Sponsor
|
LAVORO - SVIZZERA - CON LE ACLI DISCUSSO A LOSANNA DI LAVORO E SOGGETTI FRAGILI MA ANCHE DI POLITICA IN VISTA PROSSIME ELEZIONI FEDERALI CON MARRA (PS) FRIEDEN (PCS) E RONDINELLI (PPD)
(2019-09-25)
Istituzioni e organizzazioni del mondo del lavoro sono molto attivi per sostenere i disoccupati e le persone a rischio di esclusione sociale. Ma la crescente competitività e le complessità che caratterizzano il mercato del lavoro - anche sulla scorta di un’imperante digitalizzazione dei processi produttivi - impongono di non abbassare la guardia. Perché il perimetro delle marginalità e dei soggetti deboli che faticano ad entrare e a restare nell’area dell’occupazione si sta allargando." Ad affermarlo, in estrema sintesi, Luca Rappazzo, giornalista de Il Corriere degli Italiani, testata in lingua italiana per la comunità in Svizzera, riassumendo il dibattito promosso dalle Acli, che ha approfondito diverse tematiche.
"Su questi e altri aspetti che toccano la sensibilità dei cittadini, le Acli Svizzera hanno organizzato un confronto con una parlamentare attenta come Ada Marra - candidata del PS Vaud e Vice presidente del Partito Socialista Svizzera - e con due candidati alle imminenti elezioni federali del 20 ottobre: Diego Frieden, economista e segretario centrale del sindacato Syna, candidato del PCS Friburgo, e Giuseppe Rondinelli, Presidente delle Acli Argovia, da anni impegnato nell’area dell’associazionismo, candidato del PPD al Consiglio nazionale.
L’incontro - dal titolo “L’integrazione e l’inserimento al lavoro delle persone in condizione di fragilità” - è andato sotto i riflettori sabato 21 settembre a Losanna, alla presenza di un pubblico numerosissimo, ed è stato moderato da Franco Narducci, direttore del bimestrale delle ACLI Svizzera “il dialogo” e presidente del Corriere degli Italiani per l’italianità di Zurigo.
Giuseppe Rauseo, Presidente delle ACLI Svizzera, salutando gli ospiti e il pubblico intervenuto, ha rimarcato l’impegno delle ACLI in Italia e in Europa con i loro servizi per costruire opportunità di reinserimento professionale, per permettere a tutte le persone di orientarsi e accedere a percorsi di aggiornamento, perfezionamento e recupero della qualifica professionale, nonché di frequentare percorsi mirati alla ricerca di un’occupazione.
In un primo giro d’interventi i tre candidati hanno illustrato le posizioni programmatiche dei rispettivi partiti e hanno posto l’accento su questioni nodali come la sicurezza sociale (AVS 21, età pensionabile delle donne, previdenza professionale), le pari opportunità donna- uomo, le politiche per l’ambiente e altre non meno importanti.
Per Giuseppe Rondinelli (PPD) in tema di sicurezza sociale bisogna accrescere le risorse all’AVS in un modello di flessibilità a partire da 60 a 70 anni, mentre sul tema della disoccupazione che colpisce i lavoratori più anziani ha rivendicato che le rendite LPP vengano garantite nella parte dell’obbligatorio e ha criticato le speculazioni finanziarie a rischio che vengono fatte con i capitali degli assicurati, chiedendo al riguardo totale trasparenza. Ma bisogna fermare anche l’aumento incontrollato dei premi della cassa malati, che per una famiglia tipo di 4 persone sono divenuti insostenibili. Rondinelli si è poi soffermato sui rapporti con l’Ue (un partner che ha contribuito alla nostra prosperità) sulle sfide ambientali, sulla mobilità professionale e sulle migrazioni, in perfetta linea con le proposte del proprio partito.
Diego Friden, dopo aver salutato i presenti anche a nome del sindacato Syna, ha sottolineato l’esigenza di un cambiamento molto avvertita dalla popolazione, ed anche di una maggiore considerazione della dottrina sociale della Chiesa che vede in Papa Francesco un testimone incredibile. Ha poi richiamato “la giornata (venerdì 20) delle proteste in tutto il mondo per chiamare all’azione contro il cambiamento climatico”, nonché lo sciopero del 14 giugno che ha visto mezzo milione di persone scendere nelle piazze a difesa dei diritti delle donne e delle pari opportunità. Lamentando, tuttavia, che un’analoga mobilitazione dovrebbe esserci anche per le persone più deboli. Dopo avere sottolineato l’impegno dei sindacati cristiani per l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità, ha affermato che vi è l’esigenza di rivedere anche i contratti collettivi di lavoro, che da strumento di difesa dei lavoratori diventano spesso un ostacolo per quest fascia di popolazione. Ha poi incitato gli elettori alla partecipazione al voto “perché il centro sinistra in Svizzera è l’unica alternativa al mondo conservatore per mettere in discussione il primato dell’economia nella società e riaffermare i principi di equità e solidarietà”.
Ada Marra ha esordito dicendo che spesso la gente le chiede di fare un bilancio di quanto fatto dal partito socialista in Parlamento; un elenco che sarebbe lunghissimo ma ha rimarcato che “è stato fondamentale aver bloccato la maggioranza conservatrice su tante questioni. Una maggioranza che non si era resa conto del movimento nato attorno alla lotta al cambiamento climatico e poi ha tentato di contrastarlo con le teorie negazioniste, e che in pari tempo ha sottovalutato l’effetto della disparità salariale donna-uomo”. Primo obiettivo del PS é investire e dire basta all’alibi di un debito pubblico che é al 40% del Pil, così come iniziative forti in tema di clima (efficienza energetica degli edifici, miglioramento del trasporto pubblico...), lotta alla disparità salariale delle donne (il 18% in meno degli uomini a parità di competenze) e all’insostenibile costo delle casse malati, sovvenzionando le famiglie su cui incide oltre il 10 % del bilancio familiare. Infine, intervenire per i disoccupati over 50 con un fondo per la formazione continua. Percorsi di formazione per le persone vulnerabili
Il dibattito con gli ospiti - stimolato da Franco Narducci - si è poi incanalato sulle azioni volte a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro ai soggetti vulnerabili (disabili, migranti in condizione di svantaggio, detenuti, tossicodipendenti, donne in uscita dal circuito della prostituzione, persone inquadrabili all’interno dei fenomeni di nuova povertà, ecc.) per contrastarne l’esclusione sociale.
Marra ha proposto di istituire appalti pubblici nei quali si indichi il criterio obbligatorio di una quota d’assunzione di persone vulnerabili, di reimmettere nel circuito formativo i giovani con disabilità istituendo borse di studio degne per vivere. Anche Rondinelli si è detto favorevole alla creazione di un fondo ad hoc per gli over 50 e per i giovani in difficoltà.
Friden ha ricordato che la digitalizzazione comporta un cambiamento delle professioni e impone ai lavoratori e alle lavoratrici di adeguarsi ai nuovi paradigmi, mentre le istituzioni e i datori di lavoro devono favorire un adeguato livello di formazione continua, con il contributo finanziario anche delle imprese.
Franco Narducci ha sottolineato che i lavoratori vulnerabili sono sottoposti a un doppio fuoco incrociato: da una parte la necessità di avere un reddito e dall’altra l’assicurazione infortuni che preme per il loro rientro nel mondo del lavoro. Ada Marra in questo senso ha proposto l’istituzione di uno sportello unico pubblico che prenda a carico casi diversi, semplificando le procedure." (25/09/2019-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti
|