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LAVORO - EUROPA - IL CEDS ACCOGLIE CONTESTAZIONI CGIL: L'ITALIA CON IL JOBS ACT VIOLA CARTA SOCIALE EUROPEA NEL DIRITTO DEL LAVORATORE AD UN CONGRUO INDENNIZZO IN CASO DI LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO"
(2020-02-10)
Per il Comitato Europeo dei Diritti Sociali il Jobs Act viola la carta sociale europea - accolte contestazioni CGIL sulla violazione del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a ricevere un ‘congruo indennizzo o altra adeguata riparazione’ in caso di licenziamento illegittimo, così come sancito dalla Carta sociale europea”. A sottolinearlo la CGIL in una nota a seguito della decisione del Comitato in merito al reclamo collettivo presentato nel 2017 dalla Cgil, con il sostegno della Confederazione Europea dei Sindacati.
Di seguito la nota: “Il CEDS ha accolto tutte le contestazioni espresse dalla Cgil e ha riconosciuto che il decreto legislativo n. 23/2015 è in contrasto con l’art. 24 della Carta sociale europea che sancisce il diritto alla reintegra per ogni lavoratore ingiustamente licenziato, oppure, se questa non è concretamente praticabile, un risarcimento commisurato al danno subito, senza ‘tetti’ di legge”.
Ed ancora: “Il monito arrivato da Strasburgo è netto e ineludibile, smentisce l’impianto teorico del Jobs Act. Ora va ripensata la disciplina del licenziamento non domandandosi quale sia il regime più favorevole per le imprese, ma quali siano le tutele più adeguate per i lavoratori e le lavoratrici. La via da seguire - conclude la nota della CGIL - esiste già: il ripristino e l'allargamento dell'articolo 18, come da noi sostenuto nel progetto di legge di iniziativa popolare 'Carta dei diritti universali del lavoro', tuttora pendente in Parlamento”.(10/02/2020-ITL/ITNET)
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