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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - COMMISSIONE BICAMERALE - PATRONATI FAVOREVOLI AL SUO INSEDIAMENTO NELL'AUSPICIO CHE VALORIZZI IMPORTANTE RUOLO RETE PATRONATI NELLE REALTA' ITALIANE ALL'ESTERO"

(2020-06-17)

  "Non solo sono operativi nei confronti delle esigenze previdenziali dei nostri connazionali all'estero ma forniscono un rilevante contributo alle nostre comunità all'estero come prezioso strumento di collegamento tra le strutture che caratterizzano la presenza dell'Italia all'estero e gli italiani non residenti fornendo un'assistenza ed una consulenza assai utili in materia di lavoro e di Previdenza."  A presentare gli esponenti dei quattro Patronati del CEPA, auditi in Comitato per gli Italiani all'estero e la valorizzazione del Sistema Itallia nel mondo, lo stesso Presidente Simone Billi, prima di dare la parola a ciascuno sulla Costituzione di una Commissione Bicamerale per le questioni degli Italiani all'estero. Iniziativa sollecitata unitariamente dai parlamentari eletti dalla Circoscrizione Estero e sostenuta da ben 6 proposte di legge.

Un'iniziativa che gli esponenti dei Patronati INCA CGIL, INAS CISL e ITAL UIL, insieme alla Federazione delle Acli internazionali, hanno dichiarato di condividere pienamente.

Andrea Malpassi, intervenendo anche a nome del Presidente dell'INCA CGIL Michele Pagliaro, si è detto favorevole e, senza tema di retorica, entusiasta all'idea che si costituisca una Commissione alla quale prenderanno parte non soltanto i parlamentari eletti all'estero ma anche quelli eletti in Italia, in modo tale da costruire un legame sempre più forte,  sinergico e sempre più stringente tra quello che è il nostro lavoro con gli italiani all'estero e quelle che sono le politiche del Paese.
Malpassi ha, quindi, ringraziato il Presidente del Comitato Billi per aver elencato  le competenze dei patronati, quelle tradizionali di previdenza ed assistenza, ma ad esse - ha fatto presente - altre se ne sono aggiunte  proprio sulla base dell'attivita'  portata avanti  dai Patronati in seno alle comunità all'estero per delineare cosa sia oggi la nuova emigrazione. In particolare, ha precisato il  Coordinatore dell'Area Migrazioni e Mobilità Internazionale dell'INCA CGIL, l'attività tradizionale costituisce oggi meno del 30% dell'impegno svolto dai Patronati  all'estero. La maggior parte delle richieste, delle domande e dei bisogni presentati agli sportelli investono i patronati di domande e di bisogni "nuovi" e che afferiscono fondamentalmente a due grandi settori: il rapporto con le rappresentanze italiane all'estero, ovvero con i Consolati e con il sistema Paese in Italia e l'altro, che ci interroga in modo sempre più stringente e drammatico, sono le questioni relative al mondo del lavoro e del welfare locale con i quali si confrontano le nuove migrazioni. Qualche esempio ?
La realtà del Regno Unito, dove le domande poste al Patronato vertono soprattutto sul come accedere ai sussidi di disoccupazione in un momento drammatico in cui anche in quella realtà, come temiamo anche nel nostro Paese, il dramma della pandemia  ha portato con sè il dramma della perdita dei posti di lavoro.

I  Patronati si mettono, pertanto, a disposizione per i lavori futuri come " antenna del Paese" per quel che succede all'interno delle realtà in cui vivono le nostre comunità all'estero, sapendo di poter contare su una realtà presente pressochè in tutto il mondo, capillarmente diffusa, organizzata, che conta sull'aiuto della politica per favorire la costruzione di quel rapporto auspicato da tempo. Un rapporto strutturato e sinergico tra la realtà di patronato all'estero e quella del mondo consolare e delle rappresentanze italiane. Un rapporto che non sia solo strutturato sulla buona volontà dei singoli localmente o sulla base di delle loro sensibilità ma che sia regolato, controllato e che sia digitato come certo.  "Sappiamo che c'è un rapporto che va avanti da molti anni. Sappiamo che c'è sensibilità da parte della politica su questo argomento ed il nostro auspicio è che proprio per il bene della nostra comunità all'estero da parte vostra ci sia sensibilita' ed intervento", ha concluso il Coordinatore dell'Area Migrazioni e Mobilità Internazionale dell'INCA CGIL.

“Da noi arriva un parere più che positivo all’istituzione della bicamerale, ha affermato Gianluca Lodetti, responsabile politiche internazionali dell’INAS-Cisl, ricordando come da tempo la sua costituzione abbia rappresentato un forte auspicio, come momento di sintesi  importante nell' inserimento delle politiche migratorie all'interno di quelle più complessive del Paese.  A ciò l'esponente dell'INAS ha associato l'auspicio di vedere inserite nel lavoro della Commissione le tante tematiche di cui i patronati si occupano quotidianamente.  Argomenti che sono cambiati moltissimo nel tempo e guardano ai grandi, radicali mutamenti  che sono intervenuti nel mondo delle migrazioni in questo periodo. Ovvero un'attività che guarda all'emigrazione tradizionale, agli anziani, ai problemi della terza età ed al tempo stesso alle nuove migrazioni. In particolare ai giovani che in tanti sono usciti dai confini in questi ultimi anni. E' un'attività molto complessa che riguarda una molteplicità di aspetti che non sono più quelli previdenziali, ma sono anche di tipo fiscale, assistenziale.

Da parte dell'INAS, dunque, l'auspicio che la grande rete dei Patronati, così capillare, venga considerata per quello che è.  In primis dallo stesso MAECI, per le grandi potenzialità che offre.
Da tempo siamo presenti in progetti complessi sul piano internazionale ma ci imbattiamo spesso su una scarsa consapevolezza da parte delle istituzioni e da parte delle autorità ministeriali sull'effettivo peso all'interno delle comunità italiane all'estero . Una realtà che mantiene una coesione sociale nell'ambito del proprio ruolo di corpi intermedi all'interno del mondo dell'emigrazione. Un ruolo che fa da collante fra Stato e comunità e che contribusce alla vitalità  del mondo dell'emigrazione.
Di qui l'auspicio che la futura Commissione Bicamerale consideri nel complesso il ruolo dei Patronati, lo approfondisca ed inserisca a pieno titolo l'attività dei Patronati  all'interno di un contesto più ampio.

In prima linea nei desiderata del Patronato della CISL la convenzione fra il Ministero degli Affari Esteri ed i Patronati che la stessa Legge 152 del 2001 prevedeva. Lodetti ha definito "quasi un cortocircuito la situazione che si è venuta a determinare: "abbiamo diversi soggetti che possono dare grandi apporti al mondo dell'emigrazione ma se non li si mette insieme, sedendosi attorno ad un tavolo per capire quello che fanno i diversi soggetti e le potenzialità che ha una vera sinergia, si omette una possibilità che invece potrebbe portare a grandi risultati.

Per Maria Candida Imburgia, Direttore Generale del Patronato ITAL UIL, l'insediamento di una Commissione Bicamerale è sicuramente un'iniziativa positiva che,  come i colleghi dell'INCA e dell'INAS, ne accogliamo favorevolmente, ritenendo sia un importante valore aggiunto nell'ambito del Sistema Italia nel mondo .
Imburgia - a nome anche della Presidenza CEPA, pro tempore coordinata dal Patronato ITAL UIL - non solo ha tenuto a  sottolineare il prestigio di cui godrebbe il dibattito sul piano istituzionale ma ,soprattutto, "l'opportunità di un confronto fattivo sulle proposte da tempo avanzate da parte degli stessi Patronati.  Tra queste, l'esponente dell'ITAL UIL, ha significativamente ricordato la convenzione tra Patronati e MAECI, che attende da anni una soluzione, nonostante l'utilità dell'apporto dei patronati alla rete consolare.  Dall'ultima interlocuzione sono trascorsi ben due anni, ha fatto presente il Direttore del Patronato UIL, che nel frattempo ha aperto una interlocuzione con le proprie sedi all'estero, ottenendone risposte più che positive sull'ottimizzazione delle risorse, dei tempi ed anche dei costi che tale convenzione produrrebbe.

Altro elemento di rilevante interesse per i Patronati, che auspica di poter portare quanto prima all'attenzione della Bicamerale  riguarda la valorizzazione economica delle dichiarazioni di esistenza in vita dei pensionati italiani all'estero. Noi patronati, ha chiarito Imburgia , su mandato dell'INPS e di Citybank, siamo ufficialmente "certificatori" della validità dei dati degli italiani all'estero per il recepimento della pensione da parte dei pensionati all'estero.  Un ruolo, dunque, molto importante al quale, invece, non è riconosciuta alcuna valorizzazione" ha tenuto a ribadire il Direttore generale del Patronato ITAL, sottolineando il dato di fatto che "i Patronati certificano il 90% delle dichiarazioni di esistenza in vita all'estero". 

Altro dato importante sul ruolo dei Patronati:  "accogliamo e tuteliamo all'estero ogni giorno milioni di cittadini, così come accogliamo e tuteliamo i nostri assistiti in Italia e siamo i garanti dei loro diritti perchè, oltre alle pratiche pensionistiche, diamo loro tanta, tanta, consulenza, oltre che un conforto a cittadini giovani ed anziani. Il nostro- ha concluso Imburgia - è un servizio universale e gratuito rivolto non soltanto al singolo ma anche in quanto esponente di una famiglia ed una comunità residente all'estero" con quanto questa condizione evidentemente comporta".

"Il dibattito sulla commissione è anche un’ottima occasione per riflettere sui sistemi di rappresentanza degli italiani all'estero" ha dichiarato nel corso dell'audizione il Vicepresidente Federazione Acli Internazionali, Matteo Bracciali.

Comites, CGIE e rappresentanza parlamentare devono integrarsi, ognuno per le proprie competenze, in modo da garantire risorse e risposte efficaci e tempestive alle nostre comunità all'estero perché è da questo fattore e dagli investimenti nell'informazione che rafforza la partecipazione alla vita sociale e politica degli expat.
  Il taglio dei parlamentari all'estero proposto nella riforma costituzionale – ha,d'altra parte, affermato  Bracciali -  va nella direzione opposta rispetto a questo assunto e la riteniamo una scelta profondamente sbagliata ed ingiusta”.

Ma Bracciali ha anche affrontato altri elementi importanti nella vita delle famiglie emigrate,  alla luce di una recente ricerca ,che sottolineano la necessità di sostegno per la ricerca della casa e del lavoro e l’apprendimento della lingua . Sono queste in particolare le richieste che emergono con più forza tra i nostri connazionali all’estero e alle quali il nostro sistema paese non riesce a dare una risposta complessiva. È necessario rinnovare in questo senso la mission dei patronati e la bicamerale ci può aiutare a fare il salto di qualità”. E il punto di vista delle ACLI sul quale è intervenuto il Vice Presidente della Federazione delle Acli Internazionali  Matteo Bracciali. (17/06/2020-ITL/ITNET)

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