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DIRITTI DEI CITTADINI - INFORMAZIONE - I PRIMI 170 ANNI DE IL FRIULI FESTEGGIATI ALLA "CASA DEI FRIULANI" CON L'INAUGURAZIONE DI UNA MOSTRA

(2019-09-25)

n occasione delle celebrazioni per i 170 anni della testata Il Friuli, una delle più antiche in Italia, il palazzo del Consiglio regionale a Trieste ospita la mostra che ripercorre, attraverso copertine d’epoca e moderne, la storia del giornale e della comunità friulana a cui ha dato e continua a dare voce.

Nel capoluogo regionale la mostra itinerante arriva dopo il debutto a Udine a fine aprile e l’esposizione a Lignano in agosto ed è visitabile fino al 18 ottobre.

Inaugurata in Consiglio regionale dal presidente Piero Mauro Zanin insieme con il presidente della Regione Massimilano Fedriga la mostra "Il Friuli - La Voce dei Friulani dal 1849", illustrata, alla presenza di numerosi consiglieri regionali, dal direttore responsabile della testata Rossano Cattivello e dal direttore del Gruppo editoriale di cui "il Friuli" fa parte, Alfonso Di Leva.

"Voi siete espressione della comunicazione libera che arriva dal territorio e lo rappresenta in maniera chiara da 170 anni - ha affermato  il presidente Fedriga -: dimostrate la possibilità di come la stampa possa raccontare il nostro territorio e far conoscere la nostra terra, in un tempo in cui si va verso una comunicazione globalista che dimentica le specifictà e le differenze che sono il valore aggiunto della nostra regione.

"Il Friuli" in tutti questi anni è riuscito a valorizzare queste differenze, che sono una ricchezza enorme, che vogliamo sostenere perchè nelle differenze e nella specificità sta la dignità della persona. Una mission non scontata, che avete portato avanti facendo informazione e tutelando in nostro territorio. Per questo, grazie da parte della comunità regionale".

"E' un onore essere ospitati nella "Casa della democrazia locale" - ha detto il direttore Rossano Cattivello sottolineando l'importanza di essere presenti in questa sede istituzionale in un momento in cui spesso la politica si fa in luoghi diversi.

Cativello ha quindi ripercorso la storia della testata: uscita in maniera straordinaria e quasi rocambolesca il 2 novembre 1848 - anno ricco di fermenti in tutta Europa ed anche nella storia del Friuli - per iniziativa di Pacifico Valussi e Camillo Giussani esponenti del Risorgimento italiano a Udine si strutturò come quotidiano il 7 gennaio 1949, animato da forti idealismi; nel corso degli anni, a seconda delle necessità dettate dal rapido susseguirsi degli avvenimenti, il giornale ha poi adottato cadenze, contenuti e indirizzi differenti.

Con l'annessione del Friuli al Regno d'Italia fu per tutta la seconda parte dell'800 un giornale decisamente popolare, che  raccontava quanto accadeva anche nei piccoli paesi, antesignano in questo di quanto fanno i giornali oggi e innovativo anche sotto l'aspetto delle pagine pubblicitarie.

Dopo aver retto alle minacce degli estremismi di inizio Novecento, cessa ogni pubblicazione quando il regime fascista cancella ogni libertà di espressione e informazione.

Sotto forma di settimanale Il Friuli riapre i battenti nel 1995, dimostrandosi innovativa su tutti i fronti, compreso quello del web visto che è stata la prima in regione a dotarsi di un sito all news, ilfriuli.it, e acquisendo successivamente anche la testata on line Udineseblog, interamente dedicata alle notizie sportive. Con il passare degli anni, il settimanale si è evoluto per adeguarsi alle mutate abitudini dei lettori. Nel 2015 la storia del settimanale compie un nuovo importante passo avanti. Una cordata di importanti imprenditori friulani (Danieli,
Calligaris, Pmp Group e Confindustria Udine) costituisce il Gruppo Mediafriuli che riunisce sotto un'unica casa oltre a questa storica testata, anche i giornali online, la società specializzata nella raccolta pubblicitaria e l'emittente televisiva Telefriuli, creando così una realtà editoriale autonoma, locale e multimediale, addirittura unica nel panorama nazionale.

"La nostra è la storia prestigiosa di una delle testate più antiche in Italia e vogliamo svolgere ancora un ruolo attivo per  contribuire a costruire mattone su mattone il futuro della nostra comunità" - ha infine detto Cattivello, cui ha fatto eco  il direttore editoriale Alfonso Di Leva sottolineando l'importanza di una mission legata a radici affondate nel  territorio, con uno sguardo aperto al futuro a servizio della comunità. 

La mostra delle copertine che scandiscono 170 anni della storia di questa testata resterà aperta fino al 18 ottobre e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. (25/09/2019-ITL/ITNET)

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