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IMMIGRAZIONE - EUROPA - FLUSSI MIGRATORI AL CENTRO DELL'ODIERNA ASSEMBLEA PARLAMENTARE PARITETICA ACP-UEA BRUXELLES
(2015-12-07)
Di fronte a flussi migratori, "Fortezza Europa non è una soluzione", ha dichiarato Louis Michel all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE
"Di fronte alle atrocità commesse in alcune parti del mondo, dobbiamo prendere parte ad un movimento di solidarietà globale", ha dichiarato Louis Michel (ALDE, BE) oggi all'apertura della 30a sessione della Assemblea parlamentare paritetica (APP) ACP -EU a Bruxelles.
"Fortezza Europa non è una soluzione e non è degna dei valori umanistici che essa rappresenta", ha sottolineato aggiungendo che essa deve "assumere il suo dovere umanitario nei confronti che fuggono dalla guerra, la violenza, la dittatura ". "I Guru dell'egoismo cavalcano i timori e trasformano in discorso semplicistico (...) ciò che disonora l'Europa che è stata per decenni un luogo di tolleranza, prosperità e di sogno condiviso", ha sottolineato co-presidente dell'ACP, Louis Michel. "Sarà necessario che organizziamo anche l'accoglienza dei migranti economici e climatici" e "sarà anche meglio organizzare la migrazione circolare", ha aggiunto.
"Questo problema riguarda tutti noi e rende più pressante la necessità per i paesi di origine, così come le prospettive locali, sulle soluzioni in loco per i conflitti armati, come la povertà", ha dichiarato Michel affermando un netto no al terrorismo di frontiera.
"Il terrorismo non ha confini e richiede governance globale", ha detto Louis Michel. Secondo il quale si tratta di "un fenomeno globale, e il suo spettro infesta il continente africano". "Se non diamo alle autorità africane i mezzi per condurre la politica antiterrorismo efficace e durevole, è da temere il consolidamento di uno spazio di terrorismo dalla Mauritania alla Nigeria che si estenda fino al Corno l'Africa, ma anche la possibilità che si sviluppi una zona non controllata - senza leggi - di trafficanti di tutto il mondo ", ha anche messo in guardia il co-presidente dell'APP.
Mars di Bartolomeo, Presidente della Camera dei Deputati del Lussemburgo, presidente del Consiglio dell'Unione europea, da parte sua, ha dichiarato: "Le vittime lontane dal loro Paese non valgono meno delle nostre vittime", prima di evidenziare il ruolo della politica "non può limitarsi a spegnere gli incendi o i fuochi", ma si devono risolvere le cause scatenanti alla radice ", compreso il terrorismo.
Di Bartolomeo ha anche chiesto rispetto delle "promesse e impegni" adottati ad Addis Abeba e New York sul finanziamento delle politiche di sviluppo.(07/12/2015-ITL/ITNET)
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