LAVORO - E' NATO IL FORUM DELLE PERSONE E DELLE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE: L'IMPEGNO IN POLITICA E NEL SOCIALE CONTRO LA DEGENERAZIONE DEI VALORI
Presentato a Roma il Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del Lavoro.
“Come persone impegnate nelle Associazioni rappresentative delle varie espressioni del lavoro vogliamo cogliere i ripetuti appelli del Papa Benedetto XVI rivolti alla classe dirigente che ispira la sua azione agli orientamenti della dottrina sociale della Chiesa, affinché a livello personale e collettivo si rafforzino e rendano visibile il loro impegno in favore della rinascita morale, economico e sociale italiana”.
E’ questo l'obiettivo del “Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro” nato oggi per volere di Cisl, Compagnia delle opere (Cdo), Confartigianato, Confcooperative, Italia Lavoro e Movimento cristiano lavoratori (Mcl), anche accogliendo l'appello di Papa Benedetto XVI affinché i cattolici impegnati nelle istituzioni e nel sociale si facciano classe dirigente attiva nell'affrontare la crisi economica.
“Questo impegno comune - si legge nel documento dal titolo << i valori cristiani e lavoro nel III millennio>> firmato dalle associazioni - parte dalla convinzione che l’attuale, straordinaria crisi economica e sociale sia soprattutto il prodotto di una degenerazione dei valori che ha stravolto il rapporto tra i mezzi, il mercato e la finanza, e i fini e cioè il benessere concreto e diffuso delle persone”.
“Per questa ragione- prosegue la nota- le straordinarie opportunità rappresentate dalla disponibilità di conoscenze, tecnologie e risorse finanziarie non sono ancora riuscite a generare uno sviluppo economico equo e sostenibile rivolto in particolare a risolvere i problemi delle popolazioni più povere a livello mondiale. Mentre, nel contempo, si registrano significativi peggioramenti nella distribuzione del reddito nel mondo sviluppato”.
“Ripartire dalla centralità della persona intesa come rispetto del lavoratore, del genitore, del consumatore, dell’utente e del contribuente è la premessa per impostare su basi nuove un nuovo ciclo di sviluppo sostenibile più aperto e solidale”.
“Le rappresentanze delle varie espressioni del mondo del lavoro e la classe dirigente che storicamente si è ispirata alla dottrina sociale della Chiesa si sono sempre impegnate in favore di un’economia aperta e solidale, nel contempo alternativa verso le forme del liberismo economico, che concepiscono il benessere collettivo come risultato dell’iniziativa egoistica delle persone, ed agli orientamenti politici che individuano nell’antagonismo di classe il fondamento del progresso sociale. Solo partendo dalla centralità delle persone e dall’esercizio concreto della responsabilità sociale individuale e collettiva è possibile fornire risposte adeguate in una società complessa. Noi riteniamo questa impostazione storica più che mai attuale”.(12/02/2009- ITL/ITNET)