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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - LEGGE ELETTORALE - ON.LI CECCANTI / PARRINI (PD) : ELEZIONI CANADESI SMENTISCONO TESI CALDEROLI SUL SISTEMA ELETTORALE

(2019-10-22)

  "A prescindere dalla questione dell’ammissibilità, la soluzione proposta per via referendaria da Calderoli, ossia un sistema tutto fondato su collegi uninominali maggioritari, non è affatto coerente con la finalità che Calderoli enuncia, ossia la formazione di una chiara maggioranza in sede elettorale." Lo affermano i parlamentari del PD, l'on.Stefano  Ceccanti, costituzionalista, e Dario  Parrini rispettivamente capo gruppo Commissione Affari Costituzionali il primo alla Camera ed il secondo al Senato

E ciò perchè "lo si vede dalle elezioni canadesi di oggi, dove si sono verificati due dei tre possibili difetti di quel sistema, se si vuole assumere quella come finalità più importante.

Il primo difetto è che il vincitore in voti può non essere il vincitore in seggi perché può avere un elettorato molto concentrato che gli fa vincere alcuni seggi con molti voti di margine, ma che gliene fa perdere molti per pochi voti rispetto a un avversario che li abbia meglio distribuiti. In voti ha vinto il Partito Conservatore con uno scarto di circa duecentomila suffragi, pari ad un vantaggio dell’1,3%. In seggi ha invece vinto il Partito Liberale, 157 a 121.

Il secondo difetto è che, se si inserisce questo sistema in presenza di una frammentazione del sistema dei partiti con aree del Paese in cui i partiti dominanti sono più di due, non si produce affatto una maggioranza in seggi: infatti i 157 dei Liberali sono inferiori di 13 alla maggioranza di 170 sui 338 complessivi.

In astratto i sistemi a base integralmente uninominale maggioritaria possono anche produrre un terzo difetto, in questo caso assente: a seconda di come si combinano i risultati vi può essere anche un super-vincitore in seggi anche un numero basso di voti.

Questi difetti, peraltro, non sono per niente superati neanche da un sistema a doppio turno di collegio che li ripropone in modo pressoché identico.

Si possono scegliere finalità diverse, è una scelta politica, ma ogni scelta impone poi che gli strumenti siano coerenti col fine.

Nel caso in cui si decida di volere un sistema che costruisca una maggioranza in sede elettorale a favore di chi abbia ottenuto più voti e senza che la vittoria in seggi sia eccessiva bisogna abbandonare i collegi uninominali e puntare su un premio di maggioranza." concludono i due parlamentari .(22/10/2019-ITL/ITNET)

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