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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - G7/WASHINGTON - PRES. EUROPARL. SASSOLI "C'E' PIU' CHE MAI BISOGNO DI COOPERAZIONE PARLAMENTARE INTERNAZIONALE PERCHE' LA DEMOCRAZIA PERMANGA

(2020-09-12)

  Nancy PELOSI, portavoce della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, ha accolto gli ospiti, i Presidenti e dei Capi Parlamento del G7, in qualità di portavoce del Congresso degli Stati Uniti, in occasione del 19 ° incontro annuale dei relatori del G7 per affrontare l'importante questione del cambiamento climatico edi suoi effetti sulla vita dei nostri cittadini.

Dando il suo benvenuto al Presidente del Parlamento europeo David SASSOLI, Pelosi ha sottolineato come, sotto la guida del Presidente Sassoli, il PE sia stato un partner chiave nelle lotte climatiche globali dichiarando un'emergenza climatica e ambientale globale che sollecita tutte le nazioni dell'UE a impegnarsi per raggiungere le emissioni zero entro il 2050.

Da parte sua Sassoli ha stigmatizzato l difficoltà dell'attuale stagione, pur avendo già avviato una buona riflessione su alcuni obiettivi che l'Unione Europea intende raggiungere in materia di cambiamento climatico.
Nello scorso marzo, quando è iniziata questa diffusa pandemia che ha bloccato il pianeta, ci siamo impegnati come Unione Europea, come Parlamento Europeo, perche la democrazia non poteva essere sospesa. E perche' tanti esempi autoritari nel mondo non  fanno parte di quel riferimento a cui bisogna indirizzarsi.  Le crisi, vogliamo superarle con democrazia e trasparenza, con la partecipazione dei cittadini. La democrazia non può essere sospesa, nonostante  il Covid. C'è  più che mai bisogno di cooperazione parlamentare internazionale perché la democrazia resti di moda.

Negli ultimi mesi, la crisi causata dalla pandemia ha colpito ogni aspetto delle nostre società come questioni finanziarie, questioni economiche e questioni sociali. Poiché il cambiamento climatico, associato alla pandemia, in questo momento sta tormentando i nostri cittadini.

Abbiamo iniziato questa legislatura europea cercando una lettura della vita contemporanea, e l'abbiamo trovata in una riflessione che ha coinvolto tutte le istituzioni europee. La chiave per noi è salvare il pianeta e ci siamo posti un obiettivo ambizioso, riuscire nel 2050 ad essere un continente a zero emissioni.

Vogliamo unire tutti i nostri sforzi verso questo obiettivo. La proposta del Green Deal ci ha aiutato anche in questo periodo di Covid. Comprendiamo che con i nostri paesi, con i nostri Stati membri, dobbiamo convertire tutte le energie per raggiungere obiettivi comuni.

La trasformazione ecologica, per noi, deve andare di pari passo con sostenibilità, sostenibilità economica, sostenibilità sociale e lotta alle disuguaglianze. Credo che in questo momento dovremmo anche pensare insieme ad alcuni strumenti che non danno la misura della lotta alla disuguaglianza.

Il riferimento al PIL non è più sufficiente abbiamo bisogno di nuovi indicatori che si riferiscano, ad esempio, al fatto che la crescita non può essere infinita su cui si misura il benessere alcuni parametri che riguardano la formazione, la sostenibilità sociale o la lotta alle disuguaglianze.

Credo che in questo momento in Covid, di paura anche per i nostri cittadini, la politica e i parlamenti, in particolare, debbano essere case aperte, aperte al dibattito e con cui collaborare l'un l'altro.

Sono molto d'accordo con il Presidente Shäuble, abbiamo una serie di valori che studiamo e che dobbiamo integrare sempre di più. Ovviamente l'incontro di oggi sarà ricco di suggerimenti; e ovviamente sarà un arricchimento per tutti noi.(12/09/2020-ITL/ITNET)

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