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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - WEKEEND ITALIA - TRIONFO DI ORO E COLORE NELLE OPERE DI "OTTAVIANO NELLI ED IL 400 A GUBBIO. ORO E COLORE NEL CUORE DELL'APPENNINO"

(2021-09-30)

  "Gubbio ha aperto la stagione delle mostre autunnali, rendendo omaggio ad Ottaviano Nelli, con una mostra monografica “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio. Oro e colore nel cuore dell'Appennino”, a cura di Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli. Nelli è uno dei pittori più rappresentativi del gotico internazionale, significativa la ricostruzione di un grande polittico francescano attualmente smembrato e conservato in cinque sedi tra Italia, Francia e Stati Uniti. Per la prima volta viene presentato al pubblico nella sua integrità. L’itinerario urbano completa, infatti,  la scoperta di Ottaviano Nelli a Gubbio, con la visita a cicli di grandiose narrazioni.

Ad ospitare la mostra fino al  9 gennaio 2022 sono i due luoghi espositivi più emblematici della città, il Palazzo Ducale e il Palazzo dei Consoli. La rassegna, un trionfo di oro e colore, riunisce le opere più importanti del pittore eugubino Ottaviano Nelli, quali polittici, anconette e affreschi strappati. Al contempo propone una lettura del legame profondo dell’artista con la città e il territorio di cui fu espressione massima nel suo tempo.

Ottaviano di Martino Nelli (Gubbio, 1370 ca. – 1448-49) è l’artista più importante che la città di Gubbio abbia avuto. Formatosi nell'ambito della cultura tardogotica, seppe fondere la tradizione locale con elementi desunti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese, sviluppando un linguaggio personale vicino alle soluzioni di Lorenzo Salimbeni e di Gentile da Fabriano. A Gubbio, dove venne ripetutamente nominato console della città, fu a capo di un’attivissima bottega che esercitò una certa influenza in Umbria e nelle Marche. Tematica centrale della mostra, pertanto, è quel Quattrocento eugubino di cui Ottaviano Nelli fu protagonista indiscusso.

Le splendide sale di Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli presentano alcune delle testimonianze qualitativamente più alte ed emblematiche della sua arte, con prestiti mirati provenienti da importanti istituzioni e collezioni private. La mostra si divide in due sezioni: a Palazzo Ducale “Ottaviano Nelli, pittore prezioso”, mentre a Palazzo dei Consoli è raccontato “Il lascito del Nelli a Gubbio”.

A palazzo Ducale si compone centralmente della “Adorazione dei Magi”, proveniente dal Worcester Art Museum in Massachusetts, insieme con i pannelli laterali “Circoncisione di Gesù Bambino” e “Sposalizio mistico di San Francesco con la Povertà, accompagnata dall’Obbedienza e dalla Castità” dalla Pinacoteca dei Musei Vaticani, “San Girolamo nel deserto” dal Musée du petit Palais di Avignone, “Erode e Erodiade accusati da San Giovanni Battista” dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze e “Un’animula del Battista recata in cielo da due angeli” (nota solo da fotografie). È la riscoperta di un vero gioiello, ricomposto nel suo aspetto originario ed esposto
nella città per la quale l’opera fu creata, grazie ai prestiti straordinari. Restituisce un pentittico dalla sagoma semplice, ma bizzarro nell’accostamento di scene narrative così diverse e con scale proporzionali eterogenee. attualmente smembrato e conservato in cinque sedi diverse tra Italia, Francia e Stati Uniti.
Sempre a Palazzo Ducale sarà presentato al pubblico per la prima volta il trittico acquistato dallo Stato italiano proprio nel 2021 per la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia e firmato dal pittore orvietano Cola Petruccioli, uno dei maggiori punti di riferimento per la formazione di  Ottaviano Nelli alla fine del Trecento. Insieme con Petruccioli, anche il senese Taddeo di Bartolo con “Madonna col Bambino e quattro angeli musicanti” sempre dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.

A Palazzo dei Consoli sarà mostrato il contesto artistico e l’ambiente di Ottaviano Nelli, con l’eugubino Jacopo Bedi, e gli affreschi profani di Palazzo Beni, oggi riacquistati dal Comune di Gubbio proprio in occasione di questa mostra.

Un notevole lavoro scientifico ha accompagnato la produzione e realizzazione della mostra di Ottaviano Nelli a Gubbio. A completare l’esposizione è un approfondito catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, una vera e propria monografia con la raccolta sistematica di tutte le opere realizzate dal Nelli tra Umbria e Marche nell’arco della sua ampia produzione.

"Questa mostra – sottolineano i curatori – non ha che la pretesa di porre solidi prolegomeni per una monografia davvero esaustiva su questo pittore così ricco di sfaccettature e così rappresentativo, e al tempo stesso di attirare l’attenzione su dipinti e contesti che reclamano di essere a loro volta restaurati e salvati, così da mettere in moto altri studi e nuove rivelazioni".

Il curatore Andrea De Marchi ha sottolineato : "Pochi artisti sono rappresentativi della grande stagione del gotico internazionale come Ottaviano Nelli. Ebbe la capacità di farsi interprete del suo tempo, della sua gente e dei suoi paesi, di una borghesia mercantile ed artigiana in esuberante crisi di vitalità di cui lui era figlio. Fu vorace e quasi bulimico nell’assimilare spunti disparati e fin contrastanti, coniando un linguaggio loquace e multitasking, di facile presa e colorito, che condizionò a lungo i pittori che seguirono per quasi tutto il secolo. La forza pittorica di Ottaviano Nelli fu la capacità di attraversare i registri e mescolare i livelli, la musica degli angeli e il fortore degli stabbi, l’inno sacro e la mascherata irriverente, la tenerezza liliale delle sue Madonne e la crudezza del sangue a fiotti di martirii, la dolcezza malinconica e la volgarità compiaciuta. Ottaviano Nelli è un pittore dalla vena umoristica, a tratti perfino beffarda".

Per la curatrice Maria Rita Silvestrelli: "La fortuna critica di Ottaviano Nelli ha preso avvio dalle corrispondenze private e dagli interessi dell’erudizione tardo settecentesca. Mano a mano il pittore si è aperto un varco nella storiografia artistica e suscitò nuove curiosità che andavano di pari passo con una crescente attenzione per la città di Gubbio. È stata una vera riscoperta quella di Ottaviano Nelli e questa mostra ne raccoglie tutta la fascinazione che continua ancora negli studi attuali. Nella sua semplicità, Ottaviano fu un grande narratore, infaticabile ideatore di scene tratte dalla vita quotidiana, riprodotte con garbo e immediatezza, ancorate a modelli arcaici e perenni, per questo in grado di dialogare anche oggi con una realtà in piena trasformazione e di continuare, v’è da crederlo, a raccogliere consensi".

La mostra “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio” è il punto di partenza per ricomporre in maniera efficace la vicenda di un artista dalla forte personalità. Una mostra preziosa che trasmetterà al visitatore il fascino della scoperta, dal punto di vista storico e artistico. Un omaggio unico a Gubbio e alla sua ricchezza culturale.


La mostra, inoltre, suggerisce itinerari transappenninici sulle tracce di Ottaviano Nelli. In Umbria verso le vicine Umbertide e Città di Castello, verso Perugia, Palazzo Trinci a Foligno o l’oratorio di Santa Maria della Piaggiola a Fossato di Vico; nelle Marche toccando luoghi come San Domenico a Fano, gli oratori di San Gaetano e della Madonna dell'Homo a Urbino.

La mostra di Gubbio, infine, propone un collegamento con la parallela mostra “Allegretto Nuzi a Fabriano. Oro e colore nel cuore dell'Appennino”, a cura di Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, promossa dal Comune di Fabriano e visitabile dal 14 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022.
I due eventi espositivi, congiunti idealmente dallo stesso sottotitolo, intendono mostrare come l’arte del Trecento e del Quattrocento, con Allegretto Nuzi e Ottaviano Nelli, unisse a filo doppio i due versanti dell’Appennino, fra Marche e Umbria, al di là delle attuali ripartizioni amministrative regionali. Al contempo nasce da un gemellaggio fra Gubbio e Fabriano, da una parte, e Avignone dall’altra. Nel Trecento i maestri cartai fabrianesi lavoravano per la corte papale ad Avignone, nel secondo Ottocento un nucleo importantissimo di dipinti umbri e marchigiani approdò in Francia con la vendita della collezione romana del marchese Giampietro Campana. Dagli anni
settanta del secolo scorso la collezione è ospitata al Musée du Petit Palais di Avignone, da cui provengono alcune opere esposte.

Oltre all’esposizione delle opere, la mostra “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio” è stata l’occasione per realizzare alcune ricostruzioni attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, che hanno restituito elementi o complessi perduti. In particolare l’indagine riservata alla “Madonna del Belvedere” ha permesso di rilevare un’iscrizione quasi totalmente svanita e di restituire il nome inedito del committente di questo capolavoro assoluto di Ottaviano Nelli. Si tratta del tintore Antonio di Mucciolo, appartenuto alla borghesia emergente di Gubbio, che si ipotizza avesse dedicato questa opera sontuosa alla giovane moglie scomparsa.

Altra ricostruzione da segnalare è quella realizzata per un ambiente ipogeo nella sede della Fraternita dei Laici a Gubbio, in collaborazione con il dipartimento DIDA dell'Università di Firenze.
Sono stati oggetto di un rilievo laser scanner gli affreschi staccati di un seguace di Nelli, Domenico di Cecco, i quali interpretano il mondo di devozione teatrale da lauda di tradizione jacoponica.

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Ottavio Nelli (1375 – 1444) fu attivo inizialmente in Umbria, dove è documentato a Perugia nel 1400; le prime opere lo mostrano vicino allo stile del senese Taddeo di Bartolo, come ne La Madonna di Belvedere (1403) e nel Polittico di Pietralunga (1404). Nel 1403 fu anche console di Gubbio.

Tra il 1417 e il 1420 si colloca il primo soggiorno ad Urbino; nella città marchigiana Ottaviano Nelli sarà presente ancora nel 1427 e nel 1435, e documentato fino al 1444. Già nell'affresco con la Madonna del latte e angeli dell'Oratorio dell'Umiltà, egli dimostra un veloce aggiornamento del gusto cortese dominante ad Urbino, grazie all'attività di Lorenzo Salimbeni.

Il linguaggio maturo del Nelli si espresse chiaramente in altre opere urbinati, come la Madonna del latte (post 1427) dell'Oratorio di Santa Croce e gli affreschi con la Madonna della misericordia, nonché il Giudizio universale affrescato nella Chiesa di Sant'Agostino a Gubbio.

Esercitò una grande influenza nell'Umbria e nelle Marche, ma furono soprattutto i maestri eugubini a prendere in considerazione la sua arte ripetendone i canoni. Ogni angolo di Gubbio conserva tracce della sua instancabile operosità. Per questo il percorso espositivo prosegue all’esterno e si connette al contesto urbano per un unico itinerario di visita con cicli spettacolari di grandiose narrazioni nellesche. In particolare gli affreschi in Santa Maria Nuova, la “Madonna del Belvedere” dalla bellezza commovente e manifesto del gotico internazionale e la solenne “Crocefissione”.
La scoperta di Nelli prosegue in Sant’Agostino, Santa Maria della Piaggiola, San Francesco, Fraternita dei Laici (o dei Bianchi), San Domenico e canonica di San Secondo (cappella Panfili di Jacopo Bedi).

L’esposizione, a cura di Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli, è promossa dalla Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio e Palazzo dei Consoli con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, la Diocesi di Gubbio, Gubbio Cultura e Multiservizi, il Festival del Medioevo e la Galleria Nazionale dell’Umbria. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli – Gubbio
Aperto fino al 1 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 18.30; dal 2 novembre al 30 novembre tutti i giorni 10-18 dal lunedì al giovedì, 10-18.30 venerdì, sabato e domenica; dal 1 dicembre al 9 gennaio 2022 tutti i giorni 10-18.30. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Saranno previste aperture straordinarie in occasione di eventi e festività.

Biglietto unico Mostra + Musei: Intero € 10; ridotto A € 6 (cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni; gruppi di almeno 15 unità; possessori biglietto della Galleria Nazionale delle Marche; ridotto B € 3 (ragazzi tra 6 e 18 anni). È possibile acquistare il biglietto online sul sito di mostra : www.mostranelligubbio.it. (30/09/2021-ITL/ITNET)

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