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DIRITTI DEI CITTADINI - EUROPA - CESE PRESENTA PIANO D'AZIONE A SOSTEGNO REGIONI E POPOLAZIONI VULNERABILI: CIRCA 113 MILIONI EUROPEI RESIDENTI IN AREE NON URBANE

(2018-03-06)

Un piano d'azione incentrato sullo sviluppo locale di tipo partecipativo, i giovani e l'inclusione sociale è stato al centro del convegno del CESE sul sostegno e l'integrazione delle regioni e delle popolazioni vulnerabili nell'UE, svoltosi oggi a Sofia.

L'evento ha offerto ai membri del gruppo Attività diverse del CESE l'opportunità di riflettere su come dare impulso alla crescita sostenibile e alla coesione nelle regioni vulnerabili, e ha apportato un valore aggiunto ai lavori della presidenza bulgara dell'UE, la cui prima priorità è rappresentata dalla crescita economica e dalla coesione sociale in Europa.
Molte regioni non urbane e le relative popolazioni versano in condizioni di esclusione sociale, economica e territoriale. In tali regioni vivono circa 113 milioni di europei. Tuttavia, le zone periferiche, rurali, montane e remote raggiungono in media solo il 70 % del PIL europeo. I livelli di disoccupazione sono elevati e gli anziani, sovrarappresentati, corrispondono a circa il 20 % della popolazione. Circa un quarto della popolazione non ha accesso a Internet. Inoltre, le zone non urbane presentano spesso servizi sociali limitati o inesistenti e infrastrutture carenti per quanto riguarda i trasporti, le comunicazioni e l'energia. Queste carenze sono direttamente responsabili dello spopolamento, e hanno un effetto sproporzionato sulle fasce di popolazione più vulnerabili e svantaggiate, come gli anziani e i disabili.

"Eliminare le differenze di opportunità tra aree urbane e non urbane è un obiettivo fondamentale, se non addirittura un obbligo, per l'UE", ha dichiarato Luca Jahier, presidente del gruppo Attività diverse del CESE. Jahier ha altresì richiamato l'attenzione su un piano d'azione costituito dalle seguenti misure:

  Sviluppo locale di tipo partecipativo

Un aspetto fondamentale è rappresentato innanzitutto dallo sviluppo locale di tipo partecipativo. Leadership locale, imprenditorialità, innovazione e coinvolgimento sono elementi indispensabili per una ripresa sostenibile e inclusiva. Gli attori locali devono elaborare e attuare queste politiche, basandosi su una visione comune e collaborando con le autorità regionali, nazionali ed europee allo sviluppo di politiche coordinate.

  Il ruolo dei giovani

In secondo luogo, i giovani dovrebbero avere un ruolo specifico nel futuro sviluppo rurale integrato. È essenziale concentrarsi sullo sviluppo di interessanti opportunità di istruzione e formazione per i giovani a livello locale e sugli aiuti all'insediamento di giovani agricoltori. È anche importante incoraggiare i giovani imprenditori a diversificare la produzione locale e a realizzare progetti sulle energie rinnovabili gestiti dalle comunità, nonché progetti a favore del turismo sostenibile.

L'inclusione sociale delle persone più vulnerabili

Il terzo punto riguarda l'inclusione sociale e la protezione delle persone più vulnerabili. Si tratta di gruppi come i lavoratori poveri, i consumatori in condizioni di povertà energetica, gli anziani e le persone con disabilità. L'economia sociale, e in particolare le cooperative e le imprese sociali, svolgono un ruolo fondamentale nel fornire posti di lavoro e servizi necessari.

Il convegno è stato inaugurato da un gruppo di danza folcloristica composto da artisti diversamente abili, che si è esibito con il brano Dance No Different than You.

Il dibattito si è articolato in più sessioni dedicate ai seguenti temi:
- investire e promuovere azioni di stimolo nelle regioni montane vulnerabili,
-  creare opportunità e proteggere i diritti delle persone vulnerabili,
·- promuovere lo sviluppo economico e combattere lo spopolamento nelle regioni non urbane.

Sono intervenuti come oratori: Luca Jahier, presidente del gruppo Attività diverse del CESE, Hasan Ademov, presidente della commissione Politica sociale, demografica e del lavoro della 44ª assemblea nazionale della Repubblica di Bulgaria, e Lalko Dulevski, membro del gruppo Attività diverse del CESE e presidente del Consiglio economico e sociale della Bulgaria. Un discorso è stato pronunciato dal ministro bulgaro del Lavoro e della politica sociale Bisser Petkov.

Il convegno si è svolto presso il centro conferenze Boyana, che la presidenza bulgara del Consiglio dell'UE ha messo a disposizione degli organizzatori del gruppo Attività diverse del CESE. (06/03/2018-ITL/ITNET)



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