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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - WELFARE DEL FUTURO - PRES. INPS TRIDICO: SE NON AVESSIMO L'ATTUALE GRADO DI AUTOMATIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE NON AVREMMO POTUTO PAGARE 57 MILIONI DI PRESTAZIONI MENSILI"
(2021-06-24)
Come si applica la rivoluzione digitale ai servizi che declinano il Welfare del Futuro ? questo il fil rouge dell'iniziativa promossa dal Patronato INCA CGIL nell'ambito dell'edizione 2021 delle Giornate del Lavoro della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Un incontro che ha chiuso la manifestazione, alla quale hanno preso parte oltre al Presidente del Patronato INCA CGIL; Michele Pagliaro, i Presidenti dell'INPS e dell'INAIL, rispettivamente Pasquale Tridico e Franco Bettoni ed il Presidente della Commissione per il controllo delle sulle attività degli Enti previdenziali.
"Accoglie di buon grado il Presidente dell'INPS, Pasquale Tridico, le parole del Presidente pro tempore del Raggruppamento del CEPA (ACLI, INAS CISL, INCA CGIL E ITAL UIL), oltre che Presidente del Patronato INCA. Michele Pagliaro, sulle difficoltà di un percorso digitale attraverso i servizi dell'INPS talvolta punteggiato da ostacoli, nonostante l'impegno alla collaborazione con gli enti. "non si tratta di 'frecciate', risponde al moderatore della Tavola Rotonda, il giornalista di Collettiva, il giornale on line della CGIL, Giorgio Sbordoni, "ma di sfide al miglioramento" perchè "inevitabilmente i problemi legati alla digitalizzazione esistono" ammette Tridico, che spiega "I nostri utenti sono proncipalmente pensionati, disoccupati, poveri e poi c'è una fascia importante della cosiddetta classe media, che accede ai servizi per la famiglia. Però molti fra i nostri utenti - probabilmente la maggioranza - soffrono il digital divide a causa dell'età avanzata e della bassa scolarità che si lega alla povertà. Quindi siamo consci che rappresenta una sfida incrementare il processo tecnologico, l'innovazione, la digitalizzazione di tutto il sistema Italia, , che viene richiesta dal Paese alla luce non solo del PNRR . Dall'altra c'è la sifda di non lasciare indietro persone che sono i nostri principali utenti. Sappiamo che in questa sfida il partner principale è il Patronato che con la diffusa capillarità sul territorio cerca di prendersi cura di quelle fragilità."
Per il Presidente dell'INPS c'è, pertanto, una particolare sensibilità al rapporto strategico con i patronati. "Nel 2019 - sottolinea - affidammo ai patronati, in modo inedito, l'intermediazione del reddito di cittadinanza - una misura assistenziale e non previdenziale. Ovviamente, non sarebbe andata ai Patronati se non fosse stata su espressa previsione normativa e con un corrispondente impiego di risorse. All'epoca, parlo della primavera del 2019, facemmo un patto con il coinvolgimento nella misura dei Patronati oltre che dei CAAF e subito dopo , appena possibile, si pensò all'incremeno del Fondo. Così come avvenne nel 2020, anche su nostra espressa richiesta, perchè - ribadisce - i piu' vicini alleati dei Patronati li si trova proprio nell'INPS, nel dialogo con il Ministero del lavoro. Conosciamo l'imponente intermediazione che hanno fornito. Io, personalmente, e tutto l'Istituto insistemmo molto per rivedere i punteggi ed anche alcuni aspetti normativi che interessavano i Patronati. Ci facemmo promotori di questi aspetti e li supportammo adeguatamente.
Dopodichè, prosegue il Presidente dell'INPS, abbiamo dato vita e non possiamo che fare altrimenti ad un grosso piano di innovazione tecnologica e digitale . Lo abbiamo fatto il 17 febbraio 2020- qualche giorno prima di entrare nel tunnel della pandemia da covid -19 - agli Stati generali dell'innovazione tecnologica, presenti numerosi stakeholder e tanti esperti a supportare il nostro piano di digitalizzazione. Quel piano che oggi sta dando dei risultati straordinari dal punto di vista della produttività ed efficienza dell'Istituto." "Rispetto alle fragilità che rimangono indietro il modello - riprende il discorso - rimane sempre quello del partenariato con i patronati nel miglioramento della qualità dei servizi.In questi giorni stiamo lavorando al miglioramento della "carta dei servizi" - che verrà pubblicata prima della pausa agostana- proprio nella ottica di non lasciare indietro chi, inevitabilmente, a causa dell'innovazione tecnologica, vedono il loro divario allargarsi."
Il progetto della cittadinanza digitale è, in buona sostanza, inarrestabile, inevitabile ?
Il Presidente Tridico si inserisce perfettamente nel processo innovativo, senza il quale non si sarebbe potuto gestire l'emergenza attraverso "i nostri strumenti di innovazione tecnologica". E ricorda "Li abbiamo fatti lanciare dal CIV, ma il processo è stato rallentato dall'emergenza che subito dopo abbiamo dovuto affrontare: 20 Bonus completamente inediti rispetto alle categorie di bonus e di welfare già esistenti . E' , dunque, un progetto inevitabile ! Importante, che aumenterà la qualità e la produttività dei servizi del settore privato. Ne sono sicuro" afferma Tridico, facendo presente che, sia nel pubblico che nel privato, i guadagni di produttività derivano dallo sforzo che si fa in innovazione tecnologica e quindi nella digitalizzazione del contesto attuale"
Per il Presidente dell'INPS "Abbiamo, d'altra parte, vissuto quattro grandi rivoluzioni industriali: la prima che iniziò nel Nord Europa, in Inghilterra , e che lasciò a bocca asciutta i Paesi del SUD Europa. La seconda, quella che tocco' anche il nostro Paese dall'inizio del Novecento e poi soprattutto dopo la seconda guerra mondiale che interessò molto i Paesi come l'Italia. Anzi, l'Italia soprattutto - e sappiamo quanto bene ha portato all'Italia in termini di incremento di redditi e di benessere economico." Prosegue l'esponente dell'INPS "La terza rivoluzione, chiamata informatica, ha interessato di nuovo il nostro Paese ed è stata meno pregnante. Ha visto primeggiare nel mondo la Silicon Valley con sviluppi tecnologici importanti. Infine, la quarta, quella che noi chiamiamo digitalizzazione, è una fase importante per il nostro Paese, che verrà sfruttata molto . E l'Istituto - la più grande Amministrazione pubblica nel Paese - che ha un ruolo nell'avanzamento della digitalizzazione nell'intera PA:, vuole cogliere questa occasione. Questa amministrazione ci crede moltissimo nei vantaggi di competitività che deriveranno dalla innovazione tecnologica. Abbiamo 6 progetti approvati all'interno del PNRR, una spesa importante e vogliamo che i nostri servizi circolino attraverso nuove procedure, attraverso nuovi servizi che sono telematizzati.
Però, Pagliaro lo diceva, dobbiamo scegliere un punto di mediazione, non per tutti è possibile lavorare e chiedere servizi con smartphone e attraverso spid. Tra l'altro, ad ottobre abbracceremo definitivamente lo spid e lanceremo una grande campagna di comunicazione proprio a vantaggio di chi rimane, purtroppo, ai margini di questa fase di innovazione tecnologica." Ed il Presidente dell'INPS spiega: "noi eravamo proprietari di circa 27 milioni di PIN. Oggi il Paese può contare su oltre 30 milioni di SPID grazie anche al fatto che l'Istituto ha regalato allo Stato 27 milioni di PIN. Ma tutto questo viene spesso dimenticato. Non è molto noto, ma grazie ai due accordi che abbiamo fatto con il Ministero dell'Innovazione - con la precedente Ministra per l'Innovazione Tecnologica Pisano e con l'attuale Ministro per l'Innovazione Tecnologica Colao - oggi ha permesso di far fare all'Italia un salto importantissimo in termini di servizi digitali. Se non avessimo avuto questo grado di automatizzazione e digitalizzazione, di cui ci siamo dotati nel passato e che abbiamo fortemente accelerato, oggi non saremmo stati in grado di soddisfare 15 milioni di utenti che da marzo del 2020 ad oggi si sono affacciati ai nostri sportelli, ai servizi telematici ed ai Patronati per chiedere i nostri servizi sui Bonus per un totale di circa 45 miliardi di euro, Si badi bene si tratta di ulteriori servizi che si vanno a sommare a quelli che gia' serviamo attraverso i servizi per le pensioni, gli assegni familiari, reddito di cittadinanza, ecc...42 milioni di prestazioni mensili ordinarie pagate ogni mese ai quali abbiamo aggiunto 15 milioni di prestazioni pagate in questo periodo. In tutto 57 milioni di prestazioni mensili. La popolazione italiana è intorno ai 60 milioni di abitanti. Se escludiamo il pubblico impiego, che sono quei tre milioni che non hanno ricevuto bonus e sostegni, ci troviamo ad aver coperto quasi tutta la popolazione italiana. Ecco questi sono i numeri dell'Istituto e non avremmo potuto fare questi numeri senza un importante grado di automatizzazione ed un grosso investimento in innovazione tecnologica." conclude il Presidente dell'INPS .(24/06/2021-ITLITNET)
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