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IMMIGRAZIONE - CORRIDOI UMANITARI - IN ARRIVO 21 POFUGHI DAL LIBANO GRAZIE A CORRIDOI SANT'EGIDIO E CHIESE PROTESTANTI

(2019-09-23)

  Mercoledì si completerà l’arrivo a Roma di 91 profughi siriani dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Con loro saranno circa 2.700 le persone accolte in Europa con un progetto della società civile totalmente autofinanziato (dalla raccolta fondi di Sant’Egidio e dall’8 per mille valdese), nato in Italia, ma poi adottato anche da altri Paesi. Dal febbraio 2016, infatti, oltre 2.200 profughi sono già arrivati in Italia (più di 1.700 dal Libano, altri 500 dall’Etiopia), oltre ai circa 500 giunti in Francia, Belgio e Andorra.

Tre anni e mezzo di impegno della società civile dimostrano che è possibile non solo salvare chi rischia di cadere nelle mani dei trafficanti di uomini, ma anche avviare percorsi di integrazione. In un tempo in cui riaffiorano preoccupanti manifestazioni di razzismo e intolleranza, il modello avviato da Sant’Egidio e Chiese protestanti – poi replicato anche con altre realtà e associazioni – ha riscosso il consenso di tanti e si è alimentato grazie alla generosità di molti italiani – alcuni dei quali hanno anche offerto le loro case per l’ospitalità – che si sono attivati in modo volontario e gratuito. I nuovi arrivi saranno gestiti dalla Diaconia valdese, da associazioni, parrocchie, comunità e famiglie in diverse regioni italiane. Insieme all’accoglienza verrà subito proposto l’apprendimento della lingua italiana per gli adulti, la scuola per i minori e l’inserimento lavorativo, una volta ottenuto lo status di rifugiato.

L’arrivo di mercoledì coincide con la consegna del premio Nansen per i rifugiati dell’Unhcr, che avverrà nella serata dello stesso giorno presso l’ambasciata di Norvegia.

Siamo felici – aveva dichiarato il 9 settembre scorso Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia - alle affermazioni del premier Conte nel suo discorso alle Camere - abbia riproposto i corridoi umanitari europei. Per noi che da anni, insieme a Sant’Egidio, facciamo i corridoi dal Libano, è l’unica risposta alle morti in mare e alle violenze in Libia. Come evangelici, siamo pronti a dare il nostro contributo, fin da subito, per un corridoio umanitario europeo dalla Libia. Allo stesso tempo chiediamo una netta svolta nelle misure che hanno ostacolato e criminalizzato le ONG che hanno svolto azioni di ricerca e soccorso in mare. Le persone sono costrette a rischiare la vita e prendere la via del mare proprio perché non esiste un modo legale e sicuro, come i corridoi umanitari, per arrivare in Europa».(23/09/2019-ITL/ITNET)

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