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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - GLI HOME VIDEO DEGLI ITALIANI DAGLI ANNI '20 AGLI ANNI '80 DEL NOVECENTO RACCOLTI DALL'ARCHIVIO NAZIONALE DEL FILM DI FAMIGLIA

(2020-05-12)

  Circa trentamila pellicole originali e inedite in formato ridotto (Super8, 8mm, 16mm, 9,5mm), girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento: è l’impressionante patrimonio di Home Movies, il primo Archivio dedicato alle pellicole ‘fatte in casa’ dagli italiani, che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che è il cinema privato. Un unico, grande racconto per immagini dove riscoprire le storie dei singoli e quelle delle nostre comunità - famiglie, associazioni, imprese, parrocchie, scuole - con le loro tradizioni e le loro innovazioni, le loro vite quotidiane e i loro eventi straordinari.  Questo patrimonio, interamente digitalizzato, viene ora offerto al pubblico per mezzo di una piattaforma dedicata, Memoryscapes, accessibile al link https://homemovies.it/memoryscapes/.

Il progetto, particolarmente significativo alla luce del momento complesso che stiamo vivendo, offre l’occasione a tutti e tutte di riscoprire la ricchezza del nostro patrimonio storico e visuale.

Memoryscapes è, in buona sostanza, una serie di percorsi tematici e geografici dove esplorare paesaggi, strade, volti, gesti, oggetti della nostra memoria.
Attraverso una navigazione semplice e immediata basata su una ricerca per anni, temi e luoghi, Memoryscapes permette di viaggiare nel tempo e nello spazio di un’Italia perduta e ritrovata.

Oltre mille brevi filmati sono accessibili per le prime due serie: Lungo la Via Emilia, dedicata alla vita e ai paesaggi dell’Emilia Romagna, e Cartoline Italiane, dove poter vedere le meraviglie della nostra penisola con gli occhi dei viaggiatori del passato. Dalla storica corsa delle Mille Miglia al Giro d’Italia, dal primo traffico cittadino degli anni ‘50 alle strade vuote durante l’Austerity dei primi anni ‘70, dai canti in festa per la Liberazione alla fine della guerra ai graffiti colorati delle proteste studentesche, fino ai piccoli gesti della quotidianità straordinaria: le candeline soffiate su una torta, i pranzi della domenica, i sorrisi dei matrimoni e i picnic primaverili. Ma anche le strade di Pompei visitate dai viaggiatori degli anni ‘20, le donne in costumi da bagno corti sulle spiagge degli anni ‘30, i viaggi di ritorno degli italianamericans durante il Fascismo, le scampagnate nonostante la Guerra negli anni ‘40, le Alpi viste con gli occhi degli sciatori degli anni ‘50, gli antichi borghi degli Appennini rimasti intatti e le località di mare affollate e in piena trasformazione negli anni del boom. E poi l’agricoltura nelle campagne e il panorama industriale: le città e i paesaggi che cambiano sotto l'occhio della cinepresa.

Un patrimonio straordinario accessibile a chiunque dal proprio pc o dal proprio dispositivo mobile: a studiosi e studiose, docenti di scuola e università, artisti e registi, cittadini e cittadine che abbiano semplicemente voglia di immergersi nelle immagini della nostra memoria.

“Memoryscapes è una sfida, quella di mettere a disposizione di un vasto pubblico la grandezza del nostro archivio, affermano gli organizzatori. Per noi è un traguardo fondamentale: dopo quasi vent’anni in cui abbiamo raccolto, digitalizzato, catalogato pellicole provenienti da tutta Italia, siamo felici di riuscire a renderle, progressivamente, visibili a tutti – dice Paolo Simoni, Direttore dell’Archivio e responsabile del progetto -.

Nella nostra lunga esperienza di archiviazione, ma anche di valorizzazione di questo patrimonio, al contempo fragile e potente, abbiamo capito che il primo approccio nei confronti di queste immagini è di tipo emozionale: il ricordo, il riconoscimento, la nostalgia di un tempo passato che ha attraversato la nostra infanzia, o quella dei nostri genitori, dei nostri nonni, fino alle generazioni più lontane a cui siamo legati come parte di una narrazione comune. E tuttavia, proprio attraverso questa spinta emozionale, possono essere veicolate analisi storiche, sociali, culturali: dalla moda al design, dai gesti di mestieri ormai scomparsi alle più grandi trasformazioni urbane, ma anche gli eventi straordinari, quando la grande storia incrocia e stravolge le vite di tutti e di tutte. Il cinema privato è il controcanto, spesso invisibile, della storia. La sfida del nostro lavoro è di farlo emergere e riscoprirlo. I pranzi di famiglia, le scampagnate, i battesimi, le vacanze al mare e gli eventi politici, religiosi e sportivi: ogni singola clip può raccontarci un episodio, un momento privato, un piccolo gesto che è anche una piccola storia. La forza di Memoryscapes è quella di riuscire a metterle in relazione, farle diventare una mappa del passato, con cui orientarci meglio nel nostro presente”.

Memoryscapes si avvale di un comitato scientifico di alto profilo internazionale, che comprende studiosi, archivisti e rappresentanti delle istituzioni. Ne fanno parte una figura di riferimento per i filmmaker e gli archivi online come Rick Prelinger (professore di cinema e digital media all'University of California Santa Cruz, fondatore dei Prelinger Archives e membro del direttivo dell'Internet Archive - archive.org), Marco Bertozzi (storico del cinema e documentarista, Università Iuav di Venezia), Luisa Cigognetti (storica e direttrice dell'Istituto Storico Parri), Michele Guerra (storico del cinema, Università di Parma, e Assessore alla Cultura del Comune di Parma) e Giacomo Manzoli (storico del cinema, Università di Bologna).

Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e del MiBACT, in collaborazione dei partner Istituto Storico Parri, Kinè e Bradypus. (12/05/2020-ITL/ITNET)

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