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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - IL MAXXI FESTEGGIA I PRIMI 10 ANNI CON UN RICCO PROGRAMMA MULTIDIMENSIONALE CHE ATTRAVERSO LA STORIA GUARDA AL FUTURO

(2021-02-16)

  Il MAXXI compie 10 anni e guardando al futuro propone ai visitatori un ricco programma di iniziative particolarmente interessante in cui la ricerca portata avanti nei mesi del lockdown offre nuove espressioni multidimensionali e nuovi spazi di riflessione e di approfondimento.

“In questi mesi il MAXXI, come tutte le istituzioni culturali, e’ stato chiuso ma mai spento" ha fatto presente Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI. Durante il lock down, abbiamo deciso, infatti, di lavorare su tre fronti. Prima di tutto, ci siamo impegnati a rafforzare il patrimonio del museo arricchendo la collezione pubblica nazionale offerta gratuitamente ai visitatori. Poi ci siamo trasformati in una stazione di broadcasting offrendo alla nostra collettivita’, appassionata di arte e architettura ma non solo, la possibilità di comprendere il tempo che stiamo vivendo.
L’abbiamo fatto con il progetto “Io resto a casa” che ha coinvolto molti artisti e che ha avuto 15 milioni di visualizzazioni. La terza azione e’ stata quella di continuare la ricerca grazie alla quale possiamo presentare oggi il programma del 2021”.

Per celebrare il suo decimo anniversario il museo propone come primo evento espositivo "Una Storia per il futuro. Dieci anni di MAXXI: viaggio nella storia del museo per creare nuove idee e visioni di futuro". Una mostra che attraverso 1200 immagini ripercorre la storia di questo museo e contestualmente la Storia di questi anni. Nella lunga galleria al primo piano trovano infatti spazio sia le immagini dei tanti progetti espositivi ospitati in questi anni al MAXXI che i filmati, realizzati in collaborazione con l’ANSA, sui principali eventi nazionali e internazionali di questo decennio come il terremoto di Haiti, la cattura di Osama Bin Laden, il viaggio spaziale di Samantha Cristoforetti, i naufragi a Lampedusa sino al lockdown mondiale causa Covid.
Organizzata in cinque macrosezioni, Il MAXXI e la Città, La Moltitudine, Mondi, Le Sfide della Realtà e Credete nell’innovazione?, l’esposizione si pone come una rilettura della Storia recente, creando corrispondenze tra i fatti del mondo e i temi sviluppati contemporaneamente dagli artisti e dagli architetti al MAXXI.

Tante le grandi mostre in calendario tra cui ‘Casaballa’, in programma dal 26 maggio ad ottobre 2021: un appuntamento espositivo in due sedi diverse di cui una rappresenta una vera e propria sorpresa ovvero la casa di Giacomo Balla che puo’ considerarsi una vera e propria opera d’arte con quadri e sculture, pareti dipinte, mobili e oggetti decorati.
"La mostra è nata dall’occasione di potere lavorare sulla vera casa di Giacomo di Balla, situata in Via Oslavia in Prati a Roma, che non e' mai stata aperta al pubblico. Qui l'artista visse dalla fine degli anni Venti al 1958, anno della sua morte, e qui continuarono a vivere le sue due figlie, Luce e Elica, sino a metà degli anni Novanta.
Passata attraverso una situazione ereditaria complessa, oggi la casa si apre finalmente ai visitatori grazie ad un accordo con i tre eredi Balla e grazie ad un progetto elaborato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio che ha il vincolo sulla casa e sugli oggetti all'interno” ha  dichiarato ad ITALIANNETWORK Bartolomeo  Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte e curatore del progetto espositivo.

"Partendo dunque da questa suggestione, nasce la mostra al MAXXI, che propone alcuni elementi di questa casa, ceduti prima che la Soprintendenza ponesse il suo vincolo, come la Camera Verde e la porta dello studiolo rosso. Accanto,  una serie di oggetti, arredi,  bozzetti, disegni e progetti legati al periodo Futurista. Una settantina di lavori che fanno riferimento all’idea di arte applicata che aveva Balla e permettono di comprendere cosa l’artista intendesse per ricostruzione futurista dell’universo” continua Pietromarchi sottolineando come le opere in mostra al MAXXI provengano dalla collezione privata di Laura Biagiotti, la stilista di fama internazionale scomparsa quattro anni fa.
"Opere, gentilmente prestate dalla figlia della stilista e che sono state esposte molto raramente. La mostra rappresenta quindi una bellissima occasione per ammirarle” ha proseguito Pietromarchi precisando che le visite alla casa di Balla saranno su prenotazione e si effettueranno durante il periodo della mostra il fine settimana con una guida.

Accanto alle opere di Balla, la rassegna presenta anche alcuni lavori realizzati da sette artisti italiani e internazionali contemporanei tra cui grafici, architetti, performer e designer che hanno reinterpretato le idee del futurismo nel mondo di oggi. Tra gli artisti invitati Bêka & Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti e Leonardo Sonnoli.

Tra gli appuntamenti piu’ rilevanti da segnalare, nell'anno del decennale del MAXXI,  l’omaggio ad Aldo Rossi, il grande maestro dell’architettura mondiale e primo italiano a vincere nel 1990 il Pritzker Prize. La rassegna, in apertura il 9 marzo, propone 800 pezzi tra cui documenti, carteggi, modelli, schizzi, disegni e fotografie, tra cui le immagini di celebri fotografi quali Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Antonio Martinelli e Ugo Mulas.

E sempre a marzo, il 31, apre la collettiva "Più grande di me. Voci eroiche dall’ex Jugoslavia": un viaggio, sul solco delle precedenti ricognizioni dedicate ai paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo, teso ad esplorare la produzione artistica dei paesi dell’ex Jugoslavia. In mostra le opere di oltre 50 artisti a partire da Marina Abramovic fino a Igor Grubic, Jasmina Cibic, Alban Muja e allo storico collettivo IRWIN.

E per il prossimo autunno, altri appuntamenti da non perdere. Dall’inizio di ottobre fino a febbraio 2022, l’istituzione museale romana ospita "Sebastião Salgado. Amazônia",  realizzata in collaborazione con l'agenziafotogiornalistica  Contrasto e curata da Lélia Wanick Salgado.
Per sei anni il fotografo, uno dei più stimati ed impegnati del nostro tempo, ha viaggiato nell’Amazzonia brasiliana fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e, soprattutto, le comunità indigene che ci abitano. Ora, per la prima volta, 200 immagini vengono mostrate al pubblico italiano per accendere l’attenzione sulla necessità di proteggere quelle popolazioni che rischiano l’estinzione.

E sempre ad ottobre, "The Purple Line’ di Thomas Hirschhorn. L’artista svizzero, uno dei piu’ controversi della scena internazionale, propone un’enorme installazione composta da una parete viola lunga 200 metri dove per la prima volta sono esposti tutti i lavori della serie dei Pixel- Collage, realizzati tra il 2015 e il 2017. Con queste opere, nate dal lavoro di ricombinazione di foto pubblicitarie e immagini di corpi mutilati, l’artista vuole responsabilizzare i nostri sguardi, troppo assuefatti a “pixelare” la realtà.

Ed ancora ad ottobre, nello Spazio Extra MAXXI, le fotografie di Mario Giacomelli dialogano con i Cretti e le Combustioni di Alberto Burri nella mostra "Mario Giacomelli e Alberto Burri. Fotografia e immaginario materico".  Una rassegna che mette in evidenza il legame e le corrispondenze tra i due artisti.

A novembre "Buone Nuove" racconta invece l’evoluzione della professione di architettto a partire dal ‘900, un campo sempre più segnato dalla presenza femminile, di collettivi, coppie e gruppi guidati da progettiste: dalle pioniere come Eileen Grey, Charlotte Perriand, Lina Bo Bardi e Phyllis Lambert alle archistar come Zaha Hadid, Kazuyo SeJima, Elisabeth Diller e Gae Aulenti.  La mostra è stata anche l'occasione per acquisire opere di giovani architette.

A fine novembre in scena i film di Cao Fei che giocano su realtà e fantasia, reale e virtuale, memoria e futuro. La mostra, a cura di Hou Hanru e Monia Trombetta, presenta insieme ai due film Haze and Fog (2013) e La Town (2014), gli ultimi lavori dell’artista cinese: Nova (2019), film di fantascienza che racconta la storia senza tempo di Hongxia, il quartiere in cui vive Cao Fei, reinventato e ambientato nel futuro; l’opera di realtà virtuale The Eternal Wave (2020) e Isle of Instability (2020), ultimo lavoro realizzato dall’artista nella sua casa a Singapore, in cui approfondisce le ripercussioni psicologiche della pandemia e dell’isolamento.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato che, a fine ottobre, ospiterà una mostra su Cao Fei.

Da segnalare inoltre a settembre la mostra dedicata al decennale dello Swatch Art Peace Hotel, la residenza d’artista inaugurata da Swatch nel 2011 a Shanghai dove artisti emergenti da tutto il mondo hanno la possibilità di vivere e lavorare immergendosi in una delle aree culturali più interessanti del sistema artistico internazionale.

In calendario anche alcuni focus d’artista tra cui quello dedicato a Navin Rawanchaikul, uno dei principali artisti contemporanei asiatici. In mostra, da marzo, un nucleo di lavori che ritraggono la comunità dei migranti dell’Asia meridionale nella loro vita quotidiana a Roma e nel Lazio. Da segnalare, un grande quadro realizzato nello stile dei poster di Bollywood, l’industria cinematografica indiana.

Il 29 aprile apre invece il focus "Scarpa/Olivetti. Brani di una storia condivisa" sulla straordinaria collaborazione tra l’architetto e l’imprenditore. A giugno, infine, Luca Vitone è il protagonista del focus "Le stanze dell’imperatore’  realizzato in collaborazione con Villa Adriana.

In chiusura di conferenza, Giovanna Melandri ha ricordato un altro grande progetto gia’ pronto da tempo ma rimandato causa Covid: l’apertura del MAXXI L’Aquila.
Allestito a Palazzo Ardinghelli, il nuovo museo si propone di contribuire al rilancio del territorio ferito dal sisma attraverso la cultura. Il progetto propone nel capoluogo abruzzese opere site-specific eseguite da cinque artisti italiani: Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio e il maestro Ettore Spalletti.
A questi lavori si aggiunge il progetto di Anastasia Potemkina, prodotto in collaborazione con la V-A-C Foundation di Mosca e realizzato con la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, primo passo per valorizzare il dialogo tra artisti russi e italiani in un edificio storico  restaurato grazie a una generosa donazione del governo della Federazione Russa.
Nel nuovo museo un’attenzione speciale è inoltre dedicata alla fotografia con la committenza affidata a Paolo Pellegrin e le opere di Stefano Cerio.
Nelle sale dell’edificio allestite anche opere della collezione del MAXXI tra cui creazioni di Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, Rudolph Stingel, Sol LeWitt, Allora&Calzadilla.

Quanto alle iniziative internazionali ?  L'unica indiscrezione: i progetti ci sono, gli accordi anche, ma fino a quando non vi saranno certezze sull'apertura a tutto campo dei musei, nel nostro come negli altri Paesi partner, il tutto rimarra' top secret ! (16/02/2021-Letizia Guadagno/ITL/ITNET)

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