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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - MOBILITA' SOCIALE - ROSSINI (ACLI): "L'ITALIA SOMIGLIA SEMPRE PIU' AD UNA CLESSIDRA CON UNA GRANDE BASE ED UNA PICCOLA SOMMITA'"

(2019-09-11)

Qualcosa si è inceppato nella società italiana: le promesse di miglioramento associate all’istruzione e al lavoro sempre più spesso non vengono mantenute. Nel nostro paese, in pratica, nel migliore dei casi resti quello che nasci: per un bambino di una famiglia a basso reddito ci vogliono cinque generazioni per entrare nel ceto medio. Anche chi è nato in una famiglia di classe media si trova spesso a fare esperienza di una qualche forma di declassamento. L’Italia assomiglia sempre più a una clessidra con una grande base e una piccola sommità.

Stiamo quindi tradendo l’Articolo 3 della Costituzione? La Repubblica non sembra più riuscire a garantire a tutti «il pieno sviluppo della persona umana». Quando in una società conta troppo l’ereditarietà, la coesione sociale è a rischio. Il risentimento verso le élite, lo sprezzo per i poveri, così come il richiamo all’uomo forte sono conseguenze del deficit di mobilità? A pensarci bene, la mobilità sociale non è né di destra, né di sinistra, ma è una questione democratica fondamentale. Le ACLI – nel cui statuto è espressamente indicata la finalità di promozione dei lavoratori e di una società in cui sia assicurato, secondo democrazia e giustizia, lo sviluppo integrale di ogni persona – ritengono che la mobilità sociale sia un argomento cruciale ed urgente, al quale dedicare la 52° edizione dell’Incontro nazionale di studi.

Come ogni anno l’Incontro di studi sarà anche l’occasione per la presentazione dell’Agenda Sociale delle Acli con alcune proposte di legge in tema di formazione e lavoro, previdenza, fisco tra cui: l’implementazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale (leFP); l’introduzione di una pensione di inclusione per garantire un minimo vitale garantito; la rielaborazione dei criteri di progressività sanciti dall’articolo 53 della Costituzione per restituire ai contribuenti una tassazione veramente equa.

Tra gli appuntamenti di rilievo della tre giorni dell'incontro nazionale di studio delle Acli, che si terrà a Bologna dal 12 al 14 settembre,  l’intervento del neo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo; la sessione di apertura sulle caratteristiche della mobilità sociale con Fabrizio Barca, Coordinatore Forum Diseguaglianze Diversità, Tania Groppi Costituzionalista dell’UniSiena e il prof. Gianfranco Viesti, Economista dell’UniBa; il dialogo tra Elisabetta Gualmini, europarlamentare, Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, e Giulio Santagata; quello tra Mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, Romano Prodi, Roberto Rossini e con la partecipazione di Ivano Marescotti, attore e regista; una tavola rotonda con Annamaria Furlan, Segretario Generale delle CISL e Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative; un confronto con la politica a cui parteciperanno il Segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti e Sestino Giacomoni, membro del Coordinamento nazionale di Forza Italia; l’intervento – in apertura dell’ultima giornata – di Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa musulmana e quello dello storico Alberto Melloni; la sessione di chiusura in cui si discute delle conseguenze del deficit di mobilità e la relazione con il riflesso autoritario a cui parteciperanno il prof. Marco Tarchi Politologo dell’Università di Firenze, Nando Pagnoncelli, Amministratore Delegato di Ipsos Italia e Chiara Volpato, Psicologa dell’UniMiB. (11/09/2019-ITL/ITNET)

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