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ITALIANI ALL'ESTERO - ASSEMBLEA CONFERENZA STATO/REGIONI/CGIE: MANGIONE (V.SEG.CGIE): LEGGE ISTITUTIVA CGIE NON RISPONDE ATTUALE REALTA' MIGRATORIA." NULLI(PRES.VI COMM.): "LE NUOVE MIGRAZIONI MACROTEMA CONFERENZA"
PROF.GALDI: DA COMUNITA' ALL'ESTERO RIPENSAMENTOSU RAPPRESENTANZA
(2020-12-14)
Intervenendo alla presentazione della IV Assemblea Plenaria della Conferenza Stato/Regioni, Province Autonome e CGIE, il Presidente della VI Commissione tematica del CGIE, Conferenza Permanente Stato, Regioni, Province Autonome, Cgie, ha espresso soddisfazione per la celebrazione, dopo 11 anni di assenza, di questa importante conferenza, il cui "macrotema" saranno le nuove emigrazioni. Una "grande diaspora di giovani e meno giovani dal territorio nazionale” ha affermato Nulli invitando le parti ad acquisire una visione d’insieme, un quadro chiaro per decidere misure che garantiscano la liberta’ di movimento "responsabile", accompagnamento alla partenza e all’arrivo, supporto delle istituzioni all’estero per favorirne l’integrazione, mantenimento della lingua italiana ma anche possibilita’ di ritorno per coloro che decidono di rientrare in Italia.
Nel corso del suo intervento Nulli, ha suggerito di abolire l'IMU per le prime case degli italiani all’estero, di garantire una copertura sanitaria per tutti i migranti in caso di permanenza entro i 90 giorni nelle regioni di provenienza, e di coinvolgere il CGIE nelle politiche di cooperazione e sviluppo attuate dal MAECI.
Secondo Nulli, è auspicabile, come suggerito da Schlein la creazione di una piattaforma destinata a tutti gli italiani all’estero per creare un punto di interscambio; l'emissione di bandi per la formazione professionale di cittadini che rientrino dall’estero; e l'attivazione di un tavolo paritetico per il riconoscimento dei titoli accademici; il sostegno economico regionale alla rete associative . Fondamentale per Nulli è, senza alcun dubbio, il carattere permanente della Conferenza e la Cabina di regia attraverso la quale avere una interlocuzione costante con il legislatore.
Nel corso del suo intervento dedicato al documento sull'internazionalizzazione, Silvana Mangione, Vice Segretario per i Paesi extra europei di lingua anglofona, ha fatto presente come la legge istitutiva del CGIE faccia riferimento ad un contesto migratorio ormai superato dalla realtà odierna, che necessita, pertanto, di una sostanziale riforma piu' aderente all'attuale realtà migratoria ed al concetto di internazionalizzazione. Un concetto ben rappresentato dal logo scelto per la Conferenza : tre cerchi, i tre continenti dove vivono in maggioranza gli italiani all'estero, che si sovrappongono , rappresentando la forza centrifuga che si allontana dall'Italia e la forza centripeta che offre l'opportunità di un rientro nel Paese di origine.
Mangione si è soffermata, quindi, sulla necessità di potenziare la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Una lingua che appartiene ad oltre 6 milioni di italiani residenti all'estero ed a oltre 150 milioni di Italici. Dunque, “un veicolo fondamentale per mantenere un filo diretto con l’Italia da parte degli italiani all'estero, ma anche uno strumento per l' italianizzazione dei gusti nei paesi in cui gli italiani all'estero risiedono, per una piu’ intensa promozione del Made e del Buy Italy” . Di qui l'auspicio di una comunicazione sempre piu' diffusa e chiara per evitare incomprensioni e stereotipi e per una efficace informazione. “E a questo fine - ha fatto presente - che e’ necessario il sostegno tecnico e finanziario degli organi di informazione per gli italiani all’estero con la revisione di alcune decisioni che sono state prese recentemente a seguito della cancellazione dalla Commissione presso la Presidenza del Consiglio, che in passato affiancava l'esecutivo nell'erogazione dei fondi destinati alla stampa italiana all'estero.
"Plauso dell'esponente del CGIE sul "decreto rilancio". Per Mangione esso offre un maggiore rilievo alle professionalita’ degli italiani all’estero. Utile sarebbe poi, definire da parte del CGIE protocolli d’intesa con le Camere Commercio, Ice e Istituti di Cultura sulla falsa riga dell’accordo stretto tra Enit e CGIE non solo in materia di turismo delle radici ma anche in relazione ad altri segmenti ed apporti che gli italiani all’estero possono dare alla proiezione dell'Italia all’estero. Infine, la richiesta di una rapida applicazione del Decreto Semplificazione finalizzato ad una piena digitalizzazione dei servizi dei Consolati per gli italiani all’estero.
Dal Vincenzo Mancuso, Vicepresidente della VI Commissione Cgie, l'invito "a non recidere mai le radici che ci tengono uniti". Ed è su questa base di fondo che si è espresso sui concetti di mobilità, vecchia e nuova, e sull’internazionalizzazione, ma anche sui diritti civili, ribadendo elementi espressi dai colleghi. Altresì, particolare la riflessione sulla cittadinanza collegata alle diverse epoche migratorie. “Chi non è emigrato recentemente ha dovuto fare delle scelte sulla cittadinanza, mentre le nuove generazioni possono averne più di una”.
Tra gli intervenuti il Prof. Marco Galdi, Docente di Diritto all'Universita’ di Salerno consulente del CGIE per gli aspetti costituzionali, il quale, illustrando il documento su diritti e rappresentanza, al centro di un ulteriore esame alla luce del dibattito in corso nell'ambito dell'incontro preparatorio della Conferenza del 3 febbraio 2021, ha puntualizzato: Il documento parte da due punti: la pandemia ha determinato un cambiamento di sistema che condizionera’ il modo di operare degli italiani all’estero e delle istituzioni che si rapportano con questa realtà. Il secondo punto riguarda, invece, la riforma costituzionale che ha ridotto sensibilmente la rappresentanza degli italiani all’estero” ma che diversamente da quanto tutti si attendevano è stata , sostanzialmente, supportata anche dagli italiani all'estero. Questo il punto sul quale occorre soffermarsi: la manifesta necessità di un "ripensamento" complessivo delle istituzioni rappresentative degli italiani all'estero. Per Galdi sarà la Bicamerale il luogo ideale per una riflessione approfondita che conduca ad elementi di riforma delle istituzioni rappresentative degli italiani all'estero.
Altro tema controverso: il voto elettronico, per il quale sembra prendere sempre piu' forma l'ipotesi di una sperimentazione nelle prossime elezioni per il rinnovo dei Comites. Comites dei quali la pandemia ha dimostrato essere di fondamentale importanza a supporto delle istituzioni dello Stato Italiano. Una conquista irrinunciabile che va sostenuta e potenziata finanziariamente e sul fronte della digitalizzazione dei servizi consolari.
Infine, Galdi ha parlato di una “identità locale” che gli italiani portano con sé all'estero e che ci si deve auspicare si possa mantenere attraverso i giovani expat, per “recuperare l'investimento fatto” nella loro formazione, e per valorizzarli come “Ambasciatori del made in Italy”. (14/12/2020-ITL/ITNET)
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