MPRESE ITALIANE NEL MONDO - RAPPORTO EURISPES "ECCELLENZE". SCOTTI(SOTTOSEGR.ESTERI):"RICOMINCIARE A "SFIDARE" SULL'ESEMPIO DEI PAESI EMERGENTI". FARA (PRES.EURISPES):"NON SI RIESCE A METTERE A FRUTTO L'ENORME RICCHEZZA DI UNA RETE DI QUALITA'"
“Negli ultimi anni – ha spiegato il Presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara presentando il III Rapporto "Nostra Eccellenza" - 100 casi di successo" – si è affermata, e non a torto, l’idea di un Paese sfiduciato, di un'economia stagnante, di un Paese nel complesso in declino. L’Eurispes è stato tra coloro che, negli anni passati, hanno lanciato i primi segnali di allarme denunciando la deriva preoccupante che si andava affermando, per questo sollecitando uno sforzo ed un impegno corale necessari per fronteggiare e superare la crisi. Oggi sembra essere diffusa la consapevolezza delle difficoltà e della gravità della situazione, così come appare evidente il desiderio di reagire e di individuare soluzioni credibili e durature.
D’altra parte, nessuna malattia può essere curata senza una cosciente presa d’atto delle sue cause e dei suoi percorsi. E nello stesso tempo nessun medico potrà mai guarire un ammalato che non reagisca o che non voglia guarire. Non è, per fortuna, questo il caso dell’Italia, un Paese che, spesso, proprio di fronte alla crisi riesce a dare il meglio di se stesso e a rispondere alla sfida dei tempi e della complessità."
"Questo nostro viaggio tra le Istituzioni e le imprese grandi e piccole - ha fatto presente Fara - testimonia l’esistenza di una rete di qualità - le cui maglie si estendono sull’intero Paese - che ha saputo adottare brillanti ed efficaci strategie di risposta alla crisi. Ma ciò che più sorprende è il desiderio sempre più diffuso di reagire all’afflizione e, insieme, l’affermarsi di quella filosofia della “appetizione” che Kant definiva proprio come la volontà cosciente di guarire dalla malattia.”
“Uno dei più grandi problemi dell’Italia – per il Presidente dell’Eurispes – consiste nella sua incapacità di trasformare la potenza in energia. Nonostante il nostro sia un Paese vivace, ricco di esperienza e di ingegno, di opportunità e di intelligenza, erede e custode di un immenso patrimonio storico e culturale, dotato dalla natura di incomparabili bellezze ambientali e paesaggistiche, non riesce a mettere a frutto questa enorme ricchezza.
"Abbiamo una rete, fatta di ambasciate e consolati, istituti italiani di cultura che non utilizziamo, perchè lavorano in maniera scollegata, ha fatto eco il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, on.Vincenzo Scotti, sottolineando come " pubblico e privato debbano agire come una cosa sola nel contesto internazionale, in un'unica cabina di regia: questo uno degli obiettivi che sta inseguendo il governo per creare un sistema paese che metta insieme la rete commerciale, culturale e politica, e riesca a portare avanti le grandi risorse dell'Italia, come la creativita' e lo spirito che ci contraddistingue nel mondo."
"Solo superando l'individualismo faremo quel grande passo avanti, che ci farà giocare nuovamente le nostre carte! - ha proseguito Scotti – E' vero abbiamo evidenti difficoltà, ma anche enormi potenzialità."
" Dobbiamo guardare alla forza dei nuovi paesi emergenti, che stanno accogliendo le nuove sfide, e su quelle stanno emergendo. Ritorniamo “a sfidare” anche noi, in termini imprenditoriali, culturali, politici. Dobbiamo riuscire a competere evidenziando i punti di forza del nostro paese, considerando che il mondo sta cambiando, anche ad una velocità sostenuta. L’Eurispes, con i suoi Rapporti, svolge un compito molto importante, cioè quello di richiamare l’attenzione di tutti, classe dirigente, settore della comunicazione e tutti i cittadini."(02/10/2008-ITL/ITNET)
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