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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - INCA 80 - PRES. PAGLIARO (PATRONATO INCA): "IL NOSTRO FUTURO VICINO AI CITTADINI NEL WELFARE LOCALE IN ITALIA E NEI 26 PAESI ESTERI DOVE ABBIAMO UNA RETE ESTREMAMENTE IMPORTANTE. E' ORA DI UTILIZZARLA DI PIU' E MEGLIO"
(2025-02-14)
INCA 80 ANNI: 8 decenni d'impegno sociale a tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini in Italia ed all'estero al centro dell'incontro celebrativo al quale hanno preso parte insieme ai vertici del Patronato della CGIL, il 10 febbraio a Roma, i rappresentanti degli oltre 2.200 operatrici ed operatori dell'Istituto ed i coordinatori estero, impegnati da 80 anni nella traduzione dei principi e delle conquiste del sindacato in diritti esigibili. Con loro i ricercatori della Fondazione Di Vittorio, l'Archivio storico della CGIL, gli esponenti della CGIL, tra cui i Segretari Confederali Luigi Giove e Lara Ghiglione, ed i giornalisti e tecnici di Collettiva, il quotidiano on line del pianeta CGIL. Una giornata rievocativa, festeggiata "in famiglia", ed al tempo stesso di rilancio e riaffermazione di un concreto impegno sociale, come rilevato anche recentemente dall'INPS, che spesso diventa vero e proprio segretariato sociale.
Affidata alla celebrazione con il mondo del sindacalismo e del lavoro, degli studiosi e giureconsulti e dei politici, la giornata dell'11 febbraio, data di fondazione dell'Istituto da parte di Giuseppe di Vittorio, figura emblematica del sindacalismo italiano e meridionalista. Al centro una comune riflessione su "Le ragioni di ieri, l’impegno di oggi, la strada per il futuro” con la partecipazione dei Patronati dei vari raggruppamenti (CE.PA., CIPAS, CIPLA e COPAS). Soprattutto un incontro incentrato sul futuro e le non poche sfide che la rete dei Patronati dovrà affrontare, in un contesto sociale ed occupazionale in profondo cambiamento, sia sul fronte geo-politico ed economico-finanziario che climatico-ambientale i cui effetti si prevede produrranno un sostenuto incremento della mobilità internazionale. Ma anche un futuro altamente tecnologico indotto dall'impatto pervasivo dell'intelligenza artificiale in ogni ambito del mondo del lavoro con risvolti indubbiamente positivi nei processi di sviluppo produttivi, da cui emergono, e potrebbero ancor più emergere nei giorni a venire, evidenze negative se non verranno sapientemente ed eticamente governate.
ITALIANNETWORK/Italialavorotv ha chiesto al Presidente del Patronato INCA CGIL e responsabile pro- tempore del CE.PA. Michele Pagliaro, "quali prevede possano essere, alla luce del presente, le linee direttrici dell'iniziativa dei Patronati nel prossimo futuro ?
Presidente Michele PAGLIARO: "Guardando al futuro, riteniamo come Patronati che l'aver realizzato da tempo una rete completamente digitalizzata possa fare la differenza nella tutela del welfare locale. Non a caso in questi mesi abbiamo provato a ragionare su tale prospettiva con la Conferenza delle Regioni e Province Autonome e con l'Anci (Associazione Comuni Italiani) sia come Patronato INCA che confron-tandoci con gli altri Patronati del CE.PA. Voglio essere piu' chiaro sul tema: c'è una rete con prerogativa costituzionale, finanziata dallo Stato, gratuita e quant'altro. Secondo noi sarebbe ora di utilizzarla di più e meglio. Quindi, guardiamo positivamente al futuro, nonostante le insidie della transizione digitale e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, perchè si tratta di elementi che non ci preoccupano in quanto pensiamo che oggi più di ieri, al netto della digitalizzazione che sicuramente rappresenta un vantaggio per tutti i cittadini, noi siamo pronti ad affrontare la sfida, se l'obiettivo è risparmiare tempo e migliorare la qualità della vita delle persone.
C'è, inoltre, anche il tema dei servizi che oggi, nell'era digitale, devono essere sempre più personalizzati, soprattutto in un Paese, come l'Italia, che sconta tutta una serie di criticità. Ad esempio, una per tutte, la stratificazione di norme che negli anni hanno trasformato il nostro ruolo ed il nostro lavoro, e chi meglio dei patronati potrebbe...!"
Domanda: Suppongo, però, che sia più difficile l'attuazione di questa scelta nei confronti dei connazionali all'estero sempre più numerosi, soprattutto in alcuni Paesi...
Presidente PAGLIARO: "Sull'estero c'è anche un altro ragionamento da fare: la nostra rete all'estero è estremamente importante, dislocata com'è in 26 Paesi. Ma oggi la tutela classica dell'immigrazione italiana all'estero probabilmente è arrivata a maturazione, quindi la tutela previdenziale anno dopo anno si riduce sempre di più, mentre prende piede tutta un'altra serie di attività che sono per lo più legate al welfare locale nei singoli Paesi ed alle attività dei servizi consolari. La riflessione sugli 80 anni trascorsi è stata anche l'occasione per ribadire ai nostri interlocutori, e quindi alla politica, al Ministero del lavoro in particolare, che c'è la necessità di intervenire su alcuni servizi. E lo dico pensando anche, per esempio, ai servizi consolari. Oggi questi servizi sono in buona parte esclusi dall'attività di patronato con tutto quello che ne consegue in termini di inefficienze, di ritardi perché spesso la rete consolare in alcuni Paesi ha risorse molto limitate e poco personale. Quello che si determi-na, inoltre, sono costi onerosi per un'utenza particolarmente fragile e debole. Quindi abbiamo proposto l'opportunità di inserire "in tabella" l'attività di servizio, rendendole gratuite ai connazionali che vanno all'estero. Ed abbiamo anche proposto di farlo ad invarianza di costi. Il che vorrebbe dire che, in un colpo solo, si potrebbe modificare una norma obsoleta ed offrire un servizio sicuramente importante per i 140.000 italiani che ogni anno vanno via, cancellando gli abusi, che probabilmente coesistono, perché questi servizi hanno un mercato che verrebbe così interrotto".
Domanda: Presidente, Lei ha accennato al welfare locale, ma in quali ambiti del welfare locale potrebbe estendersi l'attività dei Patronati ... ?
Presidente PAGLIARO: "Come le dicevo poc'anzi, allo stato attuale l'attività previdenziale si riduce sempre di più, non foss'altro che per i limiti di accesso alle prestazioni pensionistiche divenuti molto rigidi con questo assurdo sistema delle attese di vita. Limiti che si moltiplicheranno sempre più. Quindi noi pensiamo che oltre a quest'attività sicuramente molto delicata e complessa, che richiede anche una formazione continua degli operatori in quanto le nostre consulenze sono ormai personalizzate, c'è un welfare locale che ha una diversificazione enorme su tutto il territorio italiano, ed anche negli altri Paesi in cui le regole sono diverse, come le opportunità. Ebbene, in questi ambiti ci sono spazi importanti in cui i patronati possono attivarsi, anche perché sostanzialmente spesso le istituzioni locali, come i comuni e le strutture regionali, hanno delle difficoltà. Quindi, immaginiamo un sistema dove la rete dei patronati nell'ambito di partenariati, possa collaborare con tali istituzioni allargando il loro perimetro di attività per dare la possibilità ai cittadini di accedere e di fruire di questi servizi con facilità.."
Domanda.: Mi scusi se insisto. Pensate di affrontare in quest'ambito, ad esempio, anche il settore della formazione. Come INCA e come Patronati del CE.PA. avete già affrontato il segmento avendo realizzato, ad esempio, alcuni progetti nel contesto dell'immigrazione ?
Presidente PAGLIARO: "Abbiamo partecipato a tali interventi in un paio di bandi qualche anno fa. Mi riferisco al progetto FORMA 1 e FORMA 2 nei quali il nostro ruolo è stato finalizzato alla formazione prima del ricongiungimento familiare. Qualora si ripresentino queste opportunità proveremo - come Inca e come sistema dei patronati del CE.PA. - a concorrere utilizzando la nostra rete. La peculiarità della struttura dei patronati italiani è, d'altra parte, è proprio quella di avere non solo una rete nel nostro Paese, ma anche una straordinaria rete nel resto del mondo. Quindi se si parla di ricongiungimenti familiari, con una certa agibilità che ci deriva dall'essere presenti in altri Paesi, possiamo mettere in campo politiche che vengono definite nei bandi."
Domanda: Nel 2024, nonostante le premesse finalizzate alla modifica della legge 152 - "Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale" entrata in vigore il 30 marzo 2001- sembra essersi verificata una stasi nel rapporto con il Ministero del lavoro. Gli italiani all'estero, saranno nuovamente al centro dell'attenzione del dicastero il prossimo 24 febbraio. Anche i Patronati saranno nel team dei sindacati presenti al Tavolo di lavoro sullo Statuto del lavoratore frontaliero, attinente al rapporto Italia/Confederazione Elvetica ?
Presidente PAGLIARO: "Suppongo che siano state coinvolte le organizzazioni sindacali. Nello specifico le ricordo che noi Patronati siamo un braccio operativo dedicato ai servizi, e quindi non siamo stati coinvolti.
Per quanto ci riguarda, invece, nella relazione con il Ministero stiamo spingendo affinchè si possa determi-nare un rinnovamento della Legge 152 del 2001. In realtà, eravamo convinti che il 2024 sarebbe stato l'anno della riforma, ma questo non è accaduto. Il 20 febbraio 2024 ci era stata prospettata la possibilità di semplificare il sistema. In particolare, riguardo alle visite ispettive. Dopodiché, è trascorso invano un anno. Siamo stati, poi, riconvocati il 16 gennaio del 2025 sempre sullo stesso argomento, che noi naturalmente condividiamo, e ci è stato anticipato che un decreto dovrebbe uscire a breve. Abbiamo manifestato, quindi, le nostre osservazioni come raggruppamento CE.PA., richiedendo che la semplificazione prevista soltanto per l'attività svolta dai patronati in Italia potesse coinvolgere anche quella all'estero. Riteniamo, infatti, che la riforma della 152 debba coinvolgere tutto il sistema, allargan-dolo ad altri aspetti. In ogni caso, partire anche con la sola semplificazione sicuramente sarebbe un bel segnale". Domanda: Nei giorni scorsi avete incontrato l'Inps... quali i temi che avete affrontato ?
Presidente PAGLIARO: "Il comitato di indirizzo e vigilanza dell'Istituto previdenziale ha presentato le linee guida sugli aspetti organizzativi dell'Istituto da avviare nei prossimi anni. E' stata un'occasione per fare il punto anche sui rapporti e sulle relazioni dell'INPS confrontandoci sulla relazione , che, fra l'altro, ha messo in evidenza lo straordinario ruolo svolto da tutti gli istituti di patronato. Tant'è che l'Inps ha fatto presente come, a fronte di circa 19 milioni di pratiche, svolte complessivamente in un anno, oltre il 50% , per la precisione il 51,4%, di quelle pratiche sono patrocinate. Una percentuale che poi aumenta al 65% se si prendono in considerazione le pratiche di riferimento dei patronati dei lavoratori, ed in alcuni casi, per pensioni ed invalidità, abbiamo visto che la percentuale sale all'85%.
Un altro elemento su cui riflettere, e che si lega allo straordinario ruolo di prossimità svolto dai patronati, è la relazione della rete dell'Inps e quella dei patronati, da cui è emerso che sostanzialmente la rete dell'Inps nel Paese conta meno di 800 punti di accoglienza, considerando tali anche i totem con nessun operatore dell'istituto, mentre la rete dei patronati negli oltre 8000 comuni italiani conta più di 9000 uffici, per la precisione 9200 uffici. Ovviamente, si sta parlando soltanto degli uffici più grandi fra quelli riconosciuti dal Ministero del lavoro, anche se, in realtà, abbiamo anche altri uffici, quelli minori, o addirittura le permanenze presenti nei piccoli comuni o nei luoghi di lavoro. Quindi, è stato un proficuo confronto dal quale sono emersi elementi di cui questa rete ha necessità.
Per il prossimo futuro confidiamo, inoltre, in un rapporto molto stretto con l'INPS nell'ambito della digita-lizzazione, uno dei punti essenziali del protocollo INPS/Patronati firmato due anni fa. Infine, ci auspichiamo che sia reso possibile l'accesso alle banche dati storiche degli assistiti perché ci consentirebbe di poter svolgere fino in fondo l'attività di tutela, affrontando anche ambiti attinenti ai diritti inespressi.
Quindi, in sostanza, si è trattato di un confronto sicuramente proficuo che speriamo possa essere foriero di nuovi rapporti e di nuove relazioni sempre con lo stesso obiettivo ovvero declinare una tutela a tutto tondo per migliorare le condizioni dei cittadini in questo nostro Paese." ha concluso il Presidente dell'INCA CGIL e Presidente pro tempore del CE.PA. Michele Pagliaro. (14/02/2025-M.F.-ITL/ITNET)
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