Sponsor
|
CULTURA ITALIANA NEL MONDO- ALLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA I "DIVISIONISTI" ITALIANI. RIVALUTAZIONE DI UNA CORRENTE ARTISTICA DAI "FORTI" CONTENUTI SOCIALI
(2008-07-30)
La celeberrima ?Fiumana? di Giuseppe Pellizza da Volpedo prestata dalla Pinacoteca di Brera di Milano, ?Crepuscolo? di Angelo Morbelli in arrivo dalla Civica Galleria d'Arte Moderna di Verona, ?Ritorno dal bosco? di Giovanni Segantini proveniente dal Segantini Museum a St Moritz. Sono solo alcune delle sessanta opere che la National Gallery di Londra espone nella mostra intitolata ?Radical Light: Italy's Divisionist Painters 1891?1910",? in corso sino al 7 settembre.
Un omaggio importante, il primo di grande spessore realizzato al di fuori dell?Italia, dedicato a questo movimento pittorico che conobbe il suo momento d?oro verso l'ultimo decennio del XIX secolo ed ebbe il suo epicentro a Milano.
Una corrente che mutua dalla Scapigliatura l'interesse antiaccademico e si rivela da subito insofferente alla tradizione, ai contenuti mitologici e alle forme classicheggianti, privilegiando invece il ritratto di introspezione psichica o sentimentale comune anche al Realismo.
Un movimento sensibile ai tempi, che riusc? a trasformare l?arte in uno strumento per denunciare le ingiustizie sociali e politiche di quel periodo storico, preparando allo stesso tempo la strada sia al Modernismo che al Futurismo. Grazie ai divisionisti, che si potrebbero definire i primi artisti ?impegnati?, l?arte divenne, infatti, una via di salvezza in grado di promuovere quei cambiamenti che prometteva ma non sempre manteneva la giovane societ? industriale.
Diverse le affinit? con il Pointillisme francese con il quale il Divisionismo condivise lo stesso interesse per le teorie della percezione ottica. Attenti a rendere su tela brillantezza e luminosit?, i divisionisti non solo assorbirono tecniche nate con Seurat e Signac che accostavano, attraverso puntini, colori puri, ma seppero svilupparle in modo autonomo trasformando i ?puntini? francesi in filamenti frastagliati che invece di accostarsi spesso si sovrapponevano. E su questa linea chiari sono gli spunti che indirizzano al dinamismo futurista.
?All?inizio dell?Ottocento furono effettuate delle ricerche scientifiche importanti sulle tecniche ottiche attraverso le quali si scopr? che era la retina a ricomporre l?immagine. Da questi studi nasce la ricerca di artisti come Seurat e Signac che rinnovano il loro lavoro limitando, per?, l?utilizzo di queste nuove scoperte ad un fatto teorico-tecnico. In Italia queste teorie arrivano attraverso Vittore Grubicy de Dragon. I nostri artisti usano, per?, questi nuovi saperi per esprimere contenuti forti sia da un punto di vista sociale che politico. Il Divisionismo italiano si caratterizza, infatti, per una ricerca fortemente connotata da elementi socio-umanitari che, in qualche modo, influenzano tutta la produzione artistica successiva? afferma la Dott.ssa Gabriella Belli, direttrice del Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, ed autrice, insieme a Franco Rella, del volume ?L'et? del divisionismo? pubblicato da Electa in occasione della mostra sul Divisionismo tenutasi al Mart di Trento nel 1990.
?Sono molto contenta di questa mostra perch? finalmente rivaluta una corrente con poca fortuna ed artisti di grande spessore che dicono cose importanti di quell?epoca piena di storia. I nostri migliori movimenti dove c?? grande complessit?, una maggiore complessit? rispetto ad altre ricerche internazionali, non sono stati spesso adeguatamente valorizzati. Diversi dei nostri fenomeni artistici non hanno ancora superato questa sorta di messa in stand-by operata da altri stati.
Al momento, l?attuale mostra sul Divisionismo alla National Gallery di Londra, una rassegna al top che fa bene all?arte italiana, quella sul Futurismo in corso al Puskin di Mosca e quella che verr? prossimamente allestita alla Phillips Collection di Washington su Morandi dimostrano che finalmente il vento sta cambiando. L?arte italiana sta approdando nei templi dell?arte mondiale? conclude la Dott.ssa Belli.
Organizzata dalla National Gallery di Londra e dalla Kunsthaus di Zurigo, dove verr? allestita dal prossimo settembre, la rassegna raccoglie i lavori pi? significativi firmati dagli artisti di questo movimento: Vittore Grubicy de Dragon, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini e Ettore Sottocornola. Diverse in mostra le opere di Giovanni Segantini e di Giuseppe Pellizza da Volpedo considerati i padri del Divisionismo. Non mancano, inoltre, alcuni dipinti di Gaetano Previati a cui va il merito di averne codificato le direttive e di averne sviluppato le linee.
In considerazione dell?influenza che questo movimento ebbe sul Futurismo sono presenti nella rassegna londinese anche diverse opere giovanili di alcuni celebri artisti futuristi come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carr? e Luigi Russolo. Tutti artisti che mossero i primi passi proprio come ?divisionisti?.
In occasione della mostra ? stato presentato anche uno studio sul divisionismo di Simonetta Fraquelli, curatrice dell?evento espositivo, in lingua italiana ed inglese.
Per approfondire la conoscenza di uno dei fondatori del Divisionismo, da non perdere il Museo Segantini a St Mortiz. Inaugurato nell'anno 1908, il museo ? stato progettato dall'architetto Nicolaus Hartmann come una sorta di monumento commemorativo visitabile, dedicato al grande pittore che trascorse gli ultimi anni della sua vita in Engadina. Sono qui conservati alcuni suoi capolavori come ?La raccolta del fieno?, ?La portatrice d?acqua? e il celebre trittico ?La natura - La Vita- La Morte?. L E per approfondire la conoscenza di questo movimento rimanendo in Italia, da non perdere una visita alla Galleria di Arte Moderna a Roma e alle Civiche Raccolte Storiche di Milano.
Ulteriori informazioni: Radical Light. Italy's Divisionist Painters 1891-1910 alla National Gallery di Londra sino al 7 settembre. Dal 26 settembre all?11 gennaio 2009 alla Kunsthaus di Zurigo.(30/07/2008-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti
|