DONNE - PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE "PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE" - OSSERVATORIO ERICSKON SUGLI "STEREOTIPI DI GENERE
Gli stereotipi di genere condizionano tanti ambiti della vita quotidiana, soprattutto il mondo del lavoro. Ostacolano la parità tra i sessi. E anche la violenza è frutto di una cultura «fatta» di stereotipi. Ma attraverso l’impegno dei media e l’educazione delle nuove generazioni, si possono superare, afferma una iniziativa promossa dall'Osservatorio Centro Studi Erickson , che promuove una iniziativa al Palacongressi di Rimini i|13 e 14 ottobre 2017 proprio sugli stereotipi di genere.
"Il WeWorld Index 2017 dimostra che una effettiva parità di opportunità tra il genere femminile e quello maschile influenzerebbe positivamente tutta la società: raggiungere e garantire la parità non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche fondamentale per uno sviluppo sostenibile. Non a caso la nuova Agenda 2030 ribadisce la necessità di “raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze” (Goal 5). Tuttavia, come ci mostra il Gender Gap Index del World Economic Forum, siamo ancora lontani da questo obiettivo, specie nell’ambito della partecipazione politica (dove il gap si è ridotto solo del 23%) e delle opportunità economiche (dove è diminuito del 59%) e 170 sono gli anni che servirebbero per colmarne il divario. Davvero troppi.
A contribuire in maniera significativa all’allargamento del gender gap sono gli stereotipi di genere. Quando si traducono in comportamenti abituali, le ripercussioni sulla società in generale – e sul mondo del lavoro in particolare – sono evidenti. Basti pensare che gli stereotipi di genere caratterizzano ancora oggi il 50% dell’industria pubblicitaria, condizionando orientamenti e comportamenti, anche se il 40% delle donne tende a non riconoscersi. Aprendo così anche una grande opportunità di business, se si pensa che le pubblicità in grado di andare oltre le immagini stereotipate impattano del 12% in più in termini di efficacia e percepito del marchio.
«Abbandonare gli stereotipi acquisiti durante l’infanzia e l’adolescenza dal contesto familiare e sociale non è semplice», spiega Chiara Volpato,docente di Psicologia Sociale presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. «Richiede un lavoro lungo, profondo e, soprattutto, costante, perché, anche quando sono stati rifiutati a livello consapevole, gli stereotipi tendono a ripresentarsi alla nostra mente e a riproporsi come guida dei nostri comportamenti, soprattutto nei momenti di stanchezza, tensione e stress. Per evitare il loro impiego bisogna esercitare un controllo attento su pensieri e linguaggio, evitando di cadere nelle trappole del discorso quotidiano, delle chiacchiere da bar che spesso veicolano le idées reçues, apparentemente innocenti, in realtà foriere di divisioni e risentimenti».