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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SVIZZERA - EVENTO AD ASCONA: "LA VERITA' DI MICHELANGELO PISTOLETTO.DALLO SPECHIO AL TERZO PARADISO" NE PARLA IN ANTEPRIMA CON ITALIANNETWORK IL CO-CURATORE ALBERTO FIZ
(2021-05-24)
Si stenta a crederlo ma in Svizzera, sinora, non si era mai tenuta una personale in uno spazio pubblico su Michelangelo Pistoletto, uno tra i maggiori protagonisti della scena artistica internazionale. Eppure un suo lavoro, Rebirth, si trova proprio davanti al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. Un’opera permanente donata da Pistoletto per il 70° anniversario di questa istituzione. A questa lacuna hanno posto ora rimedio Mara Folini, Direttrice del Museo Comunale di Arte Moderna di Ascona, e Alberto Fiz che hanno curato l'importante evento espositivo dal titolo "La Verita’ di Michelangelo Pistoletto. Dallo Specchio al Terzo Paradiso" in programma dal 30 maggio al 26 settembre 2021.
“E’ una monografica, voluta da Mara Folini, molto ampia e documentata che ripercorre tutto il suo iter artistico, originale e dirompente, dove sin dagli anni Sessanta l’arte è al centro di una trasformazione che coinvolge l’intera società. E' un progetto a cui lo stesso Pistoletto ha aderito con grande entusiasmo realizzando per l’occasione due opere site specific,” afferma in un'intervista in anteprima ad Italian Network Alberto Fiz.
La mostra va dai suoi primi lavori del 1958 sino a quelli del 2021 e permette di apprezzare le diverse tematiche della ricerca di Pistoletto da cui emerge la grande coerenza che contraddistingue la sua produzione.
"Tutto ha come punto di partenza il Quadro specchiante che rappresenta fondamentalmente la possibilita’ di un’arte relazionale, influenzata dalla nostra presenza e dalla nostra partecipazione" prosegue Fiz. "Un tema, quello dell’arte relazionale, anticipato da Pistoletto e destinato a divenire una delle grandi tematiche del XXI secolo. Lo specchio non guarda in un’unica direzione ma ci costringe a prendere coscienza dello spazio e del tempo che si estendono dietro di noi riconsiderando il passato e il presente come parti integranti di una prospettiva futura." " Le componenti del Quadro specchiante - aggiunge FiZ - rientrano in tutta la tipologia dei lavori di Pistoletto, le sue opere infatti propongono una progressiva estensione del pensiero e del comportamento che si riflette anche nelle sue azioni collettive degli anni Sessanta: l’allargamento del quadro al pubblico diventa occasione di uno spazio piu’ ampio che rappresenta la societa’, il mondo,” spiega il curatore. "Il tempo, che nelle avanguardie storiche come il Futurismo, era simulato, ora diviene realtà. Noi siamo all’interno del Quadro specchiante e quindi ogni istante e’ diverso e ha uno sviluppo differente e imprevedibile,” aggiunge Alberto Fiz.
Allestita tematicamente, la mostra allinea piu’ di quaranta opere tra cui dipinti, Quadri specchianti, installazioni, video e rare immagini d’archivio. Il percorso si apre con le sue prime creazioni della fine degli anni Cinquanta che conducono alla rivoluzione dei Quadri specchianti iniziata nel 1962 ben rappresentata in mostra e prosegue con i lavori legati al concetto di Arte Povera come la Venere degli Stracci. Attraverso una serie di documenti e fotografie, sono poi analizzate in modo molto esauriente le esperienze performative dello Zoo, la compagnia creata da Pistoletto nel 1968, e l’apertura del suo studio: azioni collettive che riflettono la parte piu' sociale del maestro. A seguire altri lavori significativi come il Segno Arte, Love Difference, il Tempo del Giudizio e le immagini del Terzo Paradiso. Quest'ultimo riconfigura il segno matematico dell'infinito con al centro un terzo cerchio. Ognuno di questi fa riferimento a tre diversi momenti della storia dell’umanità: il primo cerchio rappresenta quello delle origini, il momento in cui l’uomo era totalmente integrato nella Natura; il secondo simboleggia il progresso tecnologico raggiunto grazie all’intelligenza umana; il terzo, al centro, indica il superamento dell’attuale conflitto tra natura e artificio ed auspica la nascita di un nuovo modello di società piu’ democratica ed ecosostenibile. Secondo l’arista, e’ indispensabile, infatti, trovare un equilibrio e un nuovo rapporto tra l'intelligenza umana e la natura, passando da una creatività distruttiva ad una creatività responsabile e difendendoci dai problemi che il progresso ha creato.
“Lungo il percorso della mostra, accanto alle opere storiche, ormai diventate iconiche, il visitatore può percorrere una serie d’installazioni emblematiche come "Love Difference" realizzata nel 2003: un tavolo la cui forma riproduce il bacino del Mediterraneo circondato da sedie di forme diverse, provenienti dai paesi che si affacciano su questo mare. E’ un’ opera transdisciplinare, interconnessa che anticipa il problema esplosivo dei migranti che si porra’ drammaticamente negli anni successivi,” sottolinea il curatore. “Voglio menzionare inoltre un altro lavoro estremamente interessante ed attuale che si riallaccia al tema dell’informazione, delle fake news e della post verità: si tratta della "Sfera di Giornali", un'opera del 1966 che ogni volta si relaziona al contesto. E’ una grande sfera ricoperta da giornali, in questo caso verrà ricoperta con quelli del Canton Ticino, messa in movimento dalle persone. Ad Ascona uscirà dalla sala del museo in cui è inserita per entrare, per un giorno, nel borgo: e’ in programma infatti alla presenza di Michelangelo Pistoletto una performance per le vie di Ascona destinata a coinvolgere gli abitanti,” prosegue Alberto Fiz. “C’è, infine, il Tempo del Giudizio, un’opera del 2009 che rappresenta il momento in cui non sono piu’ le religioni a giudicare l’uomo ma sono le religioni che devono riflettere su loro stesse. In questo lavoro Pistoletto rappresenta le quattro principali religioni ovvero il Cristianesimo, il Buddismo, l’Islamismo e l’Ebraismo ponendole in autoanalisi davanti allo specchio,” continua il curatore.
Completano il percorso le due opere appositamente create per questa mostra dal maestro: un Terzo Paradiso, realizzato con 90 alberi, nel parco del Castello di San Materno ad Ascona e un altro Terzo Paradiso, realizzato con grandi sassi levigati dal tempo, donato da Pistoletto a Monte Verita’. "Questa donazione assume una valenza simbolica particolarmente rilevante per la storia di questo luogo così"; emblematico dove gia’ all’inizio del secolo scorso artisti e intellettuali si sono fatti promotori di un nuovo percorso di riavvicinamento dell’uomo con la natura in base a quel principio rigenerativo che caratterizza il Terzo Paradiso,” precisa Alberto Fiz. “In questo caso Pistoletto, come dice lui stesso, ha voluto lasciare un simbolo di Verità a Monte Verità” conclude il curatore.
La mostra è accompagnata da un catalogo bi-lingue (italiano-inglese), Edizioni Casagrande di Bellinzona, con testi di Mara Folini, Alberto Fiz, Paolo Naldini, Michelangelo Pistoletto e un’intervista all’artista Hans Ulrich Obrist.
In occasione della mostra, realizzata in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, sono in programma una serie di eventi collaterali tra cui: il balletto "Autour du Corps. Omaggio Bauhaus’ della Compagnia di danza di Tiziana Arnaboldi al Parco del Castello di San Materno, 11 giugno; il concerto Imàgo Duo nel Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto al Parco del Castello di San Materno, 30 giugno; la conferenza di Michelangelo Pistoletto e Hans Ulrich Obrist, con Alberto Fiz e Mara Folini presso l’Auditorium di Monte Verita’, 9 luglio; la performance Scultura da Passeggio, alla presenza di Michelangelo Pistolettto, nel centro di Ascona, 10 luglio; il balletto "Un eroe attraversa il mondo" della Compagnia Teatro Daruma all’Auditorium di Monte Verita’, 23 luglio.
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Nato a Biella nel 1933, Michelangelo Pistoletto espone la sua prima produzione pittorica nel 1955 caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 realizza i primi Quadri Specchianti con i quali raggiunge riconoscimento e successo internazionali. Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. A partire dal 1967 realizza azioni che mettono in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione.
Nel corso degli anni Novanta crea a Biella la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e l’Università delle Idee mettendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale per ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia e, sempre nello stesso anno, nasce il Terzo Paradiso. Nel 2017 viene pubblicato il suo testo "Ominiteismo e Demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società" Tra il 2018 e il 2021 si intensifica l’attività, anche a livello internazionale, del Terzo Paradiso. (24/05/2021-Letizia Guadagno- ITL/ITNET)
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