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SICUREZZA SOCIALE - BONUS DEPUTATI - ON. INVIDIA(M5S): "GRAZIE A TRIDICO PER RISPOSTE SU BONUS A DEPUTATI: SUA CONDOTTA INAPPUNTABILE"

(2020-08-14)

  “Ringraziamo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico per aver riferito oggi in commissione Lavoro alla Camera sulla vicenda dei bonus per le partite Iva e gli autonomi incassati da alcuni deputati. Tridico ha risposto in maniera esaustiva alle nostre domande e ha confermato un principio che da sempre abbiamo a cuore: la trasparenza dei dati e la correttezza delle procedure messe in campo per evitare le irregolarità e gli abusi”. Così in una nota il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera Niccolò Invidia, a margine dell'audizione del presidente dell'Inps.

“Il Movimento 5 Stelle ha chiesto per primo in audizione che fossero resi noti, nel rispetto delle indicazioni del Garante per la privacy, i nomi dei parlamentari che hanno chiesto il bonus e non solo di quelli che lo hanno ottenuto, insieme ai dati disponibili su eventuali richieste da parte di eletti nelle Regioni. Abbiamo anche immediatamente attivato le misure utili a individuare i responsabili di questa condotta non illegittima, ma del tutto inappropriata e contraria all’etica dell’istituzione di cui facciamo parte. In ogni caso, per il ruolo che svolgiamo, come confermato anche dal Garante, nessuna violazione della privacy è stata commessa dall’Inps, che ha avviato anche un audit interno sulla gestione dei dati personali e sulla eventuale indebita trasmissione di informazioni sensibili ai media”, continua.

“Dall’audizione – prosegue Invidia – è emerso che l’individuazione delle richieste di bonus effettuate da alcuni parlamentari è frutto del normale lavoro di verifica della Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps, la stessa struttura che ha fatto emergere gli eccessi nel ricorso alla Cassa integrazione. La Direzione ha esposto al presidente Tridico il dubbio sul diritto dei parlamentari, così come di altri eletti che percepiscono indennità e trattamento previdenziale, a percepire il bonus. La risposta è stata quella che conosciamo: ne hanno diritto, ma la questione è ovviamente di inopportunità per rappresentanti delle istituzioni che percepiscono indennità elevate. Non c’è stata quindi alcuna smania persecutoria da parte dell’Istituto come dicono le opposizioni - l’Inps non è certo il Kgb della previdenza –, ma semplice e dovuto scrupolo nel verificare la sussistenza del diritto a ricevere le varie prestazioni erogate”.

“Il presidente Tridico ha operato correttamente mettendo subito in campo tutti gli strumenti e le iniziative necessarie a fare chiarezza. Lo stesso non si può dire dei deputati che hanno chiesto il bonus, rispetto ai quali non c’è scusa che regga. Ribadiamo la nostra richiesta alle altre forze politiche di fare chiarezza al loro interno come ha fatto il Movimento 5 Stelle che, come confermato dal capo politico Vito Crimi, ha avviato tutte le procedure previste per approfondire il caso e adottare le sanzioni che si riterranno necessarie”, conclude Invidia. (14/08/2020-ITL/ITNET)

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