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LAVORO - COLDIRETTI: MAGGIOR CALO INFORTUNI IN AGRICOLTURA. CONFERMATO AMMODERNAMENTO AGRICOLTURA ITALIANA. INCREMENTO GIOVANI GENERAZIONI.

(2018-08-29)

  L’agricoltura è il settore che fa registrare il maggior calo negli infortuni sul lavoro (-2,8%) secondo un trend positivo in atto da oltre un decennio. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Inail che registrano nel primi sette mesi del 2018 una riduzione nelle campagne a 18.760 casi rispetto ai 19.294 dello stesso periodo del 2017.

Un trend positivo per il settore agricolo che – continua la Coldiretti - riguarda anche i casi mortali che sono stati 20 in meno (da 76 a 56). L’andamento registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni – sottolinea la Coldiretti – per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro.
Molti, d'altra parte, i giovani che hanno preso le redini della imprese agricole in Italia. Anzi, l’agricoltura è il settore che fa segnare il maggior incremento di giovani al comando delle imprese in netta controtendenza a quello che è avvenuto negli altri settori dell’economia. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere-InfoCamere sulle persone con carica di amministratore nelle aziende italiane negli ultimi cinque anni.

Nel settore agricolo – sottolinea la Coldiretti - gli amministratori di impresa sotto i 30 anni sono aumentati di 2102 unità negli ultimi 5 anni, mentre si registra un calo in quasi tutte le altre principali attività. Si tratta di un dato coerente con la corsa alla terra in atto tra le nuove generazioni con l’Italia che è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura per il crescente interesse delle nuove generazioni per il lavoro in campagna dove – continua la Coldiretti - hanno portato profonde innovazioni con attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche l’agricoltura sociale, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

E’ in atto un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale – afferma la Coldiretti – il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per le giovani generazioni fortemente motivate a costruirsi un futuro a contatto con la natura tanto che sono quasi 30mila i giovani che nel 2016/2017 hanno presentato in Italia domanda per l’insediamento in agricoltura dei Piani di sviluppo rurale (Psr) dell’Unione Europea. Un'opportunità che - conclude la Coldiretti - le amministrazioni regionali devono saper cogliere. Secondo un recente sondaggio Coldiretti/Ixè, nel 57% dei casi oggi un giovane preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento). Per sostenere gli aspiranti colleghi imprenditori, i giovani della Coldiretti hanno costituito anche una speciale task force che opera a livello territoriale con tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito. 

Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo – precisa la Coldiretti – è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto.

Questo anche grazie alle risorse dei Bandi INAIL che hanno messo a disposizione delle imprese agricole risorse a fondo perduto per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione. Un risultato che è frutto dell’impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un’agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione, che – conclude la Coldiretti – vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori.(29/08/2018-ITL/ITNET)

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