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ITALIANI ALL'ESTERO - SICILIANI NEL MONDO - AUGELLO (PRES.CARSE): "FINALMENTE LA SICILIA TORNA A PARLARE DI EMIGRAZIONE" PER INIZIATIVA DELL'ASSESS. SICILIANO DELLA FAMIGLIA, POLITICHE SOCIALI E LAVORO

(2020-07-30)

  "FINALMENTE INFRANTO IL VENTENNALE SILENZIO LA SICILIA TORNA A PARLARE DI EMIGRAZIONE" così il Presidente del Carse Salvatore Augello annuncia l'iniziativa istituzionale, dopo "un silenzio che dura da oltre venti anni, il 28 luglio scorso finalmente è stato infranto e la Regione Sicilia, per mezzo del suo Assessore Della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, ha posto l’attenzione sul rapporto tra regione, associazioni e siciliani all’estero"

"Dopo diverse sollecitazioni del Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE) dove confluiscono oltre all’USEF, ANFE Palermo, AITEF, COES, CRASES, FERNANDO SANTI, SIRACUSANI NEL MONDO, RAGUSANI NEL MONDO E UIM alle quali si erano aggiunte anche quelle della CSNA presieduta da Vincenzo Arcobelli e quelle del Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone, finalmente è stato possibile avere un incontro franco ed esaustivo su tutta la vicenda dell’emigrazione siciliana.

Salvatore Augello nella sua qualità di Presidente del CARSE, intervendo dopo l’introduzione dell’Assessore e l’intervento di Vincenzo Arcobelli del CGIE, ha sottolineato il ruolo che la Sicilia in passato ha avuto tra le comunità emigrate. La Sicilia, ha ricordato Augello è stata antesignana nel dotarsi di una legge in difesa delle proprie comunità emigrate, dotandosi nel 1975 di una legge che ha fatto da riferimento per le altre regioni che nel tempo si sono attrezzate per seguire ed assistere le loro comunità.

Da antesignana ad assente nel mondo delle consulte fin dal 1999, fino a fare scomparire del tutto la politica verso i siciliani all’estero, togliendo anche la delega assessoriale all’emigrazione. Dopo avere richiamato due tentativi fatti in passato attraverso il decreto Papania del 2000 e quello di Leanza del 2010, Augello ha ricordato la lunga serie di iniziative fatte dalle associazioni siciliane per chiedere un aggiornamento della legislazione che pur essendo ancora buona, risale però al 1980 e da allora ha avuto un solo aggiornamento nel 1984.

Tra le tante iniziative, vanno ricordate il convegno “Memorie del futuro” del 2008, l’autoconvocazione della Consulta ed il convengo "II ruolo dell'emigrazione nelle politiche di sviluppo regionale" del luglio 2016 tutte presso la Sala Gialla del Palazzo dei Normanni, il convegno di Raddusa del settembre del 2019 su “La legge dimenticata”, per citarne alcune. Tutte iniziative svolte al fine di riportare la Sicilia ad avere una politica rivolta alle sue numerose comunità all’estero.

Augello, che ha ricordato che la nuova consulta non può non tenere conto di quanto prevede la legge 55/80, conviene sulla necessità non solo di rivedere la composizione della Consulta stessa, ma anche di superare barriere ideologiche che in emigrazione non hanno motivo di esistere, poiché per difendere con successo le comunità emigrate è necessario fare un lavoro di squadra. Solo così si possono raggiungere gli obiettivi che le associazioni si pongono e che i siciliani all’estero attendono con sentimenti nuovi verso la propria terra.

Una forte spinta ad un modo nuovo di affrontare l’emigrazione, viene certamente dal seminario, fortemente voluto dal CGIE, dei giovani italiani all’estero tenuto a Palermo nell’aprile del 2019. Le nuove generazioni, infatti, guardano con occhio nuovo alla terra d’origine dei padri e lasciano ben sperare non solo per avviare un necessario rinnovo del mondo dell’associazionismo, ma anche ad un approccio nuovo e moderno con le tematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione che non possono più essere eluse.

La proposta è quella di insediare la consulta e di indire la quarta conferenza dell’emigrazione ed in quelle sedi portare un nuovo testo aggiornato della legislazione siciliana in materia di emigrazione, un testo che tenga conto delle nuove tematiche che purtroppo spesso si aggiungono alle vecchie mai risolte, da sottoporre all’attenzione delle istituzioni che debbono infine trasformarle nella nuova legge che i siciliani all’estero ed il mondo delle associazioni da tempo sollecitano.

Oggi, a giudicare dalla passione messa dall’Assessore Scavone nella sua introduzione alla riunione, appare più vicino l’obiettivo di ripristinare finalmente la consulta dell’emigrazione e dell’immigrazione siciliana. Uno strumento che sicurante andrebbe a rafforzare l’importante ruolo che l’Assessore ricopre all’interno della Conferenza Stato Regioni, dove gli è stata affidata la presidenza della commissione delle consulte regionali. Un incarico che a nostro avviso vuole ricordare l’importante ruolo che la Sicilia in passato ha avuto in queste tematiche.

Il CARSE, anche per bocca di Gaetano Calà, rivendica il ritorno della delega dell’emigrazione, nell’ambito dell’Assessorato della Famiglia, quale segnale forte non solo del ritorno della Consulta Regionale, ma del ritorno dell’attenzione della politica siciliana verso la propria emigrazione.

Per accelerare tale percosso, l’Assessore ha proposta la istituzione di un tavolo di lavoro che cominci subito ad elaborare la nuova politica ed a preparare la nomina e l’insediamento della nuova consulta. La gestione del tavolo è stata affidata al Dr. Severino Richiusa dell’Assessorato ed a Salvatore Augello del CARSE. A breve il primo incontro sul tavolo di lavoro." (30/07/2020-ITL/ITNET)

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