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FORMAZIONE IN ITALIA - CRISI DELLA SCUOLA: UN GIOVANE SU 5 ABBANDONA LA SCUOLA . I RIFLESSI SUL FUTURO.

(2021-09-07)

Troppo spesso il quartiere, la famiglia e le circostanze socio-economiche da cui provieni determinano il tuo livello d’istruzione e le tue future opportunità di vita. Purtroppo, anche in Italia questa è una realtà per un numero sempre maggiore di giovani. E ciò succede anche nella civilissima Italia, dove solo l’8% di bambini i cui genitori non hanno terminato le scuole superiori arriva alla laurea, mentre il 65% di coloro che hanno almeno un genitore laureato otterrà la laurea.

Crescenti diseguaglianze socio-economiche, caos amministrativo, e mancanza di una visione per il futuro fanno sì che la scuola pubblica non riesca più ad essere un efficace ascensore sociale, specialmente nelle comunità più svantaggiate del paese.

Emorragia di talenti: La scuola italiana soffre uno dei livelli più alti di abbandono scolastico in Europa, con un giovane ogni cinque che non finisce le scuole superiori. La bassa crescita economica e l’alta disoccupazione fa sì che l’Italia abbia anche uno dei tassi più alti di giovani che una volta lasciata la scuola non studiano, non lavorano e non si formano (NEET). Questo enorme spreco di talenti ed energie che dovrebbero contribuire alla crescita economica e culturale del nostro Paese, rafforza un ciclo di marginalità sociale e povertà che la scuola stessa dovrebbe contrastare.

Povertà educativa:  In Italia un quindicenne su cinque non raggiunge le competenze minime in matematica, uno su quattro non le raggiunge in italiano. I ragazzi che vivono in contesti di disagio e povertà hanno 5 volte di più il rischio di non raggiungere queste competenze.

Mancanza di visione e poche risorse: Gli insegnanti italiani sono tra i più anziani dei Paesi ad alto reddito, e soffrono un sistema demotivante e senza prospettive di crescita professionale. Guadagnano molto meno dei loro pari in altri paesi e, soprattutto nelle materie STEM, ne mancano a migliaia. In questo contesto, l’Italia continua a spendere per la scuola meno della media OCSE e per l’università ancora meno.

La società, l’economia ed il mondo del lavoro continuano a cambiare, mentre troppi dei nostri giovani vengono lasciati senza le competenze e le conoscenze necessarie a determinare il proprio futuro in una società globale in continuo cambiamento.

Su questo quadro si inserisce l'impegno di Teach For Italy:  una rete globale di 60 organizzazioni partner indipendenti, guidate e governate a livello locale e un'organizzazione globale che lavora per accelerare il progresso della rete. Ogni partner della rete recluta e sviluppa futuri leader promettenti per insegnare nelle scuole e comunità con risorse insufficienti delle loro nazioni e, con questa fondazione, per lavorare con gli altri, all'interno e all'esterno dell'istruzione, per garantire che tutti i bambini siano in grado di realizzare il loro potenziale. L'organizzazione globale di Teach For All lavora per aumentare l'impatto della rete supportando lo sviluppo di nuove organizzazioni; promuovere la connettività di rete e l'apprendimento; formazione e consulenza; e consentire l'accesso alle risorse globali a vantaggio della rete. (06/09/2021-ITL/ITNET)

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