Direttore responsabile Maria Ferrante − mercoledì 25 settembre 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE- SEGR.GEN. SCHIAVONE : LE RAGIONI PER CUI CHIEDIAMO RINVIO ELEZIONI COMITES ... REALE RISCHIO TENUTA PARTECIPAZIONE 6 MILIONI ITALIANI ALL'ESTERO...MOLTI IN IV FASE PANDEMIA.. E NON SOLO"

(2021-09-01)

  "In molti Paesi esteri - vedi Australia, America Latina - è già iniziata la quarta fase della pandemia"... e con questa diventa piu' difficili anche il rapporto con le istituzioni italiane."Sicchè - ha affermato il Segretario Generale del CGE, Michele Schiavone, nel corso di una conferenza stampa tramite zoom -  nonostante le più rosee previsioni del Ministero degli Affari ci sono forme di recrudescenza che mettono in forte discussione la partecipazione attiva, democratica e soprattutto  ampia, come  dovrebbe essere una competizione elettorale per rappresentare le nostre comunità a livello funzionale nelle varie circoscrizioni estere."
"Una situazione evocata da quasi un anno dal CGIE - ha ricordato Schiavone - essendoci il rischio che anche negli altri continenti - nonostante non sia  il caso dell'Europa - sebbene ci siano  dei rigurgiti - si creino delle difficoltà. Per queste ragioni il CGIE tiene a richiamare l'attenzione del Governo e dei Ministeri degli Interni e degli Affari Esteri sulla tenuta delle elezioni per il rinnovo dei Comites".

Per il Segretario Generale del CGIE, in buona sostanza, "C'è il rischio, sia sotto l'aspetto sanitario,  di una partecipazione ridottissima, sia sotto l'aspetto tecnico, che vi saranno incongruenze e difficoltà che senza un'adeguata comunicazione le nostre comunità, elettrici ed elettori e gli stessi candidati, avrebbero nel percorso elettorale e che hanno già segnalato.. E credo che la riflessione che il CGIE da tempo ha fatto sia più che veritiera"

Peraltro, ha aggiunto il rappresentante del CGIE, " Ci troviamo di fronte ad una situazione di instabilità. Il Governo italiano è composto,  per tantissime ragioni, da partiti che hanno dato vita ad un governo di unità nazionale, se non proprio di solidarietà, perchè deve risolvere questioni di straordinaria difficoltà, qual'è  la pandemia. Per queste ragioni pensiamo che le nostre richieste, in particolare il rinvio delle elezioni, non siano state prese nella dovuta considerazione nonostante le insistenze ed i richiami alla necessità di una dovuta larga partecipazione per dare protagonismo al 'popolo' degli italiani all'estero. Un 'popolo' di oltre 6 milioni e trecentomila cittadini iscritti nelle anagrafi consolari" - ha precisato Schiavone, sottolineando "Stiamo parlando di un 'popolo' della diaspora che ha dei diritti e dei doveri e tra questi quello di eleggere la propria rappresentanza."  Non comprendiamo, però, perchè tutta la discussione che abbiamo portato avanti con i rappresentanti del Governo e del Parlamento non abbiano avuto  risposte adeguate, mentre nel passato tutti i suggerimenti e le proposte del CGIE sono sempre state accolte nelle dovute maniere."  Ed ancora "Non riusciamo a capire le ragioni per le quali la richiesta del rinvio non sia stata recepita"

Tuttavia, ha fatto presente Schiavone  "c'è da parte del CGIE il desiderio, la volontà, del rispetto di quello che è il mandato ordinario (5 anni di consiliatura di Comites e CGIE-ndr.) anche se non si tratta della prima che vi potrebbe essere un 'prolungamento' del mandato.  E questo per il CGIE sarebbe proprio il caso, giacchè con maggior tempo a disposizione elettori/trici potrebbero  far fronte a tutti gli obblighi richiesti con il risultato di una maggiore partecipazione, affermando così una democrazia compiuta  anche per il popolo degli italiani all'estero e non solo nel caso delle elezioni  nazionali e locali. Diversamente questo è un discrimine, mentre il ruolo degli italiani all'estero deve essere messo al centro dell'attenzione dell'azione di Governo,  in un momento in cui nel nostro Paese si sta cercando di riscrivere le regole della nuova impalcatura costituzionale tant'è che si parla dell'istituzione della Commissione bicamerale degli italiani all'estero. E questo per Schiavone, dovrebbe comportare la riscrittura della Costituzione" .
Dunque, "al centro della richiesta  la possibilità di avere maggior tempo per riscrivere le regole e ripartire insieme al Paese dando 'molta maggiore credibilità' ai Comites ed alle rappresentanze intermedie , qual'è il CGIE"
 
Ma c'è anche un altro aspetto nelle motivazioni della richiesta di rinvio, ha spiegato il Segretario Generale Schiavone "per ottenere un rinnovamento che possa  riportarci ad una maggiore partecipazione:  i milioni messi a disposizione dell'appuntamento elettorale non bastano per coinvolgere il maggior numero possibile di elettrici ed elettori. Così come il milione di euro messo a disposizione per sperimentare la partecipazione del voto elettronico, affidando a pochi eletti  il futuro del voto elettronico che, in tal modo , sembra piu' un gioco di videogame' che un impegno elettorale" ha affermato fortemente critico Schiavone, stante anche il fatto che "questa gente dovra' iscriversi e non si sa quando riusciranno a farlo proprio  perchè gli strumenti messi a disposizione - sono cinque le possibilità per farlo - tra cui l'iscrizione attraverso FAST. IT. Ovvero il sistema che ad oggi in tantissimi Consolati non è funzionante ma si riscontrano tantissime difficoltà per iscriversi. E, dunque, il modo migliore per farlo resta un modulo cartaceo e l'invio postale o per email o la consegna personale del modulo presso gli uffici consolari, visto e considerato che Governo e MAECI hanno deciso di farci iscriversi utilizzando lo strumento dell'opzione inversa."conclude l'esponente del CGIE.

Ed allora ?  Per Schiavone le ragioni della richiesta sono 'decisamente' chiare  "se non si permetterà un prolungamento la scelta dei candidati sarà paragonabile ad un concorso di bellezza dove elettori ed elettrici saranno chiamati  ad eleggere i piu' belli, i piu' alti e coloro che avranno maggiori titoli di studio, mentre non è questo il senso della partecipazione popolare., perche' la limitata partecipazione  delimiterebbe davvero la credibilità dei Comites, mentre  credo che la maniera più sincera e certa per affermare la democrazia sia quella della partecipazione diffusa affinchè gli eletti possano davvero sentirsi rappresentanti della propria comunità."

Nonostante ciò  il rappresentante del CGIE  ha affermato "Al di là dei limiti di questo percorso, dobbiamo cercare di sostenere l'impegno del Ministero perchè da Roma è stata messa in piedi una rete di comunicazione che permette alla rete diplomatica di promuovere ed organizzare la diffusione delle informazioni e ci sono motivi e ragioni per credere che - fermo restando i limiti già citati riguardo alla partecipazione - sarebbe uno spreco di denaro pubblico che non sortisca l'effetto."
Diversamente, gli 8 milioni  che il l nostro Paese ha deciso di investirire mettendoli a disposizione di queste elezioni sarebbero gettati dalla finestra perchè  sarebbero in pochi ad utilizzarli."
Per cui,  ha proseguito Schiavone "Ovviamente c'è la volontà da parte del CGIE di sostenere questo percorso che gli organizzatori e le istituzioni hanno promosso per le elezioni il 3 dicembre ed i consiglieri/e insieme a molti presidenti dei Comites non faranno mancare il proprio impegno."
Tuttavia, ha ribadito il rappresentante del CGIE " resta ferma e forte la domanda se in queste condizioni tutto il lavoro che si farà possa dare un risultato proficuo e possa radicare la futura rappresentanza, mentre riteniamo che in queste condizioni sarebbe molto piu' utile rinviare di alcuni mesi per permettere ad un maggior numero di cittadini di partecipare e soprattutto per  recuperare ulteriori contributi finanziari per rimpinguare la spesa destinata alle elezioni. Ad oggi - ha spiegato Schiavone - a partire dal mese di marco - nei due rami del Parlamento e nelle segreterie delle Commissioni sono stati consegnati 6 progetti di riforma di Comites e CGIE che parlano di investimenti pari a 25 milioni di euro. La spesa con la quale si intende realizzare questo appuntamento è ridotta ad 8 milioni " Di qui la domanda: "Ci sono delle ragioni che possano rispondere su quale sia lo spread che esiste tra le proposte di legge e lo stanziamento in essere ?
Molto verosimilmente la somma necessaria per realizzare queste elezioni potrebbe essere molto più vicina ai 20 milioni di euro che agli 8."

"Per cui, ha sostenuto Schiavone "sulla base di questa reale riflessione noi pensiamo di prendere in considerazione le istanze provenienti dall'America Latina, dall'Australia ed anche dall'Africa, che sollecitano il rinvio di alcuni mesi delle elezioni per aumentare la partecipazione. Questo è l'obiettivo e questa è una riflessione sulla quale il nostro Governo dovrebbe riflettere mettendosi la mano sulla coscienza e capire se la 'forzatura'  con la quale il 3 di settembre saranno indette queste elezioni valga la pena. Noi pensiamo di no perchè riteniamo debba essere rafforzata questa rappresentanza e create le condizioni perchè il lavoro che i Comites hanno svolto debba essere migliorato e sostenuto e soprattutto debba essere seguito e per far ciò occorre rivedere la legge 286 del 2003  (vedi: https://www.esteri.it/mae/doc/legge286.pdf).
Queste sono alcune delle riflessioni per le quali oggi ci siamo riuniti per presentare le ragioni di un rinvio" ha concluso Schiavone passando la parola ai Vice Segretari del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero." (01/09/2021-Mf.F.- ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07