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RICERCA SCIENTIFICA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO - COLORIMETRO PER DIAMANTI MADE IN TRENTINO
Grazie ad un colorimetro per diamanti tutto "made in Trentino" è nato un prodotto nato dall'opera congiunta di un'azienda di Cavalese (TN), Gemmarum (che per l'occasione ha creato lo spin-off Gemchrom) che opera nel settore degli strumenti per l'analisi e il taglio delle pietre preziose, il centro di ricerca Materiali e Microsistemi della Fondazione Bruno Kessler e l'azienda Eoptis di Trento.
Valentino Proietti - amministratore di Gemchrom - ha spiegato durante l'incontro di presentazione dello strumento che si è tenuto lo scorso giugno a Cavalese, che riuscire a determinare con certezza il colore del diamante, e quindi la sua purezza, può avere un valore, per il mercato, enorme. Più la pietra è incolore, infatti, più vale. Una sfida alla quale si sono dedicati tutti quelli che nel mondo hanno provato a realizzare un prodotto simile. Con l'aiuto di Eoptis, azienda che si occupa di progettare e produrre strumenti optoelettronici e sistemi di visione, e della Fondazione Bruno Kessler, Gemmarum ha lavorato sull'interazione della luce con la pietra, analizzando oltre 5.000 pietre per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Una collaborazione durata 4 anni che ha permesso di vincere una scommessa e - ha detto il presidente di FBK Francesco Profumo - "potrà creare posti di lavoro, nuove occasioni per i giovani, nuove possibilità di crescita, anche culturale, per la valle di Fiemme, grazie all'apertura verso il mondo e all'attrazione di lavoratori dall'estero".
Nel video le interviste ai ricercatori FBK coinvolti nello sviluppo del prototipo dello strumento (Francesco Ficorella, Amos Collini e Paolo Lori). Servizio di M. Lucianer (Ufficio stampa FBK), Musica: Kevin MacLeod (incomptech.com) (11/08/2017-ITL/ITNET)