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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - GERMANIA - INAUGURATA A WOLFSBURG MOSTRA ITINERANTE SU ITALIANI IN GERMANIA, ARTEFICI E MOTORE DI CRESCITA ECONOMICA E CULTURALE DELLA CITTA'
(2019-09-13)
Wolfsburg città italo-tedesca! Dal dieci al ventisette settembre la città di Wolfsburg ospita la mostra fotografica itinerante “Italiani di Germania”. Grande successo ha riscosso l’inaugurazione che ha coinciso con la presentazione dell’omonimo libro e la sua web documentary. La grande sala Comunale di Wolfsburg gremita di pubblico. Presenti anche molte persone venute espressamente da paesi e località diverse.
La manifestazione è stata preceduta da un incontro formale nella sala consiliare, dove il Sindaco “Oberbürgermeister” Klaus Mohrs assieme alla giunta comunale e l’ambasciatore italiano in Germania, Luigi Mattiolo, al cospetto delle rappresentanze istituzionali, tra le quali: il direttore generale Luigi Vignali; il Console di Hannover, Giorgio Taborri; la consigliere d’Ambasciata, Susanna Schlein; l’agente consolare di Wolfsburg, Barbara Tarullo; il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone; il consigliere Cgie, Paolo Brullo; il presidente del Com.It.Es. Luigi Cavallo, hanno espressamente riconosciuto l’apporto dei nostri connazionali allo sviluppo esemplare di Wolfsburg e della Germania.
Il Sindaco Klaus Mohrs ha aperto la mostra, allestita in collaborazione con il locale Com.It.Es, l’Agenzia Consolare d’Italia Wolfsburg e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata d’Italia Berlino e la città di Wolfsburg, ringraziando le istituzioni italiane che hanno scelto Wolfsburg per presentare questo progetto itinerante che sarà presentato in undici città tedesche.
Nelle parole del sindaco sono emersi in maniera inequivocabile i meriti e l’apprezzamento del lavoro dei cittadini italiani operosamente attivi alla nascita concreta, mattone per mattone, di questa città. Loro sono stati tra gli artefici, un vero motore di crescita economica e culturale del progresso di questa città. In mezzo secolo da “Gastarbeiter” sono diventati cittadini wolfsburghesi, contribuendo a dare vita e sostanza ad una composita comunità, che conta oltre cento rappresentanze e dove si materializza con rispetto reciproco quello spirito e quel sentimento europeo al quale si ispirarono i padri costituenti Questo modello vincente di interazione che configura questa comunità composita è il risultato di tante storie di persone, dei loro sentimenti, di lotte comuni per migliorare le proprie condizioni di vita, riprodotte nella rappresentazione urbana di una città che in breve tempo è diventata protagonista a livello mondiale. Wolfsburg è narrata e trova un suo spazio nella pubblicazione curata da “National geographics Italia”, nelle foto che compongono la mostra e nella web documentary. A detta del sindaco Mohrs la città di Wolfsburg si sente onorata della presenza italiana. In tutte le sue espressioni sia associative che istituzionali: l’Agenzia d’Italia, l’ufficio culturale, il Com.It.Es. e il Centro italiano ubicati in Piazza Italia sono vetrine dell’aspetto urbano, civile e istituzionale.
All’intervento del sindaco è seguito il ringraziamento dell’Ambasciatore Luigi Mattiolo, che oltre a ringraziarlo per il sostegno e per l’ospitalità a questo evento, ha sottolineato la riconoscenza del nostro Paese verso la città e le istituzioni di Wolfsburg, e da qui la scelta voluta e oculata di inaugurare la mostra in questa città.
“E’ il regalo che il nostro paese - ha sottolineato l’Ambasciatore - ha sentito di fare al continuo processo integrativo nel quale la presenza italiana assurge al ruolo pioneristico, tracciando modelli di convivenza da imitare e da promuovere ovunque, in particolare in un epoca caratterizzata dal fenomeno della mobilità diffusa. Le storie delle famiglie dei nostri connazionali, che hanno costruito Wolfsburg e che hanno trovato lavoro presso la Volkswagen, vengono vissute in positivo, tant’è che hanno scelto di realizzare qui il loro futuro dando prova di inserirsi progressivamente in tutti i settori, creando e diffondendo l’italianità tanta amata dai tedeschi”.
Molto applaudito è stato anche l’intervento dell’ispiratore del progetto, il direttore generale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale responsabile per gli affari italiani nel mondo, Luigi Maria Vignali, il quale ha ripreso le qualificanti e sincere parole del sindaco della città di Wolfsburg, Klaus Mohrs, gemellata con la provincia di Pesaro – Urbino e con il comune di Popoli, apprezzandone la sottolineatura di sentirsi in dovere di dare all’Italia una parte del proprio benessere, come è successo in occasione dell’ultimo terremoto che ha colpito l’Abruzzo, contribuendo materialmente alla costruzione di una scuola nel Comune di Popoli, in provincia di Pescara.
Questi esempi di solidale collaborazione tra la Germania e l’Italia sono segnali forti che rafforzano il sentimento di convivenza pacifica e la creazione di quell’Europa dei cittadini tanto sognata da Altiero Spinelli. Nella pratica quotidiana l’amicizia tra i due paesi viene continuamente rafforzata anche dalle gesta dei Presidenti della Repubblica italiana e quella federale tedesca. Ultimo di questi episodi, l’incontro tra i Presidenti Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier lo scorso 25 agosto a Fivizzano in occasione del 75° anniversario degli eccidi di Vinca, San Terenzo Monti Mommio, Tenerano.
Il progetto “italiani di Germania” è parte integrante di una proposta culturale e storiografica composita che contempla la narrazione di storie vissute dai nostri connazionali emigrati nel Regno Unito, in Belgio e nei paesi dell’Est, fortemente voluto dal direttore Luigi Vignali, che ha voluto rappresentarle per farle conoscere ai più, renderle vive per creare opinione e recuperare l’apporto storiografico di un tratto caratterizzante della storia del nostro paese, affinché non rimangono dimenticate negli archivi della storia, ma renderle presenti, visibili per diventare esempi positivi. Si sono succeduti alla tribuna anche i rappresentanti della comunità: il presidente del Com.It.Es. Luigi Cavallo e il Consigliere del Consiglio generale degli italiani all’estero Paolo Brullo, che hanno contribuito attivamente assieme con le autorità tedesche e italiane alla realizzazione dell’eccellente evento di Wolfsburg. Entrambi hanno narrato episodi e aneddoti della presenza italiana a Wolfsburg, ne hanno tessuto le lodi ed hanno ricordato i sacrifici di operai, professionisti e accademici, del susseguirsi di un’evoluzione sociale e culturale che oggi si vive passeggiando per piazza Italia, nei quartieri, nelle vie e nei luoghi dove l’italianità si amalgama indistintamente con colori e costumi tedeschi. Entrambi hanno ringraziato il Segretario del Cgie, Michele Schiavone, presente all’incontro, che li ha sostenuti in questa loro parte del progetto.
Gli autori della mostra, Riccardo Venturi e Lorenzo Colantoni, hanno ripercorso il lavoro minuzioso espresso nelle fotografie e registrato nei documenti audiovisivi, ricordando aspetti ed episodi delle tante persone di diversa età e di diversa provenienza, che hanno incontrato nel recupero dell’ampia documentazione. Si tratta di personaggi unici e rappresentativi di storie vere, storie di vita, storie di lavoro documentate attraverso gli scatti e i fotogrammi, in bianco e nero e a coloro, riprodotti in maniera tale da renderli parlanti.
L’evento ha avuto delle pause musicali sulle note del maestro Nicola Piovani ed è terminato con un rinfresco offerto dal Comune di Wolfsburg, che ha permesso ai partecipanti di commentare e scambiarsi opinioni su una delle tante storie e diverse generazioni di cittadini, che hanno oramai nel loro orizzonte l’idea di una comunità sovranazionale qual'è quella europea." (13/09/2019-ITL/ITNET)
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