quelli che hanno usufruito dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria ? stato di 1.111 persone, pari rispettivamente al 4 e al 2 per cento del totale dei cittadini extracomunitari presenti nel nostro paese.  (21/11/2013-ITL/ITNET)
     

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07