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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - EUROPA - I SINDACATI DENUNCIANO A PRES.COMMISSIONE UE VON DER LEYEN MANCANZA DI TRASPARENZA SALARIALE DI GENERE DA PARTE DI IMPORTANTISSIME AZIENDE

(2019-10-25)

  La Presidente della Commissione europea Von der Leyen si è impegnata a portare avanti alcune misure per affrontare il differenziale retributivo di genere del 16% dell'UE entro i primi 100 giorni del suo mandato.

La Confederazione europea dei sindacati (CES) accogliendo con favore l'impegno punta su di lei per introdurre politiche che abbiano  la capacita'  di fornire un reale cambiamento nei settori pubblico e privato.

La CES chiede una Direttiva Transparency Pay che dovrebbe includere:

    verifiche obbligatorie annuali sulle retribuzioni di genere per i datori di lavoro con più di 10 dipendenti in  base al  pacchetto retributivo, comprese le prestazioni e bonus
    Le multe per le aziende con più di 10 dipendenti che non riescono a produrre una relazione sui livelli retributivi di genere
    Il diritto dei lavoratori di richiedere i dati relativi alla retribuzione dei colleghi, così come le informazioni sul retributivo di genere all'interno delle loro aziende
    Il divieto di clausole di segretezza sulla retribuzione nei contratti e un nuovo requisito per i datori di lavoro che fornisca le tabelle salariali negli annunci di lavoro
    Il supporto alla contrattazione collettiva come il modo migliore per eliminare il divario retributivo tra i sessi

La CES  presenterà tali proposte alla Pres. von der Leyen, nonché ai commissari designati Helena Dalli e Nicolas Schmit.

La nostra richiesta di una direttiva su questo tema viene  solo dopo che la metà degli Stati membri ha seguito la raccomandazione 2014 della Commissione europea sul divario retributivo di genere.

La crisi finanziaria del 2009 e successivi attacchi sulla contrattazione collettiva hanno aumentato la disuguaglianza nella retribuzione tra i generi. Il gap si sta chiudendo troppo lentamente e in realtà è ancora in aumento in alcuni stati membri.

Secondo il Segretario CES ed il Vice Direttore Generale Ester Lynch :

“Il principio della parità di retribuzione a parità di lavoro è stato sancito nei trattati europei dal 1957 in modo che si giungesse a rendere concreta tale realtà. Misure volontarie sul differenziale retributivo di genere è scandaloso affermare che sono state provato e sono fallite.

“Ecco perché abbiamo bisogno di rendere la trasparenza salariale di genere obbligatoria sia nel settore pubblico che e privato per smascherare la sottovalutazione del lavoro femminile che sta dietro questa disuguaglianza persistente.

“Sosteniamo pienamente il presidente della Commissione europea per rendere vincolante la trasparenza salariale  una priorità e lavorare con lei per assicurarsi che si possa portare avanti un reale  cambiamento.

“I datori di lavoro non possono nascondersi dietro titoli di lavoro di fantasia, hanno bisogno di essere in grado di giustificare le differenze di retribuzione.” (25/10/2019-ITL/ITNET)

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