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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - EUROPA - XXIX EDIZ. ECOLE DES MAITRES DEDICATA AI DRAMMATURGHI - I° APPUNTAMENTO A VILLENEUVE LES AVIGNON

(2021-07-05)

L’Ecole des Maîtres - edizione 2020-2021 -  progetto di formazione teatrale avanzata ideato da Franco Quadri nel 1990 dedicato ai giovani attori già attivi come professionisti finalizzato al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messinscena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante. A causa dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid 19, i partner europei dell’Ecole des Maîtres hanno preso la decisione di annullare l’edizione 2020 del Corso che avrebbe dovuto coinvolgere attori professionisti under 35 di Belgio, Francia, Italia e Portogallo. Ma la direzione artistica dell’Ecole des Maîtres ha altresì deciso di promuovere nel 2020-2021 un’edizione speciale dedicata ai drammaturghi affidandosi a un maestro della scrittura teatrale, il drammaturgo italiano Davide Carnevali.

L'edizione speciale coinvolge 8 giovani drammaturghi dei Paesi partner nel corso del biennio, per cui ognuno degli 8 giovani drammaturghi ha lavorato  alla creazione di un proprio testo teatrale che si è sviluppato  nel corso dei confronti con il tutor e con il gruppo dei colleghi e che saranno poi presentati pubblicamente in forma di letture sceniche nei diversi paesi del partenariato dell’Ecole des Maîtres dopo essere state tradotte in italiano, francese e portoghese.

Il progetto che Davide Carnevali propone per questa edizione speciale dell’Ecole des Maîtres si intitola:

La parola e il corpo assente Laboratorio di drammaturgia in stato d’eccezione

“L’edizione di quest’anno - che verrà presentata a a partire dal 15-16-17 luglio 2021, a Villeneuve lez Avignon, nel corso del 48es Rencontre(s) d’été "La Chartreuse".  Nell'occasione si terrà anche il V° Forum des nouvelles écritures dramatiques européennes., con la partecipazione degli allievi del Théâtre national de Strasbourg et de l’université Paris Nanterre.

Parteciperanno al FORUM: Davide Carnevali (Italie), Simon Longman (Royaume-Uni), Kathrine Nedrejord (Norvège), Jens Raschke (Allemagne), Magdalena Schrefel (Autriche), Frank Siera (Pays-Bas), Vassili Sigarev (Russie), Helena Tornero (Catalogne).

il 12 settembre 2021, a Roma, Short Theatre, Teatro India

il 20-21 settembre 2021, a Caen, Comédie de Caen, Théâtre du 32 rue des Cordes

il 24-25 settembre 2021, a Reims, Comedie de Reims, Atelier de la Comédie

il 5-6-7-8 ottobre 2021, a Liegi, Théâtre de Liège, Salle de la Grande Main

il 23-24 ottobre 2021, Lisbona, Teatro Nacional D. Maria II (Salão Nobre Ageas, Sala do Rei)

il 23-24 ottobre 2021, Coimbra, Teatro Académico de Gil Vicente

"Questo non significa che distoglieremo l’attenzione dalla pratica scenica. Tutt’altro. Cercheremo di cogliere l’occasione per riflettere sul rapporto tra testo e scena, tra scrittura e vita, e lo faremo da un punto di vista differente: quello di chi, per la scena, spiega Davide Carnevali.
Un drammaturgo non scrive teatro, ma per il teatro. Una drammaturgia può cristallizzarsi in un meraviglioso documento di letteratura teatrale, ma non sarà teatro fino a che la parola non si farà corpo. Ammettere questa dipendenza del fatto linguistico dal fatto scenico non implica in alcun modo una rinuncia alla scrittura; obbliga piuttosto a ripensarla. Solo prendendo coscienza della propria insufficienza, del proprio essere dipendente da qualcos’altro, qualcosa di sconosciuto, di non ancora realizzato, il linguaggio diventa pienamente “linguaggio teatrale”. Linguaggio poetico e poietico. La drammaturgia può configurarsi allora come il detonatore di un dispositivo potentissimo: l’immaginazione. Aprendo a un teatro che non imita, ma inventa la realtà.

Può farlo, però, se il teatro accetta di non essere semplicemente una questione di parola e di immagine; se riesce, insomma, a essere in qualche modo infedele alla sua etimologia (il verbo theaomai, in greco, significa –a grandi linee- “osservare”). E questo è forse l’aspetto più interessante della sua natura: il fatto teatrale trascende il suo aspetto linguistico e, attraverso questa operazione di distacco, anche il suo aspetto visuale. Perché ciò che realmente contraddistingue il teatro dalle altre arti è proprio il fatto di essere manifestazione fisica di qualcosa che avviene davanti a un pubblico di individui in carne e ossa, nonostante il linguaggio e nonostante lo sguardo, in una dimensione di condivisione di tempo e spazio.
La perdita di questa dimensione, la rinuncia alla co-presenza fisica dei corpi, cioè all’essenza intima della teatralità, è forse oggi il pericolo più grande che corre la società.

Come può rispondere la drammaturgia a questa sfida?
La domanda costituisce la premessa alla base del nostro laboratorio. Abbiamo scritto  a partire da questa doppia presa di coscienza: l’insufficienza del linguaggio davanti alla realtà e il suo enorme potenziale creatore. Abbiamo scritto per il teatro nella sua specificità di fatto materiale; ma lo faremo – e questo è il côté ironico e solo apparentemente paradossale della questione - in uno “stato di eccezione” che ci impedisce proprio la co-presenza fisica: abbiamo lavorato online, dalla distanza. Il nostro compito è stato anche quello di trovare nella drammaturgia una via di fuga alle limitazioni che ci sono imposte dal presente, e dunque un’occasione per reinventarci il futuro.

I testi prodotti sono stati  poi adeguati alla modalità di presentazione che ogni partner ha previsto, secondo le condizioni in cui ogni paese si trova al termine del laboratorio. L’ultima parte del lavoro consiste in questo: adattare, ridurre, tradurre il testo per una specifica modalità di “messa in realtà”. Questo processo di traduzione non è secondario e ci serve per comprendere ancora di più l’importanza degli aspetti pratici di una vita scenica nel qui e ora. Ma che non dobbiamo mai perdere di vista come orizzonte ultimo della drammaturgia e del teatro.” conclude Davide Carnevali

Il 1° marzo 2021 i partecipanti hanno consegnato una prima versione completa, ma non definitiva del testo.
Il lavoro di scrittura e di incontri online con Davide Carnevali è proseguito fino al 14 giugno 2021 quando gli 8 giovani drammaturghi hanno consegnato una seconda stesura del testo.
I testi elaborati sono stati tradotti in italiano, francese e portoghese e verranno successivamente presentati nei diversi paesi del partenariato dell’Ecole des Maîtres.

allievi-drammaturghi sono:
Francesco Alberici, Liv Ferracchiati (Italia); Brune Bazin, Cecile Hupin (Belgio); Jean D'Amérique, Adèle Gascuel (Francia); Mariana Ferreira, Raquel S. (Portogallo)

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  DAVIDE CARNEVALI
Nato a Milano nel 1981, si è dottorato in Teoria del teatro presso l’Universitat Autònoma de Barcelona, con un periodo di studi presso la Freie Universität Berlin. Attualmente è artista associato presso ERT Emilia Romagna Teatro e drammaturgo selezionato dalla Royal Shakespeare Company nell’ambito di Projekt Europa 2020.
Insegna drammaturgia e teoria del teatro presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Modena e l’Institut del Teatre de Barcelona.
Ha scritto, tra gli altri: Variazioni sul modello di Kraepelin (Premio Theatertreffen Stückemarkt 2009, Premio Marisa Fabbri 2009, Premio de les Journées des auteurs de Lyon 2012); Sweet Home Europa (Schauspielhaus Bochum, 2012); Ritratto di donna araba che guarda il mare (Premio Riccione per il Teatro 2013); Actes obscens en espai públic (Teatre Nacional de Catalunya, 2017); Ein Porträt des Künstlers als Toter (Staatsoper Unter den Linden, 2018); Menelao (ERT, 2019). Dal 2018 scrive e dirige i Classroom Plays, spettacoli di teatro nelle scuole, prodotti da ERT. Nel 2018 gli è stato conferito il Premio Hystrio alla Drammaturgia per la sua traiettoria artistica.
I suoi testi, tradotti in quindici lingue, sono stati presentati in diversi paesi. È pubblicato in Italia da Einaudi e Luca Sossella Editore, in Francia da Actes Sud e in Portogallo da Livrinhos de Teatro e Bicho do Mato. Ha inoltre pubblicato il saggio Forma dramática y representación del mundo en el teatro europeo contemporáneo (Ciudad de México, Paso de Gato, 2017) e la raccolta di racconti Il diavolo innamorato (Roma, Fandango, 2019).

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Partner di progetto e direzione artistica: CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia (Italia);
CREPA - Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (CFWB/Belgio);
Teatro Nacional D. Maria II, TAGV - Teatro Académico de Gil Vicente (Portogallo);
La Comédie de Reims - Centre Dramatique National, Comédie de Caen -  Centre Dramatique National de Normandie (Francia)

Con il sostegno di Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, Fondazione Friuli (Italia) e con la partecipazione di Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio d’Amico", Short Theatre, Teatro di Roma, ERPAC - Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (Italia) Théâtre de Liège – Centre européen de création théâtrale et chorégraphique, Centre des Arts scéniques, Ministère de la Communauté française – Service général des Arts de la scène, Wallonie-Bruxelles International (CFWB/Belgio); Ministère de la Culture et de la Communication, Fonds d’Assurance Formation des Activités du Spectacle (Francia); Universidade de Coimbra (Portugal). (05/07/2021-ITL/ITNET)

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