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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - PIATTAFORMA PRENOT@MI - CONFSAL UNSA ESTERI : "STABILIRE REGOLE UNIVOCHE"
(2024-04-10)
Il sindacato Confsal UNSA Esteri “ha avviato un’indagine presso la rete estera della Farnesina per comprendere le dinamiche applicative della piattaforma prenot@mi, utilizzata dall’utenza esterna per prenotare appuntamenti per le istanze di servizi, in primis passaporti, attualmente limitata però soltanto ad alcune sedi”. Si legge in una nota diffusa dalla Confsal Unsa Esteri, che rileva “La piattaforma, entrata in vigore nel 2021, potrebbe rappresentare – potenzial-mente – un indubbio valore aggiunto nella gestione di istanze e accessi alle sedi, ma la sua complessa operatività, caratterizzata in primis dall’assenza di un’adeguata formazione del personale (affidata esclusivamente alla consegna di un manuale), unitamente alla mutevolezza dei soggetti autorizzati a gestirla, nonchè all’assenza di regole certe ed univoche, che ne scandiscano armonicamente la funzionalità in ogni sede, la rende uno strumento in grado di ampli-ficare i rischi insiti nella gestione dell’utenza su un versante peraltro delicato quale quello dell’elargizione di servizi sensibili”.
"Sotto il profilo tecnico" fa presente la nota della Confsal UNSA Esteri "tra le anomalie più segnalate al nostro Sindacato, risulta che, con riferimento all’accesso esterno da parte dell’utenza, viene registrata in molte sedi una problematica annessa all’erroneo inserimento dei dati, che comporta un allungamento dei tempi di gestione della pratica stessa, oltre che problemi nella fase di annullamento o conferma dell’appuntamento, che si riverberano poi sul timing di gestione dei servizi della sede.
Un’altra criticità riscontrata in alcune sedi", prosegue la nota, "è legata al rischio che intermediari esterni possano registrarsi e prendere un appuntamento a nome di un utente, salvo poi vendere quell’appuntamento ad un secondo utente, con la conseguenza di annullare il primo nominativo per successivamente inserirvi quello dell’utente “cliente”.
Abbiamo così appreso - sottolinea la nota- che in alcune sedi non è possibile editare i dati da parte dell’utente, ma non abbiamo certezze circa la gestione univoca del programma in tutte le sedi, segnatamente in quelle dove potrebbe esserci - ahinoi - un “mercato” rispetto ai servizi consolari"
Infine, il sindacato fa presente "In alcune sedi "siamo a conoscenza del fatto che tutto il personale in servizio, a prescindere dalla qualifica e dalla mansione, è abilitato ad accedere ed utilizzare la piattaforma. In altre sedi, invece, l’incarico di amministratore è affidato solo ed unicamente ad un impiegato di ruolo, mentre gli impiegati a contratto hanno l’incarico di “consultori”, legittimati quindi all’accesso ma non alla gestione tecnica della piattaforma."
"Alla luce di quanto rilevato, il Sindacato CoNFSAL UNSA ESTERI ritiene “inderogabile un intervento del MAECI atto a stabilire un regolamento chiaro, trasparente e univoco di utilizzo della piattaforma prenot@mi, entro il quale siano tracciate le regole di ingaggio finalizzate ad assicurare un eguale funzionamento del servizio in ogni sede, grazie al coinvolgimento del personale le cui mansioni prevedano questo genere di attività e responsabilità e, specie in caso di gestione di informazioni particolarmente sensibili, che siano i funzionari diplomatici stessi ad assumere l’incombenza della gestione delle stesse."
E spiega "Il caos che è stato determinato dall’entrata in vigore di prenot@mi presso talune sedi, segnatamente per quanto attiene l’opacità insita nel meccanismo di funzionamento e nella delineazione delle derivanti responsabilità gestionali, rischia infatti di legittimare un’escalation di provvedimenti disciplinari in capo ai lavoratori che, ignari del funziona-mento per mancanza di formazione e delle correlate responsabilità, credono di agire nel bene e nella legalità, ma, al contrario, possono commettere errori."
"Di conseguenza" la CONFSAL UNSA annuncia che " avvierà un confronto con gli uffici competenti teso alla definizione di un protocollo operativo chiaro e funzionale alle esigenze della rete estera e degli utenti, nella prospettiva di un produttivo ed efficace utilizzo della piattaforma presso la Rete, ma con le opportune cautele e garanzie, senza le quali si rischia di alimentare le ennesime anomalie solo ai danni di lavoratori e utenti." (10/04/2024-ITL/ITNET)
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