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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - SPAGNA - ITAL UIL SPAGNA RICORDA AI PENSIONATI ITALIANI IN SPAGNA PRESENTAZIONE RED ESTERO A SEGUITO SOLLECITO INPS

(2020-11-05)

  Elettra Cappon – responsabile del patronato Ital Spagna informa in questi giorni  i pensionati italiani in Spagna sull'arrivo dei messaggi  che l’INPS sta provvedendo a inviare di sollecito a tutti coloro che non hanno presentato il Red/Est per l’anno in corso.

La rappresentante del Patronato ricorda che l’invio telematico del Red/Est é obbligatorio tra coloro che possiedono pensioni ai superstiti, assegni di invaliditá o pensioni di vecchiaia di importo basso, con la finalitá di stabilire l’importo della pensione percepita o il diritto a prestazioni a sostegno del reddito.

Chi fosse coinvolto nella Campagna Red/Est e non presentasse la dichiarazione potrebbe subire decurtazioni nell’importo percepito.
Il Patronato é autorizzato all’invio telematico della comunicazione reddituale, in cui risulta fondamentale conoscere l’eventuale possesso di altre pensioni, redditi da beni immobili o da capitali.
L’invio del Red/Est da parte del Patronato  permetterá anche di controllare l’intera posizione del pensionato nel portale Inps, come ad esempio indirizzo e stato civile, ed essere cosí sicuri che arrivino regolarmente i certificati di esistenza in vita da parte della CITI o eventuali comunicazioni da parte dell’Inps.

L'ITAL invita pertanto  i pensionati a rivolgersi direttamente ai patronati per ulteriori informazioni e per inviare scansionato il red/est cartaceo, per procedere al caricamento telematico.
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" L’INPS è tenuta, per obbligo di legge, alla verifica annuale delle situazioni reddituali dei pensionati incidenti sul diritto o sulla misura delle prestazioni pensionistiche, inclusi i redditi rilevanti prodotti all’estero (articolo 13, legge 30 dicembre 1991, n. 412). Lo ricorda la responsabile ITAL UIL in PSagna Elettra Cappon a seguito delle lettere di sollecitazioni dell'INPS.

Accertamenti reddituali

I redditi prodotti all’estero sono accertati dalle certificazioni rilasciate dalle autorità estere competenti (articolo 49, legge 289/2002). Tali redditi, utili per l’accertamento dei requisiti reddituali per l’accesso alle pensioni, sono valutati dall’ente erogatore sulla base delle disposizioni nazionali.

I redditi vanno dichiarati secondo le seguenti tipologie:

    redditi previdenziali italiani ed esteri;
    redditi da lavoro;
    redditi immobiliari (esclusa la prima casa di abitazione);
    redditi di capitali e di partecipazione;
    redditi di arretrati degli anni precedenti;
    rendite vitalizie o a tempo determinato;
    redditi a carattere assistenziale.

Il decreto ministeriale del 12 maggio 2003 di attuazione dell’art. 49, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 117 del 22 maggio 2003, indica in quali casi l’accertamento reddituale va effettuato con le certificazioni rilasciate dagli organismi esteri o con autocertificazione.

I redditi derivanti dalla percezione di prestazioni previdenziali e assistenziali devono essere certificati dagli Organismi che erogano le prestazioni nei singoli Paesi esteri.

Le autocertificazioni previste espressamente dalla norma debbono essere rese all’Autorità consolare italiana o a uno degli enti di patronato autorizzati. Al riguardo, il Consolato o l’ente di patronato annotano sull’autocertificazione l’avvenuto accertamento dell’identità personale del dichiarante e la presentazione delle citate certificazioni.

A titolo esemplificativo si riportano le seguenti possibili tipologie di certificazione degli enti previdenziali e/o assistenziali esteri, da ritenersi valide ai fini dell’accertamento in questione:

    certificazione già in possesso del pensionato, assimilabile ai modelli Obis/M e Certificazione Unica;
    certificazione, rilasciata a richiesta dell’interessato, dalla quale risulti la titolarità della prestazione e il relativo importo;
    ricevuta o avviso di pagamento, solo nel caso in cui sia evidenziato l’Organismo ordinante e si possa desumere l’importo complessivo annuo della pensione.

L’INPS effettua controlli a campione per verificare la regolarità delle autocertificazioni secondo quanto previsto dalle disposizioni normative vigenti in materia. I pensionati possono rivolgersi agli enti di patronato per la compilazione dei modelli e il loro invio online all’INPS.

In alternativa, i pensionati possono spedire i modelli compilati e sottoscritti alla sede INPS che ha in carico la pensione, con allegata la documentazione richiesta e la fotocopia di un documento di identità valido.

La campagna RED/EST

Tenuto conto di quanto disposto dagli articoli di legge che impongono all’INPS di procedere alla verifica delle situazioni reddituali dei pensionati, incidenti sulle prestazioni pensionistiche, ogni anno viene disposto l’accertamento dei redditi – relativi all’anno precedente – dei pensionati residenti all’estero.

Il modello RED/EST prevede quattro sezioni:

    la prima indica come compilare il modulo;
    la seconda raccoglie i dati del titolare della pensione, del coniuge e dei familiari;
    la terza include la dichiarazione di responsabilità e l’informativa sul trattamento dei dati personali;
    la quarta consente la delega al patronato.

Si può rinunciare a dichiarare i redditi, con conseguente cessazione della prestazione.

I pensionati devono autocertificare la propria cittadinanza italiana. L’INPS verificherà il requisito con tutti i mezzi idonei (documento di identità italiano, presenza del nominativo negli archivi o del Ministero degli Affari Esteri, comunicazioni e/o certificazioni delle competenti autorità consolari, ecc.).

Il modello spedito ai pensionati è precompilato con le informazioni delle pensioni presenti nel Casellario dei pensionati.

Il pensionato deve utilizzare le righe in bianco per comunicare ulteriori pensioni estere di cui è titolare.

In particolare, l’interessato deve indicare l’importo di:

    ogni pensione percepita nell’anno di riferimento, al netto di arretrati corrisposti nell’anno, ma di competenza degli anni precedenti;
    trattamenti di famiglia;
    eventuali contributi previdenziali.

Il pensionato deve indicare per quanti mesi ha percepito la pensione. Gli importi vanno indicati nella valuta del Paese che eroga il trattamento.

Le attività degli enti di patronato

Alla consegna dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, gli enti di patronato devono:

    accertare l’identità del dichiarante;
    ricevere i modelli RED/EST compilati e firmati;
    verificare che la documentazione sia conforme ai dati indicati nei modelli;
    acquisire i dati attraverso il sito web dell’INPS. (05/11/2020-ITL/ITNET)

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