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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - BREXIT - PREMIER MAY-RESPINTO ACCORDO CAMERA COMUNI - CHIEDE PROROGA AL CONSIGLIO EUROPEO

(2019-03-20)

  "Caro Donald,
la  linea  del  governo  del  Regno Unito  resta  quella  di  lasciare  l'Unione  europea  in  modo  ordinato
sulla base dell'accordo di recesso e della dichiarazione politica concordati a novembre, completati dallo strumento  strumento  congiunto  e  dalla  dichiarazione  congiunta  integrativa  della  dichiarazione  politica che ho concordato con il presidente Juncker in data 11 marzo.
Come  saprai,  prima  che  l'accordo  fosse  respinto  una  seconda  volta  dalla  Camera  dei  Comuni  in
data  12  marzo,  in  un  discorso  pronunciato  a  Grimsby  ho  avvertito  che  le  conseguenze  della mancata  approvazione  dell'accordo  sarebbero  state  imprevedibili  e  potenzialmente  nefaste.
La Camera dei Comuni non ha votato a favore dell'accordo. L'indomani ha votato contro un'uscita dall'UE  senza  un  accordo  negoziato.  Il  giorno  successivo  ha  sostenuto  una mozione  del  governo che  proponeva  una  breve  proroga  del  termine  previsto  dall'articolo  50  in  caso  di  appoggio  della
Camera  dei  Comuni  ad  un  voto  significativo  prima  del  Consiglio  europeo  di  questa  settimana.

La mozione precisava inoltre che, in caso contrario, una proroga più lunga obbligherebbe il Regno Unito  a  convocare  le  elezioni  per  il  Parlamento  europeo.  Ritengo  che  non  sia  nell'interesse  di alcuna delle parti che il Regno Unito tenga elezioni per il Parlamento europeo.

La mia intenzione era quella di far rivotare la Camera dei Comuni questa settimana. Il presidente  della Camera dei Comuni ha dichiarato lunedì che per procedere ad un nuovo voto significativo in sede di Camera dei Comuni l'accordo dovrebbe essere "fondamentalmente diverso - non in termini di formulazione, ma in termini di sostanza

". Nell'interpretazione di alcuni membri del parlamento ciò  implica  un'ulteriore  modifica  dell'accordo.  Questa  posizione  ha  in  pratica  reso  impossibile un'ulteriore  votazione  prima  del  Consiglio  europeo.  Tuttavia,  resta  mia  intenzione  sottoporre nuovamente l'accordo alla Camera dei Comuni.
Prima di tale votazione, sarei grata se il Consiglio europeo potesse pertanto approvare i documenti
complementari  che  ho  concordato  con  il  presidente  Juncker  a  Strasburgo,  in modo  da  mettere  il governo  nelle  condizioni  di  sottoporre  tali  accordi  alla  Camera  dei  Comuni  e  da  confermare  al
parlamento  le  modifiche  apportate  alla  proposta  del  governo.  Intendo  inoltre  presentare  ulteriori
proposte  interne  volte  a  confermare  i  miei  precedenti  impegni  a  proteggere  il  nostro  mercato
interno, considerate le preoccupazioni espresse in merito al backstop.

Su questa base, e alla luce dei risultati  del  Consiglio  europeo,  ho  intenzione  di  presentare  al  più  presto  una  mozione  a  norma dell'articolo  13  della  legge  sul  recesso  del  2018  e  di  sostenere  il  recesso  ordinato  e  il  forte partenariato  futuro  che  l'economia  del  Regno  Unito,  la  sicurezza  dei  suoi  cittadini  e  il  futuro  del continente esigono.
In  caso  di  approvazione  della  mozione,  confido  che il  parlamento  procederà  ad  una  ratifica costruttiva  dell'accordo.  È  tuttavia  chiaro  che  questo  iter  non  potrà  concludersi  prima  del 29
marzo 2019. In base al nostro ordinamento giuridico, il governo dovrà far approvare un disegno di legge da entrambe le camere del parlamento per trasporre nel diritto interno gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di recesso. Procederemo alle consuete consultazioni con l'opposizione per programmare il passaggio del disegno di legge nel modo più rapido e agevole possibile, ma i tempi necessari  a  tal  fine  sono  inevitabilmente  incerti  in  questa  fase.  Con  la  presente  desidero  pertanto informare  il  Consiglio  europeo  che  il  Regno  Unito  chiede,  a  norma  dell'articolo  50,  paragrafo  3, del  trattato  sull'Unione  europea,  quale  applicato  anche  dall'articolo  106  bis  del  trattato  Euratom, una proroga del termine previsto dall'articolo 50 fino al 30 giugno 2019.
Sarei  grata  se  giovedì  mi  fosse  concessa  la  possibilità  di  esporre  questa  posizione  ai  nostri colleghi...(20/03/2019-ITL/ITNET)

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