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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - PROGETTO FORM@ - MANFREDONIA (PRES. PATRONATO ACLI):"PATRONATI HANNO DIMOSTRATO DI POTER FARE MOLTO PER L'INTEGRAZIONE DI CHI ARRIVA IN ITALIA"

(2019-10-30)

  "Solo in Italia abbiamo, se li mettiamo insieme, ben 8.000 uffici, a cui si aggiungono quelli della  rete all’estero. Credo che non ci sia un'altra realtà così  capillare, sia in Italia che all'estero." Lo ha sottolineato Emiliano Manfredonia, presidente del Patronato ACLI, intervenendo al Seminario conclusivo del Progetto FORM@ per la formazione pre partenza nell'ambito dei ricongiungimenti familiari da parte dei Patronati del CEPA (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=59857). Una realtà di terzo settore definita dallo stesso Manfredonia "da holding", che è riuscita a lavorare  sinergicamente  attraverso un meccanismo fiduciario che  ha permesso la realizzazione del Progetto  FORM@."

Tuttavia, ha proseguito il Presidente del Patronato ACLI,  spesso siamo identificati come quelli che "fanno le
pensioni agli emigrati italiani all'estero". Con questo progetto abbiamo, però, dimostrato che possiamo e sappiamo fare altro e che probabilmente all’estero i patronati possono essere utlizzati  per molteplici iniziative, a cominciare dall’integrazione pre-partenza per chi arriva in Italia,” ha fatto presente Manfredonia.

Quanto ai dati sulla formazione pre partenza, l'esponente della ACLI ha segnalato come in piu' del 75% abbia coinvolto donne e per il 10% figli.  L'eta’ media:  32 anni.
Come il 40% degli intervistati avesse paura  delle difficoltà del percorso di integrazione e di non ruscire a trovare lavoro. Da aggiungere, in quest'ambito, che il 48% non avesse mai lavorato. "Dati molto semplici - ha affermato Manfredonia - ma che ci indicano, però,  come ci sia una grande sete di futuro da parte di queste persone che iniziano il percorso del ricongiungimento familiare. Al tempo stesso però- ha stigmatizzato l'esponente delle ACLI - c'é una vera e propria paura dell’integrazione forse anche per le narrazioni erronee che vengono diffuse in merito  nel nostro paese. Chiave di volta, tuttavia,  e’ il lavoro  per una vera integrazione piena" ha spiegato Manfredonia, aggiungendo: "Credo che questo progetto - pur se  la costruzione di una app,  non ha avuto grande successo, forse per lo scarso know how tecnologico dei nostri fratelli migranti -  abbia pero'  rinnovato in parte la narrazione sul percorso di integrazione, alquanto diverso da quello che spesso sentiamo raccontare sull'immigrazione".

Infine, l'esponente del Patronato ACLI ha tenuto a sottolineare "Dobbiamo tenere presente che le migrazioni non si combattono ma si gestiscono con percorsi di inclusione sociale, con il lavoro e con la scuola. E questo progetto e’ un piccolo esempio di quello che puo’ essere l''integrazione se governata,” ha concluso Manfredonia invitando le istituzioni, tra cui i ministeri dell'Interno, Lavoro e Ministero degli Affari Esteri che hanno supportato Progetto FORM@  ad 'utilizzare' i patronati per cerca di trovare soluzioni migliori per un’integrazione piu’ giusta ed efficace nel nostro paese." (30/10/2019 - ITL/ITNET)

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